ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
27-01-2005, 23.55.26 | #70 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-08-2004
Messaggi: 464
|
Benvenuti a questa folle iniziativa!
Purtroppo l'accavallarsi di messaggi in questa discussione non ha sempre seguito un sentiero pragmatico e progettuale, come pure sarebbe stato difficile visto che si discute di qualcosa che non c'è, ma che potrebbe esserci, senza però aver ancora stabilito in che forma, né avendo capito con chi. No sapendo quali messaggi avete letto, visto che sono vanitoso, ripropongo una parte di un mio precedente post dove espongo la mia idea di base. È una 'nticchia rivoluzionaria in quanto a punto di vista, siete avvisati. "non votare chi ci piace ma votiamo contro chi non ci piace. In molti casi tale cambiamento può non apportare sostanziali modifiche nel voto, visto che spesso si vota chi ci piace per votare contemporaneamente contro chi non ci piace. Può tuttavia essere determinante per cambiare il quadro entro cui opera la sua scelta chi ha votato per il candidato, partito o coalizione che lo ha deluso: nella vecchia cornice, limitandosi le scelte a chi piace, l'elettore è psicologicamente cieco alla possibilità di votare chi alle precedenti elezioni stava dall'altra parte rispetto alle sue scelte; nella nuova cornice, l'elettore è psicologicamente libero di fare come più gli aggrada indipendentemente dai colori politici in campo. "Questo approccio ha un importante risvolto pratico: svincola il voto dall'ideologia per vincolarlo all'efficacia della precedente azione di governo/legislatura/amministrazione. Inoltre, non richiede neppure il cambio dell'ideologia, poiché stante l'attuale sistema elettorale (ma con buona probabilità varrà anche per tutti gli altri) il voto contro può essere espresso anche all'interno dello stesso partito preferito, ma contro i leader che ne hanno guidato la precedente azione, se giudicata negativamente, scegliendo piuttosto le seconde o terze file. "Ulteriore beneficio, è la libertà di argomentare con la gente senza mettere a rischio il suo sistema di valori e la sua visione del mondo, dunque in qualche misura disinnescando i meccanismi di protezione del sé che impedirebbero a qualsiasi idea ritenuta pericolosa per le proprie credenze consolidate di essere valutata imparzialmente, e dunque provocherebbero la chiusura dal principio di ogni possibilità di comunicazione." Comunque, sono state presentate anche altre idee interessanti, ma non sto a riportarle tutte per mancanza di tempo. Riguardo ai nomi di partiti, Mr. Bean, per me non ci sono problemi; e sul discorso destra-sinistra hai ragione. Se volete, ne ho approfondito il tema a questo link http://politicattiva.altervista.org/22.html Riguardo agli inizi, ha ragione il nonno di Aristippo. O come dice un proverbio cinese, anche il più lungo viaggio comincia con dei semplici passi. Attendendo riscontri, vado a nanna. 'notte Giovanni |