Sono d'accorso con te Vanlag
se nonche' tu scrivi
"chi non riesce ad evolvere, non trova di meglio che resuscitare valori che hanno funzionato prima dell’arrivo della società industriale e tecnologica. "
mi pare che nella prima guerra tecnologico-industriale , la Prima guerra mondiale , di Dio e di Patria si facesse ancora un gran parlare
personalmente non credo che tecnologia e industrialismo portino necessariamente al trionfo della Dea Ragione di illuministica memoria
anzi , il fatto e' che chi, come me e te presumo ,per esempio ,e come altri sul forum,affida la propria morale e il proprio pensiero ad un approccio simile a quello con cui uno scienziato si avvicina ai fenomeni che studia,mantenendo la legge morale dentro di se' per dirla con Kant,e' costretto dalla sua fede di pensiero , a rivedere spesso le sue stesse certezze che sono di solito cosi' comode,a ascoltare e cercar di capire tutti,se c'e' una possibilita'
e questo e' avvenuto poco nelle societa' contadine come in quelle sviluppate
ma purtroppo secondo me al richiamo di questo approccio laico rispondono in troppo pochi, sarai d'accordo immagino,
a l'uomo riesce per sua costituzione cosi' facile abbandonarsi a miti , superstizioni , verita' assolute anche se' magari indimostrabili,facili giudizi di valore,perfino quando e' contornato dall'alta tecnologia
lo ha fatto da sempre , dagli albori della storia fino ad ora , anche nelle societa' piu' evolute
e temo che continuera' a farlo
il fatto secondo me che la dea ragione e' troppo pallida e dubbiosa dal punto di vista di tanti
la germania di Hitler era si in profonda crisi economica alla nascita del nazismo , ma fu il nazismo stesso a trasformarla in una nazione avanzata proprio sul piano tecnologico e industriale
anzi societa' come quella contadina e feudale non essendo sottoposta alle pure leggi del mercato ,aveva meno necessita' di espansione e quindi di guerra
il mondo cambia cambia velocemente , ma secondo i dati che ci arrivano anche dall'ONU cambia in peggio , in peggio come poverta' complessiva e come stato di salute dell'ambiente
faremmo forse meglio a mettercela un po' di paura , non aspettandoci che sia lo sviluppo senza freni a salvarci
Saluti