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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 14-01-2005, 12.50.40   #61
antonio greco
L' Emigrato
 
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
PICCOLA CONFERMA

Una conferma, almeno per il Lazio, a quanto dice Giovanni.


Quando un emigrato viene a passare qualche sett. a Roma, ha l' impressione ripetuta che si é persa da tempo (da almeno 20 ani , se penso al traffico romano) l' abitudine di PENSARE ALLE CONSEGUENZE DEI PROPRI ATTI, in ambito sociale.

In Europa una impressione cosi ripetuta e estesa a tanta gente, credo non esiste. In Africa esiste....

Sarà forse per il prevalere dei comportamenti intuitivi, o per la pigrizia della riflessione, o altro ?

Antonio
antonio greco is offline  
Vecchio 18-01-2005, 00.07.23   #62
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
facciamoci il punto della situazione

Oggi alla radio sentivo alcune donne che si lamentavano della scarsa presenza femminile nei vari ruoli connessi alla politica.
A giudicare da come vanno le discussioni qui, dubito che le loro aspettative si realizzeranno mai, visto che sono veramente poche le donne che si interessano all'argomento in proporzione agli uomini. Dunque è naturale che questi ultimi, alla fine siano di più: è più ampio il bacino da cui pescare.
O no?
giovanni is offline  
Vecchio 19-01-2005, 13.48.42   #63
Tornelius
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-01-2005
Messaggi: 134
Carino il movimento di democrazia diretta, se non altro è stata l'unica proposta concreta in 7 pagine di fantasie...lo sapevo che avrei fatto bene a tenermene alla larga.
Tornelius is offline  
Vecchio 19-01-2005, 15.30.22   #64
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
stare al largo

Caro Tornelius
vedo che riponevi grandi speranze nelle mie capacità organizzative e persuasive, se pensavi che sarebbero bastate qualche decina di post e un paio di settimane per concludere qualcosa, quando perfino il Cristianesimo, che all'inizio non avrà avuto internet, ma aveva sponsor di altissimo livello, ci impiegò molto, molto, molto di più prima di essere in grado di condizionare gli equilibri politici.
Di proposte concrete, ma assolutamente difficili da praticare ve ne sono una infinità. Dunque più che un piano ben congegnato per la rinascita dell'Italia, mi accontenterei di pochi concetti utili alla scelta del voto.
Avevi scritto:
"andando avanti di post in post mi è sembrata una proposta interessante"
se credi di poter essere utile per mantenerla tale, introducendo le tue proposte concrete, ti invito a farlo.
Se c'è una cosa di cui l'Italia abbonda è di persone che fanno spallucce preferendo stare in disparte, lasciando campo libero a chi alla fine deciderà anche per loro. Se questo è il modello che ti piace, beh, addio.
Siccome però credo tu sia diverso, come hai dimostrato altrove, ti prego di ripensarci.
Ed invito gli altri alla pazienza: sfasciare è molto più facile e veloce che costruire.
DOBBIAMO averi il coraggio di affrontare, invece, un percorso lungo e difficile. DOBBIAMO.

Ostinatamente vostro
Giovanni
giovanni is offline  
Vecchio 19-01-2005, 17.47.04   #65
Tornelius
Ospite abituale
 
Data registrazione: 01-01-2005
Messaggi: 134
Giovanni, ma come puoi pensare di mettere su un partito in una nazione che non lascia spazio alle iniziative del popolo? Anche facendolo verrà subito inglobato in un partito vero che se ne approfitterà per raccattare elettori...
Comunque, dato che mi piace di più costruire che sfasciare, continuerò a leggere senza intervenire; magari ascoltando pure qualche iniziativa pratica che non sia il laicismo esasperato in un occidente già ateo-fondamentalista, l'applicazione di metodologie scientifiche ad un sistema politico ed altre amenità di questo tipo che ho sentito nel topic.
Tornelius is offline  
Vecchio 20-01-2005, 00.10.39   #66
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
ipotesi

Caro Tornelius
NESSUNA nazione ha mai lasciato spazio alle iniziative del popoli, che anzi sono state di solito manovrate per consentire ai gruppi dirigenti di mantenere o accrescere il proprio potere. L'unico caso alternativo è stata la rivoluzione russa, ove la vecchia classe dirigente venne spazzata via, ma anche lì il popolo divenne strumento per l'affermazione totalitaria delle gerarchie di un solo partito.
Il popolo è un'astrazione, né più né meno della nazione, entrambi invenzioni degli ultimi due secoli.
Comunque, dal fatto di fondare un nuovo partito non ne consegue che questo sarà necessariamente fagocitato da un altro: non è stato così per la lega nord, né per l'Italia dei valori, né per i verdi, né per altri. Quanto tu dici può o non può accadere a seconda di diversi fattori, non è una logica conseguenza: DUNQUE io ci provo.
Poi, se proprio ti piace costruire, cerca di partecipare.
E se proprio devi intervenire, non disprezzare la fantasia: senza di essa nulla sarebbe ben triste il futuro.
Infine, per cortesia, le critiche ad un ipotetico laicismo, all'ancora più ipotetico fondamentalismo ateista e alle metodologie scientifiche, in ossequio alla ragione che qui si vorrebbe regina, siano motivate e circostanziate, altrimenti restino fuori.
Qui non si vuole estremizzare nulla in alcun senso.
Qui si vuole trovare un minimo comune denominatore dal quale partire alla costruzione di una nuova idea politica che modifichi il triste scenario di cui tutti ci lamentiamo.
Se vuoi trascinarmi, poi, in dibattiti sulla contrapposizione laico-religiosa, apri una nuova discussione ed invitamici. È un campo che pure mi interessa, ma che qui ruberebbe tempo alle iniziative pratiche che pure chiedi.
Un permaloso
Giovanni
giovanni is offline  
Vecchio 23-01-2005, 17.12.07   #67
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
Destra e sinistra sono concetti ormai senza senso, dal punto di vista pratico, perché nessun aspetto della realtà può essere ricondotto completamente all'una o all'altra senza creare evidenti incongruenze.
Tuttavia sono concetti di cui continuiamo ad abusare e con i quali tocca fare i conti anche qui, poiché di sicuro le mie intenzioni verranno giudicate anche (forse soprattutto) in base ad esse.
Seguendo l'idea basilare del voto come giudizio per quanto compiuto, piuttosto che come appoggio fazioso ad una delle parti in campo, ritengo che connotare la mia iniziativa nei termini del suddetto binomio sarebbe una forzatura.
Tornando alle origini dei concetti, "destra" denota conservazione dello status quo, "sinistra" cambiamento: dovrebbe essere evidente che nessuno può aver assoluto interesse a che le cose restino esattamente come sono (se non, forse, i più privilegiati), e nessuno a che tutto cambi (se non, forse, i meno assennati e i più disperati). Dunque dovrei parlare di denotazioni centriste?
Forse sarebbe meglio discutere delle modalità attraverso le quali possono esplicarsi le tendenze al cambiamento o alla conservazione, cioè in maniera graduale (riformismo) o decisa e netta (massimalismo).
In questo caso, propendo decisamente per i riformismo. Anche qui la scelta è decisa dal minore dei mali, come il continuare a scrivere in assenza di interlocutori: ai miei fini e per le mie speranze è decisamente più funzionale dell'abbandono.
giovanni is offline  
Vecchio 27-01-2005, 18.53.45   #68
Mr. Bean
eternità incarnata
 
L'avatar di Mr. Bean
 
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
Buona sera, ho dato una sbirciatina ai messaggi, ma non li ho letti in modo approfondito, quindi forse ripeterò ciò che qualcun altro ha già scritto. Io so che c'è un partito giovane, costituito da poco ma non so se mi sia lecito farne il nome qui. Anch'io sento l'esigenza di aria nuova e non fritta. In modo particolare perchè come persona con disabilità, ho potuto constatare che non c'è molta differenza tra destra e sinistra sui problemi e le relative soluzioni, riguardanti la disabilità. Comunque, se mi dite che posso fare nomi.... alla prossima. Ok?
Mr. Bean is offline  
Vecchio 27-01-2005, 21.52.00   #69
Aristippo
Ospite abituale
 
Data registrazione: 06-10-2004
Messaggi: 365
Ciao Giovanni, ciao Antonio, ciao Tornelius, Ciao Mr. Bean, ciao tutti....

Anche io come Mr. Bean ho letto solo alcuni mex e non in maniera approfondita. Ma mi piacerebbe intervenire, anche se so che abbiamo idee differenti su tanti argomenti, che ancora adesso stiamo affrontando in altri forum. Sta di fatto, che la politica Italiana non mi piace, non mi piacciono i Premier {anche se ogni tanto li difendo, o lo difendo} . Comunque, ne da un lato ne dall'altro mi piacciono le cose che dicono o che fanno. E che , a quanto letto dai pochi mex, concorderete con me, che fanno poco per il nostro paese. Quindi mi domando, purtroppo in ritardo, quali siano le soluzioni gia' proposte per migliorare il paese o per Fondare un partito politico, partito magari virtuale.
Ma come diceva mio nonno, si comincia dal basso.

Saluti
Francesco.
Aristippo is offline  
Vecchio 27-01-2005, 23.55.26   #70
giovanni
Ospite abituale
 
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
Benvenuti a questa folle iniziativa!
Purtroppo l'accavallarsi di messaggi in questa discussione non ha sempre seguito un sentiero pragmatico e progettuale, come pure sarebbe stato difficile visto che si discute di qualcosa che non c'è, ma che potrebbe esserci, senza però aver ancora stabilito in che forma, né avendo capito con chi.
No sapendo quali messaggi avete letto, visto che sono vanitoso, ripropongo una parte di un mio precedente post dove espongo la mia idea di base. È una 'nticchia rivoluzionaria in quanto a punto di vista, siete avvisati.

"non votare chi ci piace ma votiamo contro chi non ci piace. In molti casi tale cambiamento può non apportare sostanziali modifiche nel voto, visto che spesso si vota chi ci piace per votare contemporaneamente contro chi non ci piace. Può tuttavia essere determinante per cambiare il quadro entro cui opera la sua scelta chi ha votato per il candidato, partito o coalizione che lo ha deluso: nella vecchia cornice, limitandosi le scelte a chi piace, l'elettore è psicologicamente cieco alla possibilità di votare chi alle precedenti elezioni stava dall'altra parte rispetto alle sue scelte; nella nuova cornice, l'elettore è psicologicamente libero di fare come più gli aggrada indipendentemente dai colori politici in campo.
"Questo approccio ha un importante risvolto pratico: svincola il voto dall'ideologia per vincolarlo all'efficacia della precedente azione di governo/legislatura/amministrazione. Inoltre, non richiede neppure il cambio dell'ideologia, poiché stante l'attuale sistema elettorale (ma con buona probabilità varrà anche per tutti gli altri) il voto contro può essere espresso anche all'interno dello stesso partito preferito, ma contro i leader che ne hanno guidato la precedente azione, se giudicata negativamente, scegliendo piuttosto le seconde o terze file.
"Ulteriore beneficio, è la libertà di argomentare con la gente senza mettere a rischio il suo sistema di valori e la sua visione del mondo, dunque in qualche misura disinnescando i meccanismi di protezione del sé che impedirebbero a qualsiasi idea ritenuta pericolosa per le proprie credenze consolidate di essere valutata imparzialmente, e dunque provocherebbero la chiusura dal principio di ogni possibilità di comunicazione."


Comunque, sono state presentate anche altre idee interessanti, ma non sto a riportarle tutte per mancanza di tempo.
Riguardo ai nomi di partiti, Mr. Bean, per me non ci sono problemi; e sul discorso destra-sinistra hai ragione. Se volete, ne ho approfondito il tema a questo link http://politicattiva.altervista.org/22.html
Riguardo agli inizi, ha ragione il nonno di Aristippo. O come dice un proverbio cinese, anche il più lungo viaggio comincia con dei semplici passi.
Attendendo riscontri, vado a nanna.
'notte
Giovanni
giovanni is offline  

 



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