Ospite abituale
Data registrazione: 27-06-2004
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scuola= burocrazia e negligenza
salve, apro questo thread perche oggi ho avuto una giornata devastante:
faccio il 5 anno dell'istituto tecnico informatico, ho compiuto 18 anni a settembre, l'anno scorso sono uscito con 6 punti di credito, il massimo, ho la media del 7/8 e non mai avuto problemi disciplinari in 5 anni, ma oggi l'orgoglio mi ha fregato, ecco le conseguenze, mi sono messo contro:
-il preside
-la vicepreside
-il prof. di matematica, coordinatore di classe
-tutti i (lecchini) compagni di classe, tranne uno, il quale mi ha ringraziato per averlo aiutato a fargli levare una sospensione, che avavamo preso.
ecco come sono andati i fatti:
nella mia scuola succede di tutto, 1500 persone buttate in una palazzina di 5 piani che stà cadendo a pezzi, bagni rotti, buchi nei muri, crepe, tubi da fuori, niente scala d'emergenza, niente ricreazione, 6 ore piene, disciplina zero, burocrazia mille, e la libertà per gli alunni maggiorenni è solo una teoria. Io ho il problema di vivere a 30 km dalla scuola e i miei genitori lavorano altri 20 km più lontano, ora nella mia scuola per giustificare una assenza devi avere il libretto ufficiale, che può essere ritirato solo dai genitori, e solo nell'orario in cui è aperta la segreteria (9.30 - 17.00) i miei genitori in quell'orario lavorano ed io sinceramente, a dicott'anni non me la sento di chiedegli di perdere una giornata di lavoro, solo per venire a ritirare un libretto, e tra l'altro non mi sembra neanche giusto che a 18 anni una persona non sia libera di essere autonoma dai propri genitori e giustificarsi le assenza da solo senza doverli andare a scocciare, magari li informo pure delle assenza che faccio, ma mi sembra più un mio problema morale, che non un problema della scuola, anche perchè qualche alunno, a diciott'anni, mettendo il caso che viva da solo e sia in cattivi rapporti con i genitori potrebbe davvero essere impossibilitato a chiedere un favore del genere al genitore, ed io penso che la legge sia uguale per tutti. Avrei comunque fatto venire i miei appena possibile a ritirare il libretto e giustificare le assenze, ma volevo aspettare che uno di essi non fosse costretto a perdere una giornata lavorativa per venire, sperando nel buon senso del personale scolastico mi aspettavo solo un pò di comprensione e serietà. Fatto stà che ieri mi ritrovo una SOSPENSIONE senza obbligo di frequenza (la più grave) annotata sul registro per non aver giustivicato le assenze dopo più di 6 giorni, a me, e al mio compagno di classe che aveva lo stesso problema. Mi lamento subito con il cordinatore, che mi dice che ciò faceva parte del regolamento interno della scuola, allora gli dico che trovo ingiusto questo regolamento, perche invece di pensare ai problemi seri della scuola (vandalismo e gente che disturba le lezioni) pensano a queste scioccezze burocratiche che dicono, servono a mantenere l'ordine tra i ragazzi, anche maggiorenni, ma che in realtà fanno effetto solo sui ragazzi seri, perche i veri vandali, e sono molti, se ne infischiano di queste cose, poi gli parlo del problema che a dicottanni non posso dipendere ancora dai genitori come un bambino dell'asilo, ma lui mi dice che se venissero accordati i diritti che spettano hai dicottenni, la scuola diventerebbe un casino, riferendosi al fatto che tutti uscirebbero con un permesso anticipato quando non vogliono più ascoltare le lezioni, facendo diventare cosi la scuola poco seria, ma io penso che sia più seria una scuola dove chi non vuole ascoltare perche non ha voglia, prende ed esce che non una dove è obbligato a rimanere e magari si mette a disturbare gli altri, o fare danni, perchè non gli va di fare niente. comunque dopo vari discorsi del genere con vicepreside e professori vari, alla fine sono riuscito ad ottenere la revoca della mia sospensione ed il diritto di firmarmi da solo le giustificazioni, diritto che mi hanno detto in segreteria mi spetta per legge, ma che il preside mi negerebbe se lo venisse a sapere, perchè anche lui pensa che la sua scuola andrebbe in rovina.. alla fine ho dovuto offenderli e dirgli di penasre ai problemi più seri sopra riportati che non a queste cavolate, e adesso ho tutti contro, anche gli alunni della mia classe, per paura dell'esame che dovranno sostenere a giugno, non mi hanno appoggiato (lecchinismo), nonstante io gli abbia fatto notare le ingnisizie di cui sono vittime (si tratta di negare un diritto della costituzione) solo quello che ho aiutato mi ha dato esplicitamente ragione, ma è il minimo, io non ne avrei avuto bisogno, coi voti che ho potevo tenermi la sospenzione senza il rischio che mi faccia giocare l'anno, mentre a lui una sospenzione pesava.. adesso invece io sono nei guai, il prof di matematica mi perseguitera me lo ha fatto capire!! i miei voti si abbasseranno.. sono stato fesso, lo so, ma è un fatto di orgoglio, non sopporto di essere preso in giro.
vorrei un parere da parte vostra, e soprattutto pensate che un regolamento interno possa scavalcare un diritto costituzionale?
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