ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
07-12-2005, 11.38.30 | #25 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
|
Citazione:
Ho specificato, perchè gli do un significato leggermente ma fondamentalmente diverso, non lo faccio per giocare con le parole, provo ad esprimere quali sono le differenze che vedo. In sintesi, anche se non precisa al 100%, direi la mente un principio attivo e la coscienza un principio passivo.... la coscienza come un faro che dove punta percepisce, la mente come la "cosa" che organizza i dati percepiti dalla coscienza per poi agire. Da questa premessa si evince che la mente non può essere staccata dalla coscienza... perchè altrimenti si metterebbe in stand by al contrario la coscienza lavora ininterrottamente 24 ore su 24... Ci siamo? Aspetto perchè è inutile tutto il discorso se non ci sincronizziamo linguisticamente |
|
08-12-2005, 18.50.36 | #27 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
|
Visto che nessuno dissentisce continuo nell'esposizione.
Abbiamo visto che il corpo, da cui sono partito per la semplicità con cui si possono osservare alcuni processi, ha una sua mente (anche coscienza, ma partiamo dalla mente) e adesso passerei ai sentimenti. Avete mai osservato cosa vi succede quando amate qualcuno? O subito o dopo (che a volte aiuta nell'essere più oggettivi.. non sempre ma a volte si) se vi soffermate a cercare il perchè questa persona vi sta simpatica.. è adorabile o vi sta sugli zibidè potrete trovare una serie di motivazioni più o meno reali ma non troverete mai la Motivazione reale.. cioè quella che con il vostro... chiamiamolo pensiero centrale sapete essere la causa di quel sentimento. Come nel caso del dolore fisico c'è una "mente" che indipendente da noi ma subordinabile a noi agisce, anche nel sentimento avviene la stessa cosa... se osservate l'oggetto del vostro desiderio con freddezza che sia miss italia o mister universo potrete trovare una serie di "difetti" cioè di particolari che non si accordano con l'idea che avete razionale dell'essere dell'altro sesso che dovreste amare. Questo è solo un esempio... idem quando una persona ci sta antipatica se la osservassimo oggettivamente troveremmo molte cose che invece ci piacciono di questa. Ciò significa che i sentimenti hanno una loro distinta mente che organizza le nostre emozioni... possiamo influire ma essa riprende il controllo appena ci distraiamo. P.s. Turaz ho cercato di farti capire in un'altro thread che sono il re della sintesi se voglio... ma così perdi una ricchezza di particolari che fanno decisamente la differenza e comunque ci sono delle imprecisioni |
08-12-2005, 19.25.52 | #28 | |
Ospite
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 27
|
Citazione:
Il sentimento x me è una reazione istintiva basata sull'esperienza. Mi spiegho: a una certa cosa, associamo istantaneamente e involontariamente moltissimi aggettivi, potenze/possibilità evolutive e ricordi. La sfera della mente chiamata "subconscio" agisce su questo, perchè sono le azioni basilari incontrollabili senza una adeguata preparazione. Esattamente come il respirare, il far battere il cuore, e l'esatta forza da applicare a ogni muscolo camminando. Sono le cose che facciamo "abitualmente". Esattamente come quando camminiamo in casa nostra, non facciamo + caso a ogni piccolezza, perchè oramai ci abbiamo fatto l'abitudine. Scavalchiamo fili, sgabelli senza realmente pensarci... Come dici te, quando ci distraiamo dalla osservazione, dalla presenza mentale, lei prende il controllo e noi iniziamo a pensare autonomamente. Il Buddha ha trovato che questo sistema di pensiero-autonomo è alla base della sofferenza umana. Prenderne il controllo è prendere il controllo della propria vita. Non so quindi se chiamarla una "mente separata" o semplicemente "la mente". Io credo che noi non usiamo la mente, ma la subiamo normalmente. Per quello ci pare qualcosa di separato, perchè la usiamo in una piccolissima parte, che ci permette di vivere senza preoccupazioni apparenti, ma subendone tutto il resto. Da crisi mentali (le cosiddette malattie mentali) a crisi psico-fisiche... Probabilmente non ho risposto alla domanda o aggiunto nulla di nuovo a questo post, perchè è molto improbabile che leggendo un testo uno riesca a comprenderelo realmente... I forum, i libri, le parole sono tutti strumenti di perversione. Permettono alla nostra mente di modificare come vogliamo ciò che leggiamo e comprendiamo, per riportare quei pensieri nel torrente delle giustificazioni mentali. Viviamo in maniera retta, e ci capiremo nel silenzio... |
|
08-12-2005, 21.21.25 | #30 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
|
Il subconscio è "l'invenzione" psicologica dei tempi moderni, una sola parola che racchiuderebbe tutto il nostro non cosciente, non è sbagliata ma limitante, non sto cercando di sezionare solo con uno scopo catalogativo senza senso. Cerco di evidenziare la frammentazione del nostro Essere e la sua costituzione piramidale in cui ogni mattone/piano ha una sua funzione, purtroppo la tendenza moderna alla sintesi o alla settorialità ci impedisce di cogliere errori che commettiamo a livelli bassi...
la più o meno applicazione delle filosofie conoscitive umane e spirituali secondo le interpretazioni che vanno per la maggiore ci dice:" osservati e controlla il subconscio" in sintesi... varia poi come terminologia e lascio fuori ovviamente le manipolazioni di queste vie che tendono solo all'indottrinamento. Ma come facciamo a controllare la nostra parte oscura? Se la controllassimo non sarebbe più inconscia e come faremmo con le azioni tipo respirare o camminare? C'è qualcosa in questo ragionamento che non tiene. Io invece parto dal presupposto (ho i "miei" motivi che forse esporrò) che una parte di noi rimarrà sempre incontrollabile ma possiamo avere con lei una dolce "battaglia" senza spargimento di sangue... per fare questo bisogna conoscere come agisce e nei particolari il più possibile. Poi allora possiamo spingerci con il pensiero al di sopra... se esiste un sotto deve esistere anche un sopra |