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Messaggio originale inviato da Catharsis
Non sono razzista.Sono a favore delle diversità.Ed in quanto a favore delle diversità,non voglio la globalizzazione.Voglio che le culture rimangano separate.Sarebbe un peccato perdere millenni di storia,sia da una parte che dall'altra.E poi che ibridi verrebbero fuori?Culture afro-padane, polenta e cus-cus...mah...
E per tenere separate le culture bisogna ovviamente tenere separate le popolazioni.(i banchi coi bianchi,i neri coi neri e...vabbè,lasciamo stare.)
Io rispetto le loro culture. Nella loro patria sono liberi di fare un po' quello che vogliono. Solo non vorrei vedere mia moglie costretta a indossare il burka, o mia figlia lapidata per chissà quale peccato carnale. Ma se loro reputano giusto seppellire di sassate le loro donne è giusto che lo facciano.
Inoltre,con la globalizzazione,condividendo le nostre tecnologie e i nostri schemi mentali liberali,rischieremmo di uccidere tutte le altre culture. Ed a me sta a cuore che non abbandonino il loro stile di vita....
Sbaglio forse a considerare la nostra civiltà no, non superiore, diciamo più avanti coi tempi rispetto alle altre? Vogliamo mettere le nostre tecnologie occidentali con quelle di tutto il resto del mondo? Vogliamo mettere il benessere di cui godiamo? Per non parlare delle libertà individuali e sociali! Per carità, con questo non voglio dire che siamo migliori, sia mai passare per razzista in una società benpensante e squisitamente ipocrita come la nostra... diciamo che abbiamo avuto più fortuna? apertura mentale? condizioni storico geografiche favorevoli? Siamo stati più furbi? Mah...
Io visceralmente mi sento diverso. E, badate bene, diverso non vuol dire migliore.I neri hanno un altra fisionomia...la fronte bassa, il naso schiacciato, i capelli ricci, e ovviamente, la pelle più scura ...sinceramente ed istintivamente non mi sento attratto dalle donne di colore. E poi in un figlio meticcio non riuscirei ad immedesimarmi, a vedere in lui la continuazione di me stesso quando io non ci sarò più. E poi pensate che brutto un mondo monocromatico... meglio preservare le caratteristiche della razza.
Io non è che non voglio aprirmi alle altre culture,sono le altre culture che non vogliono aprirsi all'occidente...Troppo bello gettare la spugna così.Facciamo entrare in Europa ed in America le culture orientali,asiatiche,africane.. .e l'oriente ad esempio,islamico ed integralista, non scende a compromessi.A volte mi sembra che ci stiamo immolando davanti ad uno straniero.Alla fine ha sempre prevalso la cultura più forte.E noi occidentali ho come l'impressione che siamo parecchio rammolliti di questi tempi...meglio preservare un po' di rigidità,prima di essere spazzati via.L'oriente è un pericolo,non c'è alcun nemico da abbracciare,ma solo nemici da cacciare...in primis Mr.Bin Laden..
Ma cmq...non sono razzista!!!Tuttalpiù un po' xenofobo...
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Beh Catharsis... sei a favore della diversità, ma anche della separatezza fra le culture, apprezzi la purezza delle etnie.
Ma hai mai pensato che uno scambio-dialogo fra culture non necessariamente si traduce in una perdita da una parte o dall'altra, ma, se prevale il buon senso, nell'arricchimento e nel rafforzamento del genere umano? E che cosa hanno di così terribile gli ibridi? Se si comincia col dire che le popolazioni devono vivere separate, secondo me, si finisce col vivere una vita rigida, soffocante, insomma l'intolleranza sarebbe sempre dietro l'angolo. E l'intolleranza è la radice delle guerre.
E non sono d'accordo che debba vigere la legge del più forte, perché poi vai ad allargare questo tuo modo di ragionare in altri settori, oltre quello etnico e rischi col dire che l'uomo deve prevalere sulla donna, il sano sul malato, il ricco sul povero...
Perché non cominciamo a pensare che siamo tutti uomini e che la divisione in "razze" non ha alcun senso, e che se le varie culture vivono separate, nessuna può cogliere il meglio dell'altra? Il progresso sociale secondo me è possibile solo se le varie popolazioni entrano in contatto fra loro, ma..., si badi bene..., ciascuna preservando la propria cultura, rispettando la cultura dell'altro e mantenendo la propria, allo stesso tempo VIVENDO ASSIEME.
Contrapporre etnie e culture secondo me è un artificio, è limitante volersi trincerare nella propria lingua, razza, religione e non aprirsi alla conoscenza e al dialogo con tutte le altre. Ovvio che le varie culture abbiano gli stessi diritti ma anche gli stessi doveri, e se quella occidentale non deve schiacciare le altre, anche quelle islamiche, ispaniche, induiste o buddiste che siano, sono tenute a rispettare noi occidentali, senza prevaricazione né da una parte né dall'altra.
Personalmente non vedo nulla di terribile nel fatto che le etnie possano mescolarsi fra loro, anzi!!! Mi sembra un fatto normale, semmai è una convenzione artificiosa pensare che i bianchi, i neri, e i gialli debbano mantenere il loro colore... per quale motivo???? Boh???
Le "razze", altro non sono che la risultante del fatto che diversi popoli in passato si siano stanziati in parti diverse della terra e quindi le caratteristiche somatiche si sono adattate ai diversi climi e ambienti.
Ma ai giorni nostri, grazie a Dio, i popoli viaggiano, si spostano, il mondo si è fatto più piccolo, possiamo comunicare, non siamo più obbligati a vivere in un determinato paese, quindi è normale che il concetto stesso di razza venga a decadere, poiché tutti i popoli abitano in tutti i paesi.
Voler preservare la separatezza delle etnie e delle culture sarebbe tornare indietro, regredire, anzi certe culture finirebbero con il morire. Si pensi alle lingue... senza l'apporto di parole straniere, neologismi e calchi molte lingue si impoverirebbero, lo stesso per le culture.
Insomma credo che dovrebbe prevalere il buon senso e il rispetto.
E per la questione del crocifisso, penso che sia limitante che ci si attacchi a questioni come queste: magari se un occidentale va in un paese orientale non si deve aspettare che vengano rimossi i simboli della religione di quel paese. Ciò che conta è che un ciascuno, andando a vivere in un altro paese possa in totale libertà professare la propria religione senza essere minimamente discriminato. Non credo quindi che un crocifisso appeso sia un tale disturbo, però...... sul fatto che ogni aula scolastica italiana sia tenuta ad esibire un crocifisso come simbolo culturale oltre che religioso, beh su quello ci sarebbe da dire... la scuola è laica. Non penso che sia fruttuoso permettere che venga tolto un crocifisso da un'aula, ma allo stesso tempo trovo sbagliato che (come ho sentito dire alla radio) ci sia una disposizione che prevede l'esposizione di un crocifisso in ogni aula. La religione è un fatto interiore e la presenza di fedi diverse nel nostro paese è una realtà.
Insomma un compromesso: evitare di togliere i crocifissi nelle aule ove questi vi siano già, ma nel contempo cominciare a chiedersi se ha proprio senso che ogni aula scolastica venga dotata di un crocifisso, posto che la scuola non è luogo di culto.