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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 22-05-2005, 09.31.07   #41
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
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Wink DEFRAUDATI DALLA PUBBLICA dISTRUZIONE

LETTERA DI UN EMIGRATO


Il SISTEMA ITALIA A INIZIO SECOLO

Difficoltà di gestire il Paese (e la FIAT, l' Alitalia) con risultati di livello europeo. L’ aumento degli insuccessi sociali degli ultimi lustri ha generato scetticismo verso lo stato. I servizi e i diritti promessi dalla costituzione e dalle leggi dello stato non sono realizzati in maniera affidabile, regolare, efficiente, equanime.

La società italiana é come un enorme piatto, di puré di patate (être dans la purée = essere nei guai). Ogni cittadino, in una società senza regole, muove il proprio mestolo a modo suo. Tanti mestoli che girano con sensi e ritmi diversi. Manovrati talvolta da padrini (quelli che fanni i mazzi), talvolta da cittadini di secondo piano (quelli che si fanno mettere nei mazzi). Qualcuno gira in maniera forsennata. Alcuni, fra i mestoli, si scontrano fra loro, talvolta con zuffe improvvise.

Quali i motivi primari di tali incapacità ? Non é difficile analizzarli, confrontandoci alla parte seria dell' Europa.


DEFRAUDATI DALLA PUBBLICA dISTRUZIONE

Noi Italiani, defraudati dei nostri diritti.

Dalla Pubblica dIstruzione, fra l' altro, per decenni. Essa infatti non ha saputo insegnare ai cittadini:

- i doveri dei cittadini verso la collettività, applicati in maniera reale, continua, efficace;
- i doveri delle strutture dello stato di applicare la costituzione e le leggi, per offrire a tutti i cittadini i servizi promessi, in modo efficace, organizzato, programmato, equamine. Per poter ottenere che tutti i cittadini siano effettivamente eguali davanti alla legge, senza eccezioni;
- la pratica delle chiarezza degli intenti e gli strumenti necessari ad avere, specie in ambito pubblico, la coincidenza tra dichiarazioni di intenti e realizzazioni effettive;
- l' imperativo della precisone, della coerenza e della responsabilità di ogni singolo cittadino;
- il pensiero organizzato e strutturato, il dialogo diretto, necessari nell' era del commercio globale e delle tecniche digitali.

Tutti questi mancati insegnamenti hanno fatto si che loschi figuri abbiano avuto una gran faciltà a diffondere, nel "Paese del poco chiaro", il doppio linguaggio, la falsità di dichiarazioni irresponsabili, i doppi scenari (anzi la sceneggiata), la demagogia, la incoerenza.

Non é stato insegnato ai cittadini il buon senso, l' educazione, il rigore, la responsabilità del proprio operato. Per cui essi non sono stati in grado, in tempo di elezioni, di sceverare i venditori di chiacchiere senza esperienza dai candidati in possesso di professionalità per costruire, modificare, migliorare...

Essendosi pensato, alla Pubblica dIstruzione, solo alla ISTRUZIONE degli studenti, ignorando l' EDUCAZIONE, il cittadino tipo ignora gran parte dei suoi doveri. E non é divenuto mai conscio dei propri diritti. La rassegnazione alla sopraffazione impera infatti in molte regioni e settori del sociale.

Guardiamoci intorno, in U.E. In ogni Paese c' é una società in cui i cittadini usano il buon senso, le regole, e criteri di comportamento corretti, sulla base di Valori comuni, soddisfano i loro bisogni, nel quadro di un Patto Sociale. Il quale permette, a milioni di individui, di essere una sola società.

Cosa c' é in Italia ? Una folla disordinata di individui, senza ordini di squadra, senza patto sociale, ognuno per suo conto....come in un pollaio. Ma tutti spesso d' accordo su due sole cose: Anarchia e Confusione.

LA PUBBLICA DISTRUZIONE CI HA RESO, COLLE SUE INADEMPIENZE, ...... QUASI CITTADINI LATINO-AMERICANI...
LE CONSEGUENZE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.

Ogni Italiano si muove nella società, con una latitudine di 360° (mancanza di regole, inesistenza di educazione). Gli europei di altri Paesi operano in società avendo, quasi tutti, una latidudine di, ad esempio, di 20° o 30°. Proviamo a confrontare i risultati di un' assemblea in Italia e nel resto della U.E.. Confronto sconcertante ! ! La cosa vale anche confrontando i parlamenti.......Cosa si puo' allora costruire nel Paese Confuso ?

Di questo passo.. lo Stivale si staccherà presto dall' Europa, per iniziare ilsuo viaggio........verso il M.O., o l' America Latina ?

Cosa ci resta ? ? Soltanto reagire. Informatevi della realtà in U.E.. Dei diritti che hanno gran parte dei cittadini della U.E.. E che voi non avete. Non fidatevi della politica ufficiale, quella predicata da chi vuol mantenere il proprio potere. Con stipendi decisi da sé stesso.... Ma ricordiamo anche che, per reagire, ci vuole organizzazione.......La si puo' inventare, nel Bel Paese ?

La prima cosa da fare: analizzare i motivi per cui le ruote del sistema Italia sono spesso grippate, perché gli sprechi aumentano........Dopo..... sarà possibile trovare una strategia di sopravvivenza, per restare a galla, evitare il terzo mondo. Solo se la riflessione é lucida. Sarà possibile, la riflessione lucida, in un Paese ove ognuno ha un mestolo diverso ? ?


L' Emigrato
Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr

(disponibile per una presentazione delle CAUSE del degrado)

Le Lettere dall’ Europa, analisi sulle CAUSE del degrado, sono su:

http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”)
---------------------

Premessa.

Il vostro problema: difficoltà a capire perché la società continua a degradarsi; difficoltà a capire cosa manca per promuovere lo sviluppo economico.

Conviene aprire gli occhi, poiché il degrado continuerà, se non prendete le contromisure sociali necessarie per acquisire competitività.

Un emigrato esperto vi potrebbe aiutare.



LA LAPIDE

Leggo un quotidiano italiano. Nausea abbondante.

Decido di scrivere una lettera al giornale, per listare le CAUSE apparenti di tante emergenze, di tanta melma fangosa, che ostacola il cammino di tanti Italiani.

Mia moglie: “Lascia perdere, il giornale non te lo pubblica”.
“Perché ?”
“Perché tu dici la verità ! Il giornale non te la pubblica la verità”.
“Lascio perdere ?”.
“Prova con una filastrocca”, lei mi dice.

Ci provo, sui VALORI. Quelli che sono, fra l’ altro, necessari per far girare le ruote di un Paese, di un’ economia.

LA FILASTROCCA

Un emigrato legge il giornale. “Solo valori negativi ! Dove stanno quelli positivi ?”.
“Positivi ? gli Italiani non amano costruire !”
Come costruire, se manca la chiarezza ?
Come reinserire la chiarezza, se manca la coerenza ?
Come diffondere la coerenza, se si é diffuso il doppio linguaggio ?
Come eliminare il doppio linguaggio, se lo scopo dei politicanti non é costruire, ma guadagnare....... potere ?
Come togliere il potere ai politicanti ? Ci vorrebbero i tecnici, i professionisti, quelli che non vendono chiacchiere......... ?
Dove trovare i professionisti, se le persone che hanno una buona posizione, che hanno fatto esperienza ad alto livello, sono state scelte col comparaggio e l’ omertà ?

Come eliminare il comparaggio e l’ omertà, se non ci’ abbiamo una proposta seria per poterlo fare ?
Come preparare una proposta solida e seria, se non si conosce più, nello Stivale, la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito che genera impegno ?

Ritrovare i VALORI , le forze positive? ....... Ma bisogna andare a comprarli in U.E. ?
Andare a comprare i VALORI in U.E. ? .... Forse, ...ma é proprio quello che fanno gli emigrati !
Solo che, una volta imparati i VALORI, ci restano, nei Paesi europei. Gli conviene.....
............................ anziché rientrare nella melma fangosa.

Ho capito, ordino una lapide al marmista dietro l’ angolo.
“Che ci scrivi ?”, chiede la moglie.
Ci scrivo: “Alla memoria: della chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno”.

Che metto in un cimitero italiano. Qualsiasi.

L’ emigrato

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile per presentare le CAUSE dei guai italici)
---------------------
In caso di diffusione, informare l' autore.
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Vecchio 23-05-2005, 17.07.43   #42
Giuliano
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Vecchio 23-05-2005, 17.09.11   #43
Giuliano
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il mio messaggio di plauso era per quello di Mary,faccio presente
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Vecchio 24-05-2005, 07.59.25   #44
Vapensiero
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riferimento
-------------------------
Poveri professori
-------------------------

Il riferimento allo stipendio basso dei professori era ed è emblematico.

Trovarsi in un mare di guai economici non aiuta certo a migliorare la tranquillità di chi deve svolgere un lavoro così delicato.

In ogni modo è vero! Lo stipendio non è tutto, ma allora, affermiamo che, come in una qualsiasi professione, nella sua il prof. deve saper affrontare le "orde scatenate" e riportarle in una dimensione di soddisfazione civile e fruttuosa, così come un chirurgo deve operare in condizioni disastrate, o un vigile del fuoco in condizioni di pericolo ecc.

Come sappiamo, in una società vi sono tanti casi limite, ma vi sono delle persone che, molte volte, per amore verso la propria professione, rischiano la vita. E non mi sembra che i professori corrano questo: nonostante "le orde assassine".

In tal senso ho avuto diverse esperienze personali sulla professionalità dei professori, ed in particolar modo di uno che ha insegnato in una scuola della periferia di Roma: un certo Prof. Carlo Repetto, di origine genovese.

Tutti gli alunni che sono entrati in contatto con lui in dieci anni d'insegnamento, in quella scuola periferica, ogni anno si radunano per festeggiarlo.

Il ricordo che questi ragazzi, ormai, uomini hanno della scuola, credo che non possa dare adito a nessun contraddittorio.

Oppure: una professoressa, sempre della periferia di Roma, insegnate d'Italiano, una certa Daniela Fabrizi, essendo lei amante della poesia e poetessa lei stessa, con le sue classi, dopo avergli insegnato un pò di tecnica poetica, questi bambini hanno spopolato e stanno spopolando, da una decina d'anni, in tutti i concorsi di poesia per ragazzi, in mezza europa.

Un Bambino Iraniano che frequentava la sua classe, visto il successo, ad un certo punto si è sentito in dovere di fargli una domanda:

"Mi scusi professoressa, ma è possibile che tutti i bambini "Poeti"
capitino nelle sue classi? Ma non sarà, forse, lei che fa diventare poeti tutti i bambini?"

Le lacrime che hanno seguito questa domanda non gli hanno permesso di rispondere.

Allora: la morale si comprende facilmente: i due episodi riportati stanno ad indicare che noi possiamo mettere in bilancio negativo tutto quello che si vuole, ma in definitiva si può dare il proprio contributo anche nelle condizioni disastrate in cui versa la nostra scuola, in cui, daltronde, ha sempre versato. Non è una novità.

Secondo il mio parere, dopo le esperienze vissute, credo che basti avere il desiderio la volontà e le capacità di volerlo fare....E il ministro Moratti non deve essere un'alibi per nascondere le incapacità dei più.

Ciao a tutti.

Ultima modifica di Vapensiero : 24-05-2005 alle ore 08.17.15.
Vapensiero is offline  
Vecchio 24-05-2005, 09.34.24   #45
antonio greco
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GLI STIPENDI NON POSSONO SALIRE...

Giusto lamentarsi degli stipendi bassi. Giustissimo.

Ma, se immaginiamo il futuro, colla tendenza attuale, c' é rischio che restin fermi per 10 anni.

Chiediamoci perché. E semplice:

- la società in equilibrio instabile. Senza regole né valori peggiorerà, probabile.
- gli sprechi contineranno ad aumentare. La qualità del prodotto continuerà a scendere;
- attività sarnno costrette a chiudere. Disoccupazione non diminuirà, anzi...

Tutta colpa di una società che non sa gestirsi. Per colpa degli sprechi che continuano ad aumentare, gli stipendi staranno fermi. E qualcuno sarà licenziato (speriamo pochi, ma non siamo competitivi...).

Se avete intersse a valutazioni fatte dall' Europa, eccop le coordinate:


http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”)

L' Emigrato
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Vecchio 24-05-2005, 14.41.31   #46
bomber
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Poveri professori
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Il riferimento allo stipendio basso dei professori era ed è emblematico.

Trovarsi in un mare di guai economici non aiuta certo a migliorare la tranquillità di chi deve svolgere un lavoro così delicato.

In ogni modo è vero! Lo stipendio non è tutto, ma allora, affermiamo che, come in una qualsiasi professione, nella sua il prof. deve saper affrontare le "orde scatenate" e riportarle in una dimensione di soddisfazione civile e fruttuosa, così come un chirurgo deve operare in condizioni disastrate, o un vigile del fuoco in condizioni di pericolo ecc.

Come sappiamo, in una società vi sono tanti casi limite, ma vi sono delle persone che, molte volte, per amore verso la propria professione, rischiano la vita. E non mi sembra che i professori corrano questo: nonostante "le orde assassine".

In tal senso ho avuto diverse esperienze personali sulla professionalità dei professori, ed in particolar modo di uno che ha insegnato in una scuola della periferia di Roma: un certo Prof. Carlo Repetto, di origine genovese.

Tutti gli alunni che sono entrati in contatto con lui in dieci anni d'insegnamento, in quella scuola periferica, ogni anno si radunano per festeggiarlo.

Il ricordo che questi ragazzi, ormai, uomini hanno della scuola, credo che non possa dare adito a nessun contraddittorio.

Oppure: una professoressa, sempre della periferia di Roma, insegnate d'Italiano, una certa Daniela Fabrizi, essendo lei amante della poesia e poetessa lei stessa, con le sue classi, dopo avergli insegnato un pò di tecnica poetica, questi bambini hanno spopolato e stanno spopolando, da una decina d'anni, in tutti i concorsi di poesia per ragazzi, in mezza europa.

Un Bambino Iraniano che frequentava la sua classe, visto il successo, ad un certo punto si è sentito in dovere di fargli una domanda:

"Mi scusi professoressa, ma è possibile che tutti i bambini "Poeti"
capitino nelle sue classi? Ma non sarà, forse, lei che fa diventare poeti tutti i bambini?"

Le lacrime che hanno seguito questa domanda non gli hanno permesso di rispondere.

Allora: la morale si comprende facilmente: i due episodi riportati stanno ad indicare che noi possiamo mettere in bilancio negativo tutto quello che si vuole, ma in definitiva si può dare il proprio contributo anche nelle condizioni disastrate in cui versa la nostra scuola, in cui, daltronde, ha sempre versato. Non è una novità.

Secondo il mio parere, dopo le esperienze vissute, credo che basti avere il desiderio la volontà e le capacità di volerlo fare....E il ministro Moratti non deve essere un'alibi per nascondere le incapacità dei più.

Ciao a tutti.



due constatazioni ...
la prima non penso che nessun professore possa considereare il suo stipendio da fame ...
anche se indubbiaMENTE la scuola non da certo la possiblità di crescere per meriti il proprio stipendio e questo penso che sia una delle più grosse lacune non tanto perchè lo stipendio come detto sia il proprio motivatore pero cosi facendo promuove quelli che amano far poco...


altra considerazione è vero queste persone hanno fatto delle cose eccezionali ...
però penso che siano professori eccezionali questi due casi ... però visto che di professore eccezzionali così come dottori, medici igneieri eccezionali ce ne sono sempre pochi non possiamo contare su queste doti sublimi per soppreire ai problemi della scuola ...
i problemi vanno risolti contando che i professorei siano delle persone normali che facciano il loro lavoro in manirea normale che non siano dei miracolati ma semplici persone ...
prima di tutto penso che i corsi di formazione per gli insegnanti siano spesso lasciati al caso senza una seria progettazione, lo stesso stipendio è lasciato andare senza troppa corettezza, le strutture a volte sono inadatte per essere fonte di un buon insegamento ma ce ne sono tante, non penso che si possa dare la colpa ai professori di quello che sta succedendo ...certamente tagalire fondi alla scuola ultimamente sembra di moda ma certamente non è la situazione ideale per ottenere dei progressi in modo particolare se si pensa di mandare a scuola i ragazzi fino ai 18 anni ...

PS qualche anno fa mi occupai indirettamente di un prof. di Milano che era in forte depressione .... il signore in questione aveva riscontrato questo disturbo dopo essere stato trasferito dal suo paese alla periferia di Milano .. gli stessi metodi che usava prima però li non funzioanro bene, il risultato in due anni dovette aggiustare la sua macchina per ben 12 volte, gli fu rubate due biciclette, fu aggredito da alcuni suoi studenti su un autubus, fu minacciato più volte di morte....
penso che non rischaiva la vita ma certamente la salute mentale si ...
e pensare che nel proprio paese era aprezzato e stimato da tutti i suoi alievi ...
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Vecchio 24-05-2005, 22.03.49   #47
Vapensiero
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Messaggio originale inviato da Bomber.

Due contestazioni.
---------------------

Caro Bomber.
Sono anni che vivo in mezzo ai prof. per la semplice ragione che ho molti amici che insegnano.

Ti posso garantire che, in quanto a stipendio, navigano nella posizione "Medio/bassa" e spesso (quasi sempre), vanno in apnea.

L'altra contestazione, invece, è molto più interessante, quando affermi che le due testimonianze che ho portato debbono essere considerate di due " miracolati", perché sono riusciti nella loro professione.

Io sono un tecnico, e per tanti anni ho collaborato come consulente nelle industrie Italiane, per il contenimento dei consumi energetici.

In quest'ambito ho svolto il mio lavoro con passione e competenza ricevendo molti encomi e parecchi solducci, ma non per questo mi sento un miracolato, poiché tanti altri colleghi svolgevano il loro lavoro con la stessa competenza.

I miracolati di cui parli, combinazione, lavoravano in zone malfamate, in cui la maggioranza dei bambini hanno, quantomeno, dei problemi caratteriali.

Eppure il loro lavoro gli riusciva in pieno perché, da quello che potevo costatare, lo svolgevano con amore ed intelligenza.

Questa dovrebbe essere, caro Bomber) la "normalità", il modo giusto, come l'ho fatto io e come lo fanno milioni d'Italiani.

Se così non fosse, la nostra società non si reggerebbe a forza di miracoli....stai tranquillo.

ciao.

Ultima modifica di Vapensiero : 24-05-2005 alle ore 22.06.37.
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Vecchio 25-05-2005, 02.43.35   #48
bomber
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Messaggio originale inviato da Bomber.

Due contestazioni.
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Caro Bomber.
Sono anni che vivo in mezzo ai prof. per la semplice ragione che ho molti amici che insegnano.

Ti posso garantire che, in quanto a stipendio, navigano nella posizione "Medio/bassa" e spesso (quasi sempre), vanno in apnea.

L'altra contestazione, invece, è molto più interessante, quando affermi che le due testimonianze che ho portato debbono essere considerate di due " miracolati", perché sono riusciti nella loro professione.

Io sono un tecnico, e per tanti anni ho collaborato come consulente nelle industrie Italiane, per il contenimento dei consumi energetici.

In quest'ambito ho svolto il mio lavoro con passione e competenza ricevendo molti encomi e parecchi solducci, ma non per questo mi sento un miracolato, poiché tanti altri colleghi svolgevano il loro lavoro con la stessa competenza.

I miracolati di cui parli, combinazione, lavoravano in zone malfamate, in cui la maggioranza dei bambini hanno, quantomeno, dei problemi caratteriali.

Eppure il loro lavoro gli riusciva in pieno perché, da quello che potevo costatare, lo svolgevano con amore ed intelligenza.

Questa dovrebbe essere, caro Bomber) la "normalità", il modo giusto, come l'ho fatto io e come lo fanno milioni d'Italiani.

Se così non fosse, la nostra società non si reggerebbe a forza di miracoli....stai tranquillo.

ciao.


le persone di cui hai pralto per quanto non sono la norma...
prima di tutto perchè insegnare non è questione di sapre ma di elestacita mentale ...ed uno spiccato senso di competenze cosidette trasversali che molti non hanno ...
'altronde gli insegnati in italia sono quasi 1.000.000 ed è difficile pensare che tutti possono metterci passione ed amore in quello che fanno.. alcuni si che ci mettono del loro altri però no ... eocme detto quando tu ci metti passione e vedi che non sei riconosciuto o che prendi gli stessi soldi del tuo collega che non fa una mazza dalla mattina alla sera allora la motivazioni calano altamente...
per quanto riguarda gli stipendi vedo che qui nella mia zona fare il professore non è poi cosi male ...ovviamente non navigano nell'oro pero non penso possano lamenatarsi ...
ovviamente oltre il loro normale stipendio vedo che molti qui danno lezioni private alla tariffa oraria di 25€ al ora e non sono nocciline...
penso che quando hai una massa così grossa non è possibile sperare nella loro passione per sistemare la scuola... anche perchè se ce quello che ci tiene a fare le cose ci sono 4 che non hanno voglia di fare il loro lavoro e lo fanno spesso perchè non hanno trovato altra sistemazione....



Ps ovviamente se si pagassero di più i professori in modo particolare quelli delle superiori sarebbe ovviamente una bella cosa...
bomber is offline  
Vecchio 25-05-2005, 08.03.49   #49
antonio greco
L' Emigrato
 
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MERITOCRAZIA

Considerazione giustissime fatte negli ultimi due contributi.

Ma non basta. Vi parla un emigrato in Francia, per darvi la propria testimonianza.

Nei servizi pubblici francesi c' é, diffusa, la meritocrazia. E l' impegno di fare il proprio dovere al meglio. Chi si impegna (ministero o dogana, o altro) ha buone speranze di vedere il prorio stipendio e carriera premiati. In certi settori la competizione fra colleghi é eccessiva, porta al sospetto e al dialogo ridotto. Altro fattore: i Francesi non sono Italiani, sono sempre o quasi precisi, programmatori, d' impegno (anche nel pubblico), coerenti, non portati alla menzogna né al voltare gabbana. Non cercano appoggi o raccomandazioni ma lavorano seriamente. Sono spesso sorpreso di quanti servizi mettono a disposizione del cittadino e di che qualità....;

In soldoni: i Francesi hanno la meritocrazia; e i servizi pubblici sono forse i migliori (o fra i migliori) in Europa.

Noi Italiani abbiamo, nel pubblico, la raccomandazione, il 'chi te lo fa ffare", il "chi se ne frega..". Come potremmo, senza meritocrazia, avere sevizi efficienti ?

Perché, nelle considerazioni su fatte non compare la mancanza della meritocrazia ?

Un altro commento. Come vedrete nel contributo successivo, una delle ragioni delo sfascio della società é la mancata educazione della Pubblica Distruzione. In Italia, infatti, non esiste senso né promozione del sociale. Anzi non esiste un Patto Sociale. Come potrebbe funzionare la società ? E se la società non funziona, come potrebbe funzionare l' economia ?

Cercate le RAGIONI dello sfascio e capirete quali sono le misure sociali necessarie per eviatre il Terzo Mondo.

L' Emigrato
Antonio Greco
antonio greco is offline  
Vecchio 25-05-2005, 08.06.13   #50
antonio greco
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DEFRAUDATI DALLA PUBBLICA dISTRUZIONE

LETTERA DI UN EMIGRATO


Il SISTEMA ITALIA A INIZIO SECOLO

Difficoltà di gestire il Paese (e la FIAT, l' Alitalia) con risultati di livello europeo. L’ aumento degli insuccessi sociali degli ultimi lustri ha generato scetticismo verso lo stato. I servizi e i diritti promessi dalla costituzione e dalle leggi dello stato non sono realizzati in maniera affidabile, regolare, efficiente, equanime.

La società italiana é come un enorme piatto, di puré di patate (être dans la purée = essere nei guai). Ogni cittadino, in una società senza regole, muove il proprio mestolo a modo suo. Tanti mestoli che girano con sensi e ritmi diversi. Manovrati talvolta da padrini (quelli che fanni i mazzi), talvolta da cittadini di secondo piano (quelli che si fanno mettere nei mazzi). Qualcuno gira in maniera forsennata. Alcuni, fra i mestoli, si scontrano fra loro, talvolta con zuffe improvvise.

Quali i motivi primari di tali incapacità ? Non é difficile analizzarli, confrontandoci alla parte seria dell' Europa.


DEFRAUDATI DALLA PUBBLICA dISTRUZIONE

Noi Italiani, defraudati dei nostri diritti.

Dalla Pubblica dIstruzione, fra l' altro, per decenni. Essa infatti non ha saputo insegnare ai cittadini:

- i doveri dei cittadini verso la collettività, applicati in maniera reale, continua, efficace;
- i doveri delle strutture dello stato di applicare la costituzione e le leggi, per offrire a tutti i cittadini i servizi promessi, in modo efficace, organizzato, programmato, equamine. Per poter ottenere che tutti i cittadini siano effettivamente eguali davanti alla legge, senza eccezioni;
- la pratica delle chiarezza degli intenti e gli strumenti necessari ad avere, specie in ambito pubblico, la coincidenza tra dichiarazioni di intenti e realizzazioni effettive;
- l' imperativo della precisone, della coerenza e della responsabilità di ogni singolo cittadino;
- il pensiero organizzato e strutturato, il dialogo diretto, necessari nell' era del commercio globale e delle tecniche digitali.

Tutti questi mancati insegnamenti hanno fatto si che loschi figuri abbiano avuto una gran faciltà a diffondere, nel "Paese del poco chiaro", il doppio linguaggio, la falsità di dichiarazioni irresponsabili, i doppi scenari (anzi la sceneggiata), la demagogia, la incoerenza.

Non é stato insegnato ai cittadini il buon senso, l' educazione, il rigore, la responsabilità del proprio operato. Per cui essi non sono stati in grado, in tempo di elezioni, di sceverare i venditori di chiacchiere senza esperienza dai candidati in possesso di professionalità per costruire, modificare, migliorare...

Essendosi pensato, alla Pubblica dIstruzione, solo alla ISTRUZIONE degli studenti, ignorando l' EDUCAZIONE, il cittadino tipo ignora gran parte dei suoi doveri. E non é divenuto mai conscio dei propri diritti. La rassegnazione alla sopraffazione impera infatti in molte regioni e settori del sociale.

Guardiamoci intorno, in U.E. In ogni Paese c' é una società in cui i cittadini usano il buon senso, le regole, e criteri di comportamento corretti, sulla base di Valori comuni, soddisfano i loro bisogni, nel quadro di un Patto Sociale. Il quale permette, a milioni di individui, di essere una sola società.

Cosa c' é in Italia ? Una folla disordinata di individui, senza ordini di squadra, senza patto sociale, ognuno per suo conto....come in un pollaio. Ma tutti spesso d' accordo su due sole cose: Anarchia e Confusione.

LA PUBBLICA DISTRUZIONE CI HA RESO, COLLE SUE INADEMPIENZE, ...... QUASI CITTADINI LATINO-AMERICANI...
LE CONSEGUENZE SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.

Ogni Italiano si muove nella società, con una latitudine di 360° (mancanza di regole, inesistenza di educazione). Gli europei di altri Paesi operano in società avendo, quasi tutti, una latidudine di, ad esempio, di 20° o 30°. Proviamo a confrontare i risultati di un' assemblea in Italia e nel resto della U.E.. Confronto sconcertante ! ! La cosa vale anche confrontando i parlamenti.......Cosa si puo' allora costruire nel Paese Confuso ?

Di questo passo.. lo Stivale si staccherà presto dall' Europa, per iniziare ilsuo viaggio........verso il M.O., o l' America Latina ?

Cosa ci resta ? ? Soltanto reagire. Informatevi della realtà in U.E.. Dei diritti che hanno gran parte dei cittadini della U.E.. E che voi non avete. Non fidatevi della politica ufficiale, quella predicata da chi vuol mantenere il proprio potere. Con stipendi decisi da sé stesso.... Ma ricordiamo anche che, per reagire, ci vuole organizzazione.......La si puo' inventare, nel Bel Paese ?

La prima cosa da fare: analizzare i motivi per cui le ruote del sistema Italia sono spesso grippate, perché gli sprechi aumentano........Dopo..... sarà possibile trovare una strategia di sopravvivenza, per restare a galla, evitare il terzo mondo. Solo se la riflessione é lucida. Sarà possibile, la riflessione lucida, in un Paese ove ognuno ha un mestolo diverso ? ?


L' Emigrato
Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr

(disponibile per una presentazione delle CAUSE del degrado)

Le Lettere dall’ Europa, analisi sulle CAUSE del degrado, sono su:

http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”)
---------------------

Premessa.

Il vostro problema: difficoltà a capire perché la società continua a degradarsi; difficoltà a capire cosa manca per promuovere lo sviluppo economico.

Conviene aprire gli occhi, poiché il degrado continuerà, se non prendete le contromisure sociali necessarie per acquisire competitività.

Un emigrato esperto vi potrebbe aiutare.



LA LAPIDE

Leggo un quotidiano italiano. Nausea abbondante.

Decido di scrivere una lettera al giornale, per listare le CAUSE apparenti di tante emergenze, di tanta melma fangosa, che ostacola il cammino di tanti Italiani.

Mia moglie: “Lascia perdere, il giornale non te lo pubblica”.
“Perché ?”
“Perché tu dici la verità ! Il giornale non te la pubblica la verità”.
“Lascio perdere ?”.
“Prova con una filastrocca”, lei mi dice.

Ci provo, sui VALORI. Quelli che sono, fra l’ altro, necessari per far girare le ruote di un Paese, di un’ economia.

LA FILASTROCCA

Un emigrato legge il giornale. “Solo valori negativi ! Dove stanno quelli positivi ?”.
“Positivi ? gli Italiani non amano costruire !”
Come costruire, se manca la chiarezza ?
Come reinserire la chiarezza, se manca la coerenza ?
Come diffondere la coerenza, se si é diffuso il doppio linguaggio ?
Come eliminare il doppio linguaggio, se lo scopo dei politicanti non é costruire, ma guadagnare....... potere ?
Come togliere il potere ai politicanti ? Ci vorrebbero i tecnici, i professionisti, quelli che non vendono chiacchiere......... ?
Dove trovare i professionisti, se le persone che hanno una buona posizione, che hanno fatto esperienza ad alto livello, sono state scelte col comparaggio e l’ omertà ?

Come eliminare il comparaggio e l’ omertà, se non ci’ abbiamo una proposta seria per poterlo fare ?
Come preparare una proposta solida e seria, se non si conosce più, nello Stivale, la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito che genera impegno ?

Ritrovare i VALORI , le forze positive? ....... Ma bisogna andare a comprarli in U.E. ?
Andare a comprare i VALORI in U.E. ? .... Forse, ...ma é proprio quello che fanno gli emigrati !
Solo che, una volta imparati i VALORI, ci restano, nei Paesi europei. Gli conviene.....
............................ anziché rientrare nella melma fangosa.

Ho capito, ordino una lapide al marmista dietro l’ angolo.
“Che ci scrivi ?”, chiede la moglie.
Ci scrivo: “Alla memoria: della chiarezza, la coerenza, l’ efficienza, l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno”.

Che metto in un cimitero italiano. Qualsiasi.

L’ emigrato

Antonio Greco
ANGREMA@wanadoo.fr
(disponibile per presentare le CAUSE dei guai italici)
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In caso di diffusione, informare l' autore.
antonio greco is offline  

 



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