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09-09-2002, 07.04.34 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 134
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bhe non so se gli indiani avessero un'alta spiritualità certo che però se non fossero stati sopressi avremmo avuto un popolo con in origine una cultura diversa da tutte quelle conosciamo, avremmo imparato altre cose da loro sicuramente ci sarebbe un arricchimento maggiore
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09-09-2002, 08.57.55 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
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Credo che firenze parlando del passato volesse anche riferirsi ai nostri giorni. Se oggi imparassimo che nn è poi così difficile essere spirituali e tecnologici ... che l'una e l'altra cosa nn si escludono a vicenda, potremmo farci un'idea di come sarebbe stato oggi il popolo americano ... e di quanto grande potrebbe essere il popolo umano!
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09-09-2002, 19.07.25 | #8 |
Ciò che è, è!
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 202
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Lasciamo parlare i nativi...
Nella vita di un indiano c'era un dovere, del cui adempimento non si scordava mai: era il dovere di onorare ogni giorno l'Eterno ed Invisibile con la preghiera. Sempre, quando egli incontra, durante la sua caccia quotidiana un'immagine di bellezza che impone profondo rispetto - un arcobaleno davanti ad una nube nera carica di pioggia sopra le montagne; un'ampia prateria, irradiata dal rosso intenso del tramonto - il cacciatore pellerossa rimane fermo un istante, in atteggiamento di adorazione.
Tutto quello che fa, ha per lui un significato religioso. Egli sente lo Spirito del Creatore in tutta la natura, e crede fermamente che la forza interiore che riceve provenga da Lui. Egli rispetta l'Immortale nell'animale, suo fratello, e questo profondo rispetto si prolunga spesso a tal punto che egli adorna con colori simbolici o con piume la testa di un animale abbattuto. Poi tiene in alto la Pipa colma, quale segno dell'aver liberato in modo onorevole lo spirito del fratello, il cui corpo era stato costretto ad uccidere, per continuare a vivere egli stesso. Ohiyesa Le colline sono sempre più belle delle case di pietra. In una grande città la vita si riduce ad un'esistenza artificiale. Molti uomini sentono ancora a stento la vera terra sotto i piedi, vedono ancora appena crescere le piante, eccetto che in vasi da fiori, e solo di rado lasciano dietro di sé le luci delle strade, per lasciar agire su di loro la magia di un cielo notturno cosparso di stelle. Quando gli uomini vivono così lontano da tutto quello che il Grande Spirito ha creato, allora dimenticano facilmente le sue leggi. Tatanga Mani Io non conosco piante, uccelli o specie di animali, che siano state sterminate prima che arrivasse l'uomo bianco. Alcuni anni dopo che i bufali erano scomparsi, c'erano ancora grossi branchi di antilopi, ma i cacciatori avevano appena terminato la loro opera e massacrato i bufali, allorché si volgevano già alle antilopi. Oggi ce ne sono ancora di selvatiche in grande numero solo là dove vengono protette. Per i bianchi gli animali indigeni, così come gli uomini nativi di questo continente, erano solo esseri nocivi che dovevano venire sterminati. Anche le piante che erano di utilità all'indiano, furono improvvisamente dichiarate "nocive". Nel lessico Lakota non c'è nessuna espressione che corrisponde al significato inglese di questa parola. Per quanto riguarda il rapporto con la natura, c'era altrettanto una gran differenza tra il comportamento degli indiani e quello dei bianchi; da questa distinzione l'uno divenne difensore e protettore della natura, l'altro il suo distruttore. L'indiano e le altre creature che erano nate qui e che vivevano qui, avevano una madre comune: la Terra. Perciò egli era imparentato con tutto ciò che vive, e riconosceva a tutte le creature gli stessi diritti come a se stesso. Quanto era legato alla terra, egli l'amava e l'ammirava. Il comportamento del bianco era diverso: egli disprezzava la terra e quanto essa donava. Poiché egli considerava se stesso come una creatura elevata, le rimanenti creature occupavano un posto inferiore nella sua gerarchia ed egli agì secondo questo credo. Egli pretendeva di stabilire i valori e i non-valori della vita, e così proseguì senza riguardo nella sua opera di distruzione. I boschi vennero disboscati, il bufalo venne sterminato, i castori uccisi e le loro dighe costruite in modo ammirevole furono spezzate; persino gli uccelli dell'aria vennero fatti tacere. Immense praterie coperte d'erba, che l'aria rempiva con con il suo dolce profumo, vennero arate. Fonti, ruscelli, laghi, che io conoscevo ancora nella mia infanzia, sono prosciugati e scomparsi. Un intero popolo venne umiliato e abbandonato alla morte. Così l'uomo bianco è diventato simbolo dello steminio per tutti gli esseri di questo continente. Tra lui e l'animale non c'è alcuna intesa, e gli animali hanno imparato a fuggire quando si avvicina, poiché dove egli abita, non c'è alcun posto per loro. Orso In Piedi Tratto da "Sai che gli alberi parlano?" ed Il Punto di Incontro http://www.edizionilpuntodincontro.it /index.htm Grazie Firenze, per il post. Ultima modifica di Claudio : 10-09-2002 alle ore 13.32.07. |
13-09-2002, 19.59.59 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-08-2002
Messaggi: 41
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Questi brani scritti dai nativi americani sono bellissimi; l'uomo occidentale cristiano si sente il padrone del mondo perché così lo indica il Dio della Bibbia, come colui al quale tutto è sottoposto.
Quando finirà il Cristianesimo...? |