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04-08-2004, 03.23.58 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-09-2003
Messaggi: 486
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Cara Winnie
sei probabilmente molto giovane e , sulla tua pelle, ti auguro di non vivere mai le conseguenze di un sistema "democratico" in cui il potere giudiziario rappresenta un termine dialettico dei conflitti di prevalenza politica.
Sappi, però, che il nostro Paese, anomalo in questo, ossia nella "normalità" del suo non possedere credenziali di neutralità tra cittadino e potere costituito, rappresenta il "caso limite" della democrazia: quello in cui una parte maggioritaria in termini pregiudiziali di opinione, può farla franca sui bisogni effettivi di una preponderante maggioranza di individui che lo compongono. Il dramma di una magistratura incapace e sciacallamente corrotta, asservita ad interessi specifici di un settore di un agone politico lontano anni luce dai bisogni delle genti, è un problema storico del nostro Paese. L'esercizio di un potere reso quasi assoluto dalla sostanziale noncuranza delle formazioni politiche e culturali aventi "voce" rispetto ad un referendum che aveva decretato, con una maggioranza schiacciante, l'opportunità di un semplice riconoscimento della RESPONSABILITA' del magistrato che sbaglia... beh, questo ha sancito, ove ve ne fosse il bisogno, lo strapotere di un organo dello Stato sullo Stato stesso. Eppure, credimi, questa speranza fantastica, di possedere una Magistratura responsabile, non per radicalità gentiliane, ma per appartenenza al libero dialogo civile di una società moderna... su questo si inceppano ancora le moltitudini di asperrità di questa nostra Italia. Potresti tacciarmi di un'insensibilità sostanziale rispetto all'indipendenza, opportuna, più che necessaria, del potere giudiziario rispetto al'esecutivo... Ma questa idealità non ha valore dove "ciò che, concretamente, si decide" ha una pervasività ed una persistenza assai maggiori di "ciò che si percepisce e si vuole". Perchè, nel tempo, anche se non nelle idee, bensì nell'agire concreto delle persone, la prima norma si impone sulla seconda. E tale conseguenza interrompe e mortifica quell'aspetto essenziale di ogni democrazia: che nessuno, in alcun modo "debba non potere", nel consesso civile, e che qualcuno, comunque si prospetti, possa "non dovere" il rispetto alle Leggi ed alla responsabilità del suo operare. |
04-08-2004, 09.57.24 | #17 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
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Citazione:
Sicuramente ho forzato un po' la mano, nulla ha a che fare quella che io chiamo , (anzi no quella che Pirandello chiamava) la dittatura dei molti con le dittature totlitaristiche del fascismo o del nazismo e similari. In effetti oggi una libertà più formale che sostanzaiale, e in parte comunque anche sostanziale c'è, la soppressione fisica non c'è più e via discorrendo. Però rispetto alla democrazia, nella sua accezione più autentica, be' dai ci siamo ancora un po' distantini. Più che paura oggi regna molta indifferenza, non da parte di tutti certo e comunque una forma di paura molto sottile, più nascosta fà si che non siamo poi così liberi nell'esprimere certe opinioni. Ma questo anche nella vita di tutti i giorni, posso portarti un esempio recentissimo rispetto, come già ho raccontato in altri post, a quello che è stato fatto nella piccola azienda dove lavoriamo. Un licenziamento plurimo con riassunzione dopo 1 mese sotto nuovo nome per godere di una serie di esenzioni fiscali. Ho espresso il mio rammarico in maniera molto garbata, mi sono anche sforzato di comprendere le ragioni da un punto di vista aziendale, la mia libertà di opinione è stata rispettata certo perchè non è andata oltre, perchè non mi son fatto carico di denunciare una situazione comunque irregolare. Ma potrei citarti le botte che ho preso quando venivo fermato dalla polizia per strada senza che mi venisse trovato un grammo in tasca, ma anche mi avessero trovato i chili chi li autorizza a farlo? Prova a denunciarli se ti riesce. Certo ora questi problemi non li ho più perchè vivo secondo le regole, ma la strada verso la libertà in senso più pieno, la strada che ci permetta realmente di esprimerci senza timore di subdole (così subdole che talvolta non le scorgiamo) ripercussioni è ancora lunga. Comunque se non altro la stiamo percorrendo |
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04-08-2004, 13.24.42 | #18 | |
Utente bannato
Data registrazione: 03-11-2002
Messaggi: 601
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Re: Cara Winnie
Citazione:
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04-08-2004, 19.59.28 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-06-2003
Messaggi: 114
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Citazione:
Ciao Winnie. Parto con il riportare una frase tratta da un film (di cui non ricordo il titolo) a me moooooolto cara: "Se non fai nulla per sconfiggere un problema vuol dire che fai parte del problema." Il perchè la nostra società non sia giusta è molto complesso, direi che sia come un cocktail tra egoismo, cecità, ignoranza, voglia di potere, ozio... e tanti altri ingredienti che non mi vengono in mente in questo momento. Faccio il mio solito (stupido) esempio: Tante volte mi è capitato di sentir dire: "ho ricevuto un torto e appena posso lo ripago con la stessa moneta" allora mi chiedo, se era sbagliato quando lo subivi, perchè dovrebbe giustificare il tuo medesimo comportamento? Vedi il nonnismo per esempio, l'averlo subirlo giustifica il commetterlo? Ovvio che no! Poi alla tua domanda "Di tutti in egual misura?" non saprei rispondere, conosco a malapena le conseguenze delle mie azioni, figurarsi quelle di tutti! ihihiihihihi ;o) (banalizzo) |
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05-08-2004, 00.05.22 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Re: Cos'è secondo voi la democrazia?
Citazione:
La democrazia nostra e dei paesi occidentali non credo assomigli molto alla democrazia ateniese, la vedo più simile a una specie di dittatura, non di tipo militare e cruenta, ma molto più sottile. Chi detiene il potere economico, ad esempio le multinazionali, controlla o cmq cerca di controllare il potere politico, l'informazione, la magistratura, modifica o fa le leggi secondo le proprie necessità. Certo non sempre ci riesce, e probabilmente è sempre avvenuto questo, forse ora sembra solo più evidente. Probabilmente una vera democrazia è utopistica, la libertà ha in se stessa i germi della propria rovina, perchè lascia spazio in modo molto democratico a chi vuole prendere il potere. Una democrazia che rispecchiasse le parole di Pericle richiederebbe una maturità tale da parte di tutti che penso sia irrealizzabile. "La libertà di cui godiamo è formale, è preziosa, possiamo usarla" Certamente Winnie, e siamo anche più liberi e democratici qui che non in altri paesi, ma la vera democrazia forse non l'abbiamo ancora realizzata. |
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