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02-03-2006, 15.55.05 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
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Citazione:
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02-03-2006, 16.33.47 | #14 |
Pirate of the Caribbean
Data registrazione: 23-05-2005
Messaggi: 363
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ma la vogliamo smettere? tutti contro il premier indifeso... COMUNISTI!!! che avete da ridire?
come dite? la mafia? evvabbòòòòòòòò... cose da niente come? gli omicidi Falcone e Borsellino? non avete le prove maledetti!! la P2? ma dai lui non c'entra! lo ha pure giurato!!! cosa, scusate? condannato per falso giuramento? ma dai non può essere ok, ok, andrò a sbirciare su questo sito: Tutti i processi del signor B e basta con le critiche! dovete votare berlusconi perchè ha anche ricevuto da Bush la medaglia INTREPID! lui si che è un eroe nazionale!!! saluti [nota per Ish459: è un post ironico] |
02-03-2006, 18.00.14 | #18 |
Ospite
Data registrazione: 02-03-2006
Messaggi: 3
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...ed è anche in buona compagnia:
Questa è l'ultima di Beppe Grillo ed è tutto vero!..andate a vedere....c'è un bell'elenco di parlamentari, da noi pagati migliaia di euro al mese, che.......leggete..leggete Beppe Grillo e la pagina dell'Herald Tribune Chiodofisso :: Redazione Wed, 23 Nov 2005 07:10:45 -0800 Beppe Grillo e mille aficionados del suo blog si sono autotassati per 48 mila euro più Iva e ieri hanno acquistato una pagina dell'International Herald Tribune per informare il mondo di un fatto piuttosto singolare, almeno per i non italiani: la presenza nel nostro Paese di 23 pregiudicati (per via di condanne o patteggiamenti definitivi) fra il Parlamento italiano e quello europeo. Grillo & C. domandano se esista sulla terra un altro paese con usanze analoghe, in vista di un eventuale gemellaggio. Né l'Herald Tribune né alcun'altra testata ha voluto pubblicare i nomi dei Magnifici Ventitrè, forse pensando a una provocazione satirica. Invece è tutto vero. I nomi sono comunque reperibili su www.beppegrillo.it Eccoli, in ordine alfabetico: Berruti (FI), Biondi (FI), Bonsignore (Udc), Bossi (Lega Nord), Cantoni (FI), Carra (Margherita), Cirino Pomicino (Dc), Dell'Utri (FI), Del Pennino (FI), De Michelis (Psi), De Rigo (FI), Frigerio (FI), Galvagno (FI), Jannuzzi (FI), La Malfa (Pri), Maroni (Lega Nord), Rollandin (Union Valdotaine-Ds), Sgarbi (ex-FI, passato all'Unione), Sodano (Udc), Sterpa (FI), Tomassini (FI), Visco (Ds), Alfredo Vito (FI). I reati sono i più vari, dalle corruzioni di Pomicino e De Michelis all’abuso edilizio di Visco. Nella fretta Grillo ha dimenticato Rocco Salini (ex FI, ora Udeur) e ha volutamente omesso i condannati non definitivi e i miracolati dalla prescrizione: nel qual caso si toccherebbe quota 100. Strano che se ne occupino solo i comici. Parafrasando una fortunata pubblicità progresso sui cassonetti di Milano: «Il Parlamento è anche tuo, aiutaci a tenerlo pulito».Conosciamo l'obiezione. Nessuna legge impedisce a quei 23+1 di sedere in Parlamento. Né ai partiti di candidare pregiudicati (anche se non è ancora obbligatorio). Infatti la legge impone la sospensione dei pubblici amministratori imputati e la radiazione dei condannati, ma solo per Comuni, Province e Regioni, non per il Parlamento e nemmeno per il governo: forse perché la legge l'ha fatta il Parlamento. Càpita però ogni tanto che il condannato sia pure interdetto dai pubblici uffici e dal diritto di voto attivo e passivo. È il caso del leggendario Gianstefano Frigerio da Cernusco sul Naviglio, l'ex segretario della Dc lombarda condannato tre volte in via definitiva per svariate mazzette (pagate fra l'altro da Paolo Berlusconi), dunque candidato ed eletto alla Camera per Forza Italia nel 2001, dunque promosso responsabile dei Dipartimenti di FI, della commissione Difesa e della delegazione parlamentare presso la Nato, nonché editorialista del Giornale di Paolo Berlusconi. Come rivela l'Espresso, Frigerio è interdetto dal diritto elettorale fino al 3 agosto 2009: non può nemmeno avvicinarsi a un seggio. Il che non gl'impedisce di votare ogni giorno alla Camera.. Tutte le leggi vergogna degli ultimi anni sono passate anche con il suo contributo. Un caso unico al mondo: un deputato interdetto dal voto che decide sulle più importanti leggi dello Stato. L'ha scoperto a maggio il Comune di Cernusco quando, in vista dei referendum sulla fecondazione, ha chiesto al Tribunale di Milano lo stato di esecuzione pena dell'illustre concittadino. Risposta: Frigerio è stato condannato a 6 anni e 5 mesi per concussione, corruzione, ricettazione, finanziamento illecito. Interdetto per 5 anni, non può votare al referendum pro o contro la legge sulla fecondazione che peraltro aveva votato alla Camera. La sua è una storia strappalacrime. Nel 2001, visto che i milanesi si ricordavano ancora di lui, si candidò in Puglia, e per camuffarsi meglio si cambiò pure il nome sulla scheda: Carlo invece di Gianstefano. Se ne accorse Di Pietro, passando da quelle parti. Malo pseudo-Carlo non riuscì nemmeno a metter piede a Montecitorio per la foto di rito: il 31 maggio, mentre Casini inaugurava la nuova Camera, i carabinieri andavano ad arrestarlo. Prima agli arresti ospedalieri, per un presunto malore agli occhi, poi ai domiciliari grazie a un ricalcolo della pena, nel 2002 Frigerio veniva affidato in prova ai servizi sociali. Il giudice gli chiese dove intendesse rieducarsi. Lui rispose: «In Parlamento». Ottenne così il permesso di recarsi alla Camera, ma solo 4 giorni al mese. Vista la compagnia, la sua devianza rischiava di accentuarsi. Intanto, sul sito della Camera, il riquadro riservato al suo volto restava desolatamente vuoto. Metterci la foto segnaletica o le impronte digitali pareva brutto. {Autore: Marco Travaglio} Questa è l'ultima di Beppe Grillo ed è tutto vero!..andate a vedere....c'è un bell'elenco di parlamentari, da noi pagati migliaia di euro al mese, che.......leggete..leggete Beppe Grillo e la pagina dell'Herald Tribune Chiodofisso :: Redazione Wed, 23 Nov 2005 07:10:45 -0800 Beppe Grillo e mille aficionados del suo blog si sono autotassati per 48 mila euro più Iva e ieri hanno acquistato una pagina dell'International Herald Tribune per informare il mondo di un fatto piuttosto singolare, almeno per i non italiani: la presenza nel nostro Paese di 23 pregiudicati (per via di condanne o patteggiamenti definitivi) fra il Parlamento italiano e quello europeo. Grillo & C. domandano se esista sulla terra un altro paese con usanze analoghe, in vista di un eventuale gemellaggio. Né l'Herald Tribune né alcun'altra testata ha voluto pubblicare i nomi dei Magnifici Ventitrè, forse pensando a una provocazione satirica. Invece è tutto vero. I nomi sono comunque reperibili su www.beppegrillo.it Eccoli, in ordine alfabetico: Berruti (FI), Biondi (FI), Bonsignore (Udc), Bossi (Lega Nord), Cantoni (FI), Carra (Margherita), Cirino Pomicino (Dc), Dell'Utri (FI), Del Pennino (FI), De Michelis (Psi), De Rigo (FI), Frigerio (FI), Galvagno (FI), Jannuzzi (FI), La Malfa (Pri), Maroni (Lega Nord), Rollandin (Union Valdotaine-Ds), Sgarbi (ex-FI, passato all'Unione), Sodano (Udc), Sterpa (FI), Tomassini (FI), Visco (Ds), Alfredo Vito (FI). I reati sono i più vari, dalle corruzioni di Pomicino e De Michelis all’abuso edilizio di Visco. Nella fretta Grillo ha dimenticato Rocco Salini (ex FI, ora Udeur) e ha volutamente omesso i condannati non definitivi e i miracolati dalla prescrizione: nel qual caso si toccherebbe quota 100. Strano che se ne occupino solo i comici. Parafrasando una fortunata pubblicità progresso sui cassonetti di Milano: «Il Parlamento è anche tuo, aiutaci a tenerlo pulito».Conosciamo l'obiezione. Nessuna legge impedisce a quei 23+1 di sedere in Parlamento. Né ai partiti di candidare pregiudicati (anche se non è ancora obbligatorio). Infatti la legge impone la sospensione dei pubblici amministratori imputati e la radiazione dei condannati, ma solo per Comuni, Province e Regioni, non per il Parlamento e nemmeno per il governo: forse perché la legge l'ha fatta il Parlamento. Càpita però ogni tanto che il condannato sia pure interdetto dai pubblici uffici e dal diritto di voto attivo e passivo. È il caso del leggendario Gianstefano Frigerio da Cernusco sul Naviglio, l'ex segretario della Dc lombarda condannato tre volte in via definitiva per svariate mazzette (pagate fra l'altro da Paolo Berlusconi), dunque candidato ed eletto alla Camera per Forza Italia nel 2001, dunque promosso responsabile dei Dipartimenti di FI, della commissione Difesa e della delegazione parlamentare presso la Nato, nonché editorialista del Giornale di Paolo Berlusconi. Come rivela l'Espresso, Frigerio è interdetto dal diritto elettorale fino al 3 agosto 2009: non può nemmeno avvicinarsi a un seggio. Il che non gl'impedisce di votare ogni giorno alla Camera.. Tutte le leggi vergogna degli ultimi anni sono passate anche con il suo contributo. Un caso unico al mondo: un deputato interdetto dal voto che decide sulle più importanti leggi dello Stato. L'ha scoperto a maggio il Comune di Cernusco quando, in vista dei referendum sulla fecondazione, ha chiesto al Tribunale di Milano lo stato di esecuzione pena dell'illustre concittadino. Risposta: Frigerio è stato condannato a 6 anni e 5 mesi per concussione, corruzione, ricettazione, finanziamento illecito. Interdetto per 5 anni, non può votare al referendum pro o contro la legge sulla fecondazione che peraltro aveva votato alla Camera. La sua è una storia strappalacrime. Nel 2001, visto che i milanesi si ricordavano ancora di lui, si candidò in Puglia, e per camuffarsi meglio si cambiò pure il nome sulla scheda: Carlo invece di Gianstefano. Se ne accorse Di Pietro, passando da quelle parti. Malo pseudo-Carlo non riuscì nemmeno a metter piede a Montecitorio per la foto di rito: il 31 maggio, mentre Casini inaugurava la nuova Camera, i carabinieri andavano ad arrestarlo. Prima agli arresti ospedalieri, per un presunto malore agli occhi, poi ai domiciliari grazie a un ricalcolo della pena, nel 2002 Frigerio veniva affidato in prova ai servizi sociali. Il giudice gli chiese dove intendesse rieducarsi. Lui rispose: «In Parlamento». Ottenne così il permesso di recarsi alla Camera, ma solo 4 giorni al mese. Vista la compagnia, la sua devianza rischiava di accentuarsi. Intanto, sul sito della Camera, il riquadro riservato al suo volto restava desolatamente vuoto. Metterci la foto segnaletica o le impronte digitali pareva brutto. {Autore: Marco Travaglio} Credo che dovrebbero modificare il diritto di essere eletti, subordinandolo all'esibizione di un certificato penale immacolato e , in certi casi, servirebbe anche il certificato di uno psichiatra che ne dichiarasse la sanità mentale! |
02-03-2006, 18.44.38 | #19 |
Ospite abituale
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Rieccomi
Ora parlo senza sarcasmo. Ciò che ho voluto dire con questo messaggio... è che, Berlusconi non è altro che una degenerazione dell'odierna cultura... NON è UN FATTO DI DESTRA O DI SINISTRA. Berlusconi è possibile (attraverso gente che lo vota) perchè : Da un lato, molti italiani non sanno riconoscere il suo atteggiamento di "mercante", il suo riuscire a far brillare come oro ciò che non è oro, riuscendo a vendere il suo prodotto di scarsa qualità come se fosse prezioso. Qui ci cascano soprattutto le persone a basso reddito, purtroppo meno istruite, quelli che generalmente avrebbe più senso che dessero il voto a politici socialdemocratici (proprio perchè i socialdemocratici pensano di più alle fasce deboli rispetto agli imprenditori). Dall'altro lato: Ancora peggiori sono quelli che riconoscono il suo affarismo, ma amano proprio quel tipo di cultura affaristica, la società dove contano solo i soldi, dove "il furbo" è migliore dell'onesto. Dove il bello furbo è migliore del brutto onesto. (che poi, veramente Berlusconi vi sembra bello????? mha) Gli stessi suoi lifting, cosa sono? Cosa sono se non un camuffamento della realtà per vendere meglio il suo prodotto: se stesso? ... |
02-03-2006, 21.52.02 | #20 |
Ospite abituale
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il problema è che non esiste una vera informazione obiettiva e indipendente, che si occupi dei problemi e delle questioni che dovrebbero essere al centro del dibattito politico in un Paese civile. Con qualche eccezione, per fortuna:
Una voce per interrompere la campagna elettorale permanente No, in Italia non c'è un "regime". C'è, per fortuna, libertà di espressione e di critica. Si può liberamente manifestare, protestare, perfino girotondare. Molti lo hanno fatto in questi ultimi mesi, prova inequivocabile del fatto che si può marciare contro, che scendere in piazza è consentito e tollerato. Bene. Possiamo tirare un respiro di sollievo. Ma ci sono anche spazi che si stanno chiudendo pericolosamente nel dibattito pubblico. Sono gli spazi di chi vuole applicare un metodo di analisi rigoroso allo studio di problemi sociali complessi, discuterne pacatamente con chi la pensa in modo diverso, sforzarsi di capirne le ragioni e gestire i conflitti, che non significa necessariamente soffocarli sul nascere, ma saperli governare. Vogliamo essere obiettivi e indipendenti. In Italia è difficile esserlo. Si applica la par condicio anche a chi utilizza le proprie competenze al solo scopo di appurare la verità. Quando si discute in pubblico del famoso "buco di bilancio", degli effetti dell'introduzione dell'Euro o dei risultati delle politiche per l'emersione, bisogna invitare "esperti" di destra e di sinistra, come se ci fosse una verità di destra e una di sinistra! C'è poi una pericolosa e crescente concentrazione del potere mediatico. Una sola persona controlla, direttamente o indirettamente, le principali 6 reti nazionali, con una audience di oltre il 90 per cento. Questo condiziona il confronto civile spingendo a schierarsi, a prendere posizioni estreme. Si può solo essere pro o contro. Non è dato assumere posizioni equilibrate. Bandite pressochè del tutto dalle TV le riflessioni, le analisi, l'informazione che vada in profondità. Seppure caratterizzato da una vivace concorrenza, è preoccupante anche l'assetto proprietario dei quotidiani: tra i cinque maggiori quotidiani, uno è controllato dalla medesima persona che controlla le 6 reti televisive, gli altri da gruppi industriali i cui rapporti economici col governo spesso si scontrano con le esigenze di una stampa libera. Anche se non mancano giornalisti e direttori coraggiosi, l'indipendenza della stampa è appesa ad un filo sottile. Così, senza quasi accorgercene, siamo entrati in una campagna elettorale permanente, in cui ogni demagogia è concessa e ogni informazione viene guardata con sospetto. Prevale uno stile di governo da opposizione, in cui si è provocatori a parole e demagogici nei fatti. Innumerevoli le provocazioni verbali e i conflitti ricercati, spesso artificiosi. Come se si fosse scientemente cercato di radicalizzare le posizioni. E chi sta per davvero all'opposizione, tende il più delle volte ad accettare questo terreno di scontro, interpretando il proprio ruolo come quello di chi urla e batte i pugni sul tavolo, anziché di chi propone alternative credibili all'azione di governo. Permetteteci di usare la nostra voce in un altro modo. Cercheremo di informare e di offrire uno strumento di approfondimento per chi non si accontenta del giudizio sommario e delle parole d'ordine. Ci chiameremo "La Voce", una voce libera e indipendente, così come lo furono quelle di Giuseppe Prezzolini e di Indro Montanelli. Informeremo e, soprattutto, proporremo analisi indipendenti di fatti e notizie, sperando di offrire un servizio utile a tutti coloro che accettano di misurarsi, senza pregiudizi, su questioni complesse. La nostra ambizione? Vogliamo essere competenti nella critica, provocatori nei contenuti ed equilibrati nelle proposte. http://www.lavoce.info/index.php |