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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
16-09-2002, 01.21.13 | #7 |
Messaggi: n/a
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Per dottrina intendo il dito che indica la luna...
Che è la morte di ogni "religione"... Ci si ferma all'aspetto esteriore della cosa e si scorda il motivo primo... Ognuno di noi conosce ciò che impara, da sè o dagli altri, ma trascende solo quello che prova da solo... E qui è il succo... Il trascendere... Vabbeh ora spiego meglio... Non so chi mi chiese in chat perché non "esprimevo" la mia dottrina, io dissi che non lo faccio perché non avrebbe nulla di diverso da un'altra religione... La via è personale, punto e basta. Le dottrine sono solo tecniche per arrivare ad una certa consapevolezza che ti permetta poi di trascendere determinate cose... Il problema è che poi succede come è successo per il Tai Chi... Quando i Mongoli conquistarono la Cina, l'imperatore "chiese" che fosse insegnato loro il Tai Chi... per farlo contento e per non essere ammazzati, glielo insegnarono e divenne di gran moda a corte, così tutti lo praticarono ed ancora oggi lo fanno tutti... Il problema è che insegnarono loro le movenze, tralasciando la parte fondamentale. Il Tai Chi è un "gioco" di energia, le movenze assecondano il movimento interno e servono ad aumentare la consapevolezza dell'energia... Così sono le dottrine delle religioni, gusci vuoti, costruiti da uomini piccoli e meschini, sulle spalle di grandi uomini... L'unica cosa davvero valida è l'insegnare a sentire da soli le cose, ad aumentare l'autocoscienza, ma ricordando sempre cosa stiamo facendo... Ci stiamo solo allenando per poter poi trovare la strada... Se invece si confonde il costruire un paio di scarpe con la strada da percorrere, allora succedono i casini. Tutto qui... Spero di essere stato un po' più chiaro... In fede, Morfeo. P.S. Se interessa a qualcuno ho scritto da qualche parte "Corso pratico per diventare ciò a cui siamo destinati" o roba simile... lì c'è la prima lezione... ah ed ho scritto anche una lezione di "giocare con l'energia"... P.P.S. Se non sono chiaro quando scrivo ditemelo, o vi mando a quel paese oppure cerco di spiegarlo con altre parole, dipende da come mi gira in quel momento... P.P.P.S. Imparate a rotolare!!!!!!... è facile, si fa così... P.P.P.P.S. Ah da qualche parte ho scritto anche "Del rotolare", sempre per chi volesse saperne di più... |
16-09-2002, 10.32.37 | #8 |
Ospite
Data registrazione: 22-08-2002
Messaggi: 17
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Dottrina
Acc ... sono quasi d'accordo con Morfeo ... questo é un evento che mi lascia sconcertato ma devo riconoscerlo ... questa volta la vedo (quasi) come lui :-)
<La dottrina è inutile> Punti di vista, ovviamente ... risfogliando mentalmente un po' di storia mi verrebbe spontaneo andarci più pesante. La dottrina non é inutile Morfeo: a volte é oppio, a volte é arma, a volte alibi. La storia insegna che spesso la dottrina é dannosa, quasi mai inutile. Dal Garzanti: "Dottrina: insieme di cognizioni apprese con lo studio e approfondite organicamente; cultura, erudizione, sapere" Potendo intendere quella religiosa come una qualunque altra dottrina (da definizione data sopra), ovvero nel caso in cui si studiassero le religioni così come si studiano le correnti filosofiche o la fisica quantistica, allora si, sarei d'accordo col parlarne il più possibile, diffondere le idee, condividere opinioni. Quando però la religione rappresenta l'oggettività, la realtà o peggio la 'verità', credo sia meglio che ognuno la tenga per sé. E che siano le nostre azioni a parlare per noi. Ma il punto fondamentale resta sempre l'intelligenza. Dai allo stolto il papiro della conoscenza e lui lo arrotolerà e lo userà come una clava. Del resto non mi sembra che l'intelligenza sia un'epidemia in rapida diffusione. Elianto |
16-09-2002, 10.39.28 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
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Le parole sono meravigliose ... sono utili quando se ne ha bisogno ... ma mai dobbiamo pensare che le nostre parole possano insegnare qualcosa, perchè la nostra esperienza ed il nostro sentire ed ancora il nostro bisogno del momento è sempre diverso da quello della persona che ascolta! Si può prendere esempio dall'esperienza altrui ma nn si può imparare. Si può avere un'idea dell'agire ma nn l'agito. Quindi ... per uccidere un buddha che si incontra per strada, forse, si intende di nn scimmiottare ma di prendere esempio da chi prima di noi ha già camminato .. ma con il nostro solo sentire e percepire!
Nansen era un maestro zen. |
16-09-2002, 11.31.35 | #10 |
Ospite
Data registrazione: 22-08-2002
Messaggi: 17
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Parole e Zen
Vedi kri, chi più chi meno, ognuno di noi sa usare le parole per costruire delle idee, per evocare qualcosa o esprimere concetti.
Senza parole non saremmo esseri sociali, non esisterebbe cultura, probabilmente non esisterebbe neanche la storia sicuramente non la scienza. Non saremmo qui a sciverci ed a leggerci. Ma a volte ho la sensazione che la nostra necessità di cercare sempre un senso a ciò che le parole vogliono (e secondo noi necessariamente debbano) sottointendere ci ponga anche dei limiti. E se ci fosse qualcosa che le parole non sanno spiegare ? Se la nostra necessità di ridurre tutto a concetti spiegabili, comunicabili, fosse solo il tentativo di mettere il mare in una bottiglia per farlo vedere a quelli che ci aspettano a casa ? ... mi sembra che talvolta guardiamo il mondo con il commento audio di qualcun'altro, che leggendo il libro della vita troppo spesso si vada a cercare le note a margine, nella speranza che qualcuno ci spieghi quello che non capiamo. Tu (kri) fai riferimento allo zen ... quello che trovo bellissimo nello zen é l'uso che riesce a fare delle parole, in particolare nei koan. Lì le parole non evocano, non spiegano, non comunicano concetti, hanno il solo scopo di portare la ragione ad un punto di collasso. Non ha senso tentare di capire cosa intenda un koan, sarebbe non-zen. (La ragione trova dei significati per tutto). Elianto |