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08-09-2004, 17.42.14 | #62 | |
Ospite
Data registrazione: 23-06-2003
Messaggi: 13
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Citazione:
Ciao Cernia. Quello che dici non mi suona nuovo: la maggior parte di coloro che io conosco che hanno comperato Eco mi hanno detto lo stesso: che alla fin fine non sono riusciti ad arrivare in fondo. Questo è il segnale preciso dell'assenza di narrazione. Nei manuali usa e getta americani per scrittori si dice: inutile che tu scriva un magnifico finale se il lettore ha chiuso il libro prima; saggio buon senso. Ciao. Rdlea |
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15-09-2004, 18.04.17 | #63 |
Ospite
Data registrazione: 09-09-2004
Messaggi: 10
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sono iscritto da poco e rispondo parzialmente al questionario, anzi rispondo solo alla prima domanda.
Da circa due mesi mi sto appossionando ad un genere che, purtroppo avevo sempre snobbato, e cioè i "gialli". Determinante è stata una visita alla libreria sherlockiana di milano vedi il sito (ricerca: dozio tecla). Ho sempre apprezzato le varie fiction televisive (es. Montalbano/Camilleri) ma libri niente. Invece in un paio di mesi ho letto molti libri di Loriano Macchiavellie e un paio di Scerbanenco. Mi è piaciuto moltissimo "un disco dei platters" della coppia Macchiavelli -Guccini. E' una lettura semplice, gradevole, scorrevole e con una storia abbastanza "intrigante" e mi è pianciuto il personaggio del maresciallo Santovito Questo è un libro che mi piacerebbe veder rappresentato con un film anche TV. saluti garbi |
16-09-2004, 08.46.32 | #66 |
Ospite
Data registrazione: 09-09-2004
Messaggi: 10
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Grazie per le segnalazione, vista la "vena" attuale terrò presente.
Aggiungo su Loriano Macchiavelli che nei suoi romanzi si trova un pò anche la storia d'Italia dalla guerra "partigiana" agli anni ottanta, con al centro Bologna e dintorni. Oltre ai libri in coppia con F. Guccini, mi è piaciuto moltissimo "Fiori della memoria". Salutoni garbi |
19-10-2004, 19.48.25 | #67 |
Deirdre of the sorrows
Data registrazione: 11-08-2004
Messaggi: 49
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Agata Christie
Ciao garbi.
Io quando ero più giovane (considera che ho ora 24 anni, quindi intendo dagli 11 anni) leggevo tantissimo Agata Christie, che ho poi abbandonato per impegni scolastici. La mia scelta del liceo linguistico e poi della facoltà di lingue e letterature straniere mi ha infatti spinta a puntare più sui classici. Mio padre è sempre stato un appassionato di gialli, quindi ho cominciato a leggere quella simpatica autrice grazie a lui. Mi ha passato anche altri autori, ma ho capito che più che piacermi il genere giallo in generale, mi piace soltanto lei. Secondo me, i suoi libri non sono solo"gialli". Per me lei è una delle migliori conoscitrici dell'animo umano: le soluzioni dei suoi misteri hanno sempre una ragione da trovare, appunto, nel carattere e nell'animo dei personaggi. Mi affascina per questo. E non è mai ripetitiva. Se vuoi leggere qualcosa che mai ti sogneresti, ti consiglio "L'assassinio di Roger Ackroyd", di A. Christie, appunto. Fammi sapere, Luana |
20-10-2004, 09.12.48 | #68 |
Ospite
Data registrazione: 09-09-2004
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cara luana
ti ringrazio per la segnalazione è ho preso nota nell'elenco dei prossimi gialli da leggere. Devo confessarti che della stessa alla mia "veneranda" età di 53 anni ho letto solo i classici: Assassinio sull'Orient Express, 10 piccoli indiani e Assassinio sul Nilo con le rispettive versioni cinematografiche. Gli autori che ho segnalato mi piacciono perchè la descrizione dei luoghi e dei periodi (Milano e gli anni sessanta fino a oggi) mi ricordano stati d'animo, avvenimenti in una parola stimolano i miei ricordi. A presto ciao garbi |
20-10-2004, 16.46.39 | #69 |
Deirdre of the sorrows
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Messaggi: 49
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Eco
Ho visto che alcuni di voi hanno discusso su Eco. Io ho letto soltanto "Il nome della rosa" ed "il pendolo di Foucault" e mi sono piaciuti entrambi. Ho acquistato anche "L'isola del giorno prima" e "Baudolino", ma non li ho ancora letti.
Ho notato che principalmente accusate Eco di non essere un narratore, di non colpire il cuore del lettore. Ma chi ha detto che siano per forza questi gli ingredienti per scrivere un buon libro? Io lo apprezzo semplicemente per la sua cultura, mi piacciono proprio i suoi discorsi eruditi. Almeno spero di imparare sempre qc di nuovo e diminuire gradualmente la mia ignoranza: questo è un mio principio di base che considero sempre quando mi confronto con persone che reputo intelligenti e colte. Penso che il problema di molti lettori con Eco sia il voler a tutti i costi ritrovare in lui ciò che si è trovato in altri scrittori; secondo me, invece, va apprezzato semplicemente per quello che è, senza aspettarsi che egli si conformi al resto della letteratura. Forse mi piace perché rimango ammirata di fronte all'esposizione di tanto sapere. Luana |
21-10-2004, 18.03.26 | #70 |
Deirdre of the sorrows
Data registrazione: 11-08-2004
Messaggi: 49
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questionario
Vorrei dare anch'io il mio contributo rispondendo al questionario per lettori. In realtà lo avevo già fatto ieri, ma stranamente il mio msg non è stato inviato ed ho ricevuto una nota di errore. Quindi riprovo.
1- cosa stai leggendo? "L'enigma del solitario" di Jostein Gaarder 2 - prime letture Il mio primo romanzo in assoluto è stato, all'età di 7 anni, "I ragazzi della via Paal" che mio padre aveva acquistato x me; poi tutta la serie della Alcott ("Piccole donne", "... crescono", "I ragazzi di Jo" e "la piccoola principessa") e "Il vecchio e il mare" di Hemingway a soli nove anni. 3- -una citazione "<<Cerco profumi nuovi, fiori più grandi, piaceri mai provati>>. Ah! era a lui che parlava quella voce misteriosa come un incantesimo; era a lui che raccontava la sua febbre d’ignoto, il suo ideale inappagato, il suo bisogno di sfuggire all’orribile realtà dell’esistenza, di oltrepassare i confini del pensiero, di andare a tentoni senza approdare mai a una certezza, nei vaghi infiniti dell’arte!" - da "A' rebours" ("Controcorrente") di Huysmans, primo romanzo decadente a cui "Il ritratto di Dorian Gray" è stato ispirato. 4 - un personaggio che non dimentichi Ce ne sono tanti, ma il primo in ordine cronologico (delle mie letture) credo sia Julien de "Il rosso e il nero" di Stendhal 5 - il romanzo più triste (e/o più divertente) trovo tristi tutti i romanzi di Kafka perché rappresentano la nostra impotenza di esseri umani 6 - un romanzo d'amore non leggo romanzi d'amore in genere 7 - un personaggio con cui identificarsi (e/o odiato) Isotta, nell'interpretazione wagneriana perché mi piacciono i personaggi che hanno lo "Streben" dentro di loro ed adoro il binomio amore-morte 9 - romanzo da portare sullo schermo "Stiller" di Max Frisch, dal tema prettamente pirandelliano 10 - una poesia d'amore "I ragazzi che si amano" di Prévert 11 - libri che cambiano la vita "1984" di Orwell 13 - un'opera "minore" da riscoprire Non so se si tratti di un'opera minore, ma io direi "Cecità" di José Saramago 14 - un romanzo che ti ha coinvolto "Stiller" di Max Frisch per la verità dei sentimenti provati dal protagonista e perché uno dei temi potrebbe riguardare tutti noi: è il "dramma" dell'esistenza 15 - per l'isola deserta? "1984" di Orwell, "Tristano" di Thomas Mann |