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02-05-2008, 21.47.51 | #52 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Citazione:
D'altro canto vedremo, visto le opere in cantiere, come L'Expo ed il ponte sullo stretto, e visto la storia del federalismo fiscale, dove prenderà i soldi l'attuale governo. Sul fatto che i senatori dovevavno essere presenti in parlamento mi sembra il minimo in fondo sono pagati per quello. Io se sto assente dall’ufficio devo giustificare la mia assenza, a maggior ragione chi stà in posti di responsabilità dovrebbe dare l’esempio, altro che poverini che erano precettati. |
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03-05-2008, 00.52.02 | #53 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-02-2008
Messaggi: 286
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Rispondo a te, perchè sulla pubblicazione delle denunce dei redditi, sulla scuola e sul tempo che scorre, non mi danno soddisfazione...
Citazione:
Una cosa è la coscienza di ciascuno che ti obbliga a lavorare, altro è l'imposizione a presentarti perchè per ogni argomento il tuo voto diventa decisivo. Le auto blu andavano a prendere la Levi Montalcini per portarla a votare ogni volta, perchè il suo voto era fondamentale. Ma si può governare scommettndo sulla longevità e la presenza di senatori ultranovantenni? Nessuno compatisce i senatori "costretti" a lavorare "sempre" per l'incertezza di ogni votazione. Non si capisce perchè un Parlamento in quella situazione è dovuto andare avanti per forza, contro ogni buon senso. Comunque, se tu non sei disposto ad ammettere che in quello che scrivo c'è una parte di verità, e quindi a comprendere lo stato d'animo di chi ha subito una "NON" sconfitta e che per 24000 voti inmeno alla camera e 250000 voti in più al senato... ha perso le elezioni, credo che difficilmente dirai che il brindisi in aula era quanto meno comprensibile. |
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03-05-2008, 18.26.07 | #54 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Citazione:
Sul fatto che dovevano ritirarsi in buon ordine in quanto avevano una maggioranza risicata invece non lo capisco. La sinistra aveva vinto le elezioni, secondo le leggi vigenti e ha fatto bene a resistere finché ha potuto. Prodi è stato un grande a mediare tra le diverse anime della sinistra ed ha fatto bene a costringere chi lo voleva sfiduciare a farlo apertamente davanti a tutto il paese con l'ultima votazione quella che ha decretato la fine del suo governo. Nonostante le calunnie che sono state inventate sul suo conto per cercare di affondarlo, non ultima quella di essere implicato nel delitto Moro, è un uomo che personalmente, rispetto ed ammiro. |
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04-05-2008, 17.04.49 | #55 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 216
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Citazione:
Intanto bisognerebbe fare ancora dei distinguo. Aldilà di quel che ha fatto, il governo Prodi è stato un governo di centro-sinistra, non di sinistra, tanto che molte delle accuse che gli vengono rivolte vengono anche dalla sinistra. (l'indulto non è sicuramnte stato voluto dalla sinistra). Sulla questione della superiorità morale continuo a pensare che sia un discorso pretestuoso. Il confronto politico si fa sui fatti, e mi pare che anche gli elettori di sinistra abbiano dimostrato ai propri politici che non sono soddisfatti della loro azione, il discorso della superiorità morale non è mai stato tirato fuori, e attualmente nessun politico di sinistra potrebbe mai far leva su questa idea. Tralascio la discussione su ciò che ha fatto il governo prodi per non dirottare il thread. |
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05-05-2008, 00.08.29 | #56 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Citazione:
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05-05-2008, 00.28.55 | #57 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Citazione:
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05-05-2008, 09.28.46 | #58 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 19-03-2007
Messaggi: 216
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Citazione:
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05-05-2008, 14.02.08 | #59 | ||||
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Citazione:
"Perché la cultura dell'antifascismo divenne cultura nazionale, ma l'anticomunismo, che di fatto fu il cemento di ogni governo, non divenne mai davvero cultura nazionale. Fu qualcosa di cui gli intellettuali si vergognavano, una sorta di «non detto», un «dovere» da nascondere. In questo paradosso sono nate e cresciute intere generazioni. Tanto che ancora oggi, anticomunismo, semplice, banale imput di ogni generica cultura liberale è parola che, in Italia, molti fanno fatica a pronunciare." dovresti dunque aver capito che l'anticomunismo di cui parla adornato è qui ovviamente e senza tema di smentita quello che rigetta l'esperienza sovietica, rifiuto oggettivo quanto simbolico che ha caratterizzato e fondato le socialdemocrazie europee e che invece in Italia non ha mai attecchito. Il fatto che il PCI sia un firmatario della costituzione non centra banalmente nulla con la questione specifica discussa, se non nel senso che noi abbiamo avuto un partito costituente che è stato filosovietico e quindi filototalitario fino ai primi anni '80 nonchè occultamente finanziato dallo stesso regime fino almeno alla caduta del muro. Il fatto che fosse possibile, o che lo sia stato, riconoscere meriti parlamentari al PCI non avrebbe dovuto inficiare, se mossi da buona fede sia fuori sia dentro al partito, il processo inalienabile di identica ricusazione del regime comunista sovietico.Ciò non avvenne: se a questo uniamo l'abbraccio mortale che i comunisti in italia accettarono col PCUS ecco che le considerazioni di adornato, ovviamente non solo sue e non certo da ieri, sulla dolosa e perniciosa mancanza dell'anticomunismo in Italia, appaiono lapalissiane più che dovute. L'anticomunismo in italia, e cioè dentro alle fila del PCI, non ebbe e non ha avuto albergo semplicemente perchè i dirigenti del partito dipinsero l'unione sovietica come il migliore dei mondi possibili a fronte dei crimini commessi in polonia, in ungheria, in cecoslovacchia, in ucraina, dove il nostro nel 32/33 ammazzò 7 milioni di persone etc etc. Non ha purtroppo nulla di retorico affermare che l'anticomunismo da noi non è esistito perchè un pezzo di Italia è stato miseramente conculcato a suon di novelle criminali raccontate sulla pelle dei milioni di morti.Un esempio di democraticità da cui è eufemisticamente più che lecito dissentire. Citazione:
Citazione:
[quote] Citazione:
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05-05-2008, 16.28.37 | #60 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
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Riferimento: L'Italia comunista? E quando mai!
Citazione:
Mi permetto di dissentire. L'anno in cui è stato assassinato Moro (1978), mi trovavo in Francia in un corso post-universitario in relazioni internazionali. Due anni prima avevo passato un anno a Mosca presso l'Ambasciata d'Italia (non ero a Mosca in uno degli scambi PCI/PCUS allora in voga). Avevo come amici alcuni dissidenti che avevano conosciuto i Gulag sovietici e con i quali si passavano serate molto intense a discutere dei fattori che avevano portato allo stato di cose di allora. Erano gli anni di Berlinguer, anni luce avanti rispetto al suo omologo francese George Marchait. Un compagno di corso tedesco stava appunto scrivendo una tesina di esperienze comparate dei partiti comunisti in Europa. L'esperienza italiana si studiava come avanguardista. Il fatto che Berlinguer prendesse chiare distanze dal PCUS non vuol dire che la base lo seguisse, così come molti preti di paese non seguivano i tentativi di modernizzare la Chiesa fatti da Giovanni XXIII e continuavuano a fare le loro prediche oscurantisiche. Per la gente poco istruita di Peppone l'URSS era il paradiso promesso da don Camillo ai suoi fedeli. Nel frattempo, con la sua politica dei piccoli passi Aldo Moro si apriva a sinistra verso il compromesso storico. Conosciamo la fine del personaggio Moro anche se non ancora chiaramente la fine della storia. Anche questo thread pare dar ragione a Giovanni Moro : gli anni '70, che sono anni chiave per capire lo stato di cose attuale, vengono regolarmente oscurati nelle analisi politiche. Consiglio vivamente a tutti la lettura del suo libro "Anni 70" edito da Einaudi. |
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