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06-12-2005, 17.04.05 | #53 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Citazione:
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06-12-2005, 21.21.35 | #55 | |
Utente bannato
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
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Citazione:
Quello che è oltre è "niente". sulla qualità di questo niente tu provi a discernere ciò che è da ciò che non è. E privilegi alcune ipotesi piuttosto che altre.... Dio piuttosto che i puffi trascendenti, senza poter avere cognizione di causa su ciò che è al di là della tua portata. io non discerno su questo "niente", è oltre i miei limiti e qundi sul niente non dico niente. E quando dico che qualcosa non esiste intendo dire che è oltre quei limiti. Puffi, Dio e quant'altro di insondabile ed indeterminabile vi possa esseere. |
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06-12-2005, 23.18.55 | #56 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Citazione:
Dire che oltre il limite non c'è "niente", non è forse di sicuro sbagliato? Come sostenere e difendere questa posizione? Impossibile... Il tuo è un credo come un altro... Non è forse evidente che oltre il limite ci deve essere qualcosa... se no cosa sarebbe il limite? Non esisterebbe limite... se non ci fosse nient'altro, o no? Elia P.S.: a ke gioco state giocando? A ki diventa x primo pazzo...?! |
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07-12-2005, 09.49.51 | #57 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Citazione:
Ma non posso riporre la mia totale e incondizionata fiducia su affermazioni che sono fisiologicamente impossibili da affermare; se lo facessi sarei nè più nè meno che un puro credente. |
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07-12-2005, 10.32.05 | #60 | |
Utente bannato
Data registrazione: 04-11-2004
Messaggi: 1,010
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Citazione:
Nexus, lungi da me la volonta di convincerti ad alcunchè, ma temo che ancora non sono riuscito a chiarire cosa io stia dicendo. Sai cosa ritengo "fisiologicamente impossibile da affermare"? Che oltre i limiti abbia senso parlare di "esistenza". "esistenza" ed "inesistenza" non sono considerazioni assolute, non prescindono dal relativismo con cui misuriamo l'universo. Sono pertinenti e sensate nell'universo visibile da occhi umani in cui esiste ciò che si riscontra e non ciò che non si riscontra. Chi ti dice che oltre i limiti abbia senso parlare di esistenza ed inesistenza? il fatto che tu uomo mortale possa concepire solamente un panorama in cui le cose o esistono o non-esistono, significa forse che questo determinismo sia necessariamente estendibile a tutto ciò che non puoi vedere? Non trovi che sia "fisiologicamente impossibile da affermare" che anche oltre i nostri limiti, ovvero che anche il "niente" che noi percepiamo sia in se' un universo deterministico in cui le cose o esistono o non esistono? e non stai forse decretando questo quando ti interroghi sull'esistenza del trascendente? |
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