Prima di tutto un saluto ai tanti amici che mi conoscono almeno per lettura. Nonostante la grande crescita di riflessioni ho visto di recente tanti nick che ricordo ed è in particolare è loro che saluto.
Volevo scrivere qualche cosa sulle recenti elezioni americane che, mi pare, nessuno ha ancora commentato almeno qui. La mia impressione, avendo contatti, (anche se non intensi), con americani è che abbia vinto la paura rappresentata dal conservatorismo.
Ha vinto la paura verso un mondo che cambia troppo velocemente cosa che non tutti sono pronti e disposti a fronteggiare. La paura di perdere la propria tranquillità, le certezze, i piccoli privilegi, la pletora di quei valori che, per secoli e millenni, hanno nutrito le nostre culture e società.
Nel secolo scorso i cambiamenti indotti dalla rivoluzione industriale che stavano radicalmente cambiando il modo di vivere dei nostri nonni e genitori indusse la nascita del comunismo con la sua reazione fascista e nazzista.
Si trattò di cambiamenti stravolgenti in contrapposizione con millenni di vita sempre più o meno uguale: - la popolazione attiva che è passata dall’agricoltura all’industria. L’elettricità ha trasformato la notte in giorno. Le automobili, i treni, gli aerei che hanno modificato il modo di vivere, mentre iniziava l’era della comunicazione con la carta stampata, la radio, il telefono la televisione. –
Il mondo di oggi soffre un uguale se non maggiore grado di accelerazione. Alla rivoluzione industriale è subentrata la rivoluzione tecnologica, con computer, cellulari, l’occhio gigante dei satelliti, i laser….. La facilità di spostamento ha annullato lo spazio rendendo questo mondo un villaggio globale. E nel villaggio reso piccolo dalla tecnologia, il tranquillo privilegiato occidentale è venuto in contatto con quelle sacche di miseria, spesso da lui stesso fomentate e costruite….. la vasta sfera di un terzo mondo povero e miserabile, che non è più lontano ma ci viene incontro nelle nostre città e nelle nostre case.
I rigurgiti contro questi cambiamenti ,le resistenze, i revanscismi si manifestano in molti modi, basta pensare ai fenomeni locali come la Lega in Italia. O la crescita dei partiti nazionali e locali in altre parti d’Europa.
L’america ha scelto di difendersi da questi inquietanti cambiamenti riconfermando un presidente, apparentemente forte e fortemente conservatore. Ha scelto la voce della forza, quella cioè che pensa di dominare e plasmare il mondo con le armi, fiduciosa, pur nella paura, nella sua grande supremazia militare. Ha scelto la via apparentemente facile di fare tacere la disperazione ed il bisogno con l’urlo più forte della mitragliatrice de del cannone. Ha scelto di ignorare o di schiacciare le sacche di povertà e le contraddizioni che questo nuovo mondo ha evidenziato con così grande forza.
Ma non si cancella la realtà andando in processione e gridando “God bless America” e dando recrudescenza a valori che non ci sono più ad un mondo che non c’è più.
Non si cancella un nemico nascondendosi dietro le spalle robuste di un poliziotto. Non si cancella la mancanza di ragione e di diritto pensando che tanto noi stiamo bene.
Se la casa è in fiamme è da stupidi aprire un rubinetto ed andare a dormire pensando che tanto basterà quello.
Vedo molto male l’occidentale che si spaventa non appena vede una macchietta sulla pelle e che invece di trovare le vie del dialogo inasprisce il conflitto con un esercito di miserabili così diseredati e disperati da scegliere scientemente di imbottirsi di esplosivo e farsi esplodere per la sua causa.
Queste cose dovremmo valutarle e non pensare che tanto non riguarda noi. Da dopo l'Iraq noi siamo in guerra ed i fatti di questo piccolo mondo riguardano tutti, anche se possono sembrare lontani.
In sintesi credo che tutti dobbiamo cercare di comprendere che la strada verso il futuro non può transitare solo per la via del “ferro e del fuoco”, ma che è tempo di ridare vita all’intelligenza, al dialogo, alla ragione….. perché il mondo di oggi è diverso e ce lo stà chiedendo e non c’è più tempo per le idee ed i modi di ieri, anche se questo ci costerà un prezzo maggiore di quello che ci sarebbe costato pagare un esercito di poliziotti che uccidano o si facciano uccidere per noi.
Questo è quanto….. l’ho scritto di getto e spero che mi perdonate la forma.
Un caro ciao a tutti.