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13-07-2005, 20.20.59 | #72 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Citazione:
Ancora uno sforzo di memoria: sarò timido ma mi pare di ricordare che guardai quella bicicletta (mi sembra di colore azzurro) con timore reverenziale. Allora papà mi incitò a salirci sopra. Lo feci ma traballai vistosamente: non mi sentivo per niente sicuro. Ancora un suo prezioso suggerimento: "sposta il peso a destra o a sinistra sino a sentire l'appoggio della rotellina!" Esegui e trovai l'equilibrio. Non cadevo! Ma ero immobile. "Pedala!" Mi incitò. Mi mossi. Ce l'avevo fatta! Mio padre mi aveva insegnato. Ero libero di pedalare a volontà. Togliere le rotelline fu un gioco da ragazzi ed avvenne molto presto. |
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14-07-2005, 00.49.26 | #73 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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La mia signature ti ringrazia Free, sono felice per lei che qualcuno l'abbia notata... recentemente la vedevo un po' triste!
Tornando alle rotelle ed affini... Trovare l'equilibrio dopo un cambiamento di stato è cosa davvero gratificante. Come per la bici, anche il momento della conquista di una risposta spirituale è quasi innebriante. Si ha voglia di raccontare, di trasmettere come il bambino che dice: "papà, guardami!"... Ma non è (o forse non solo) per dire "guarda come sono bravo", è per condividere la conquista. Infatti, da quel momento, il desiderio più grande non è certo quello di andare da soli in bici, è il poterci andare con qualcuno, ed ognuno sulla propria... ma percorrere strade insieme. Non ci servono conquiste che non ci uniscono a qualcosa, vero? |
14-07-2005, 08.01.16 | #74 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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V paraaddosso
Da “Libertà dal conosciuto”
Di J. Krishnamurti editore Ubaldini: (...) Qualcuno potrebbe dire che è sbagliato interessarsi come prima cosa a se stessi. Ma cos'è sbagliato se non il fatto che raramente lo riconosciamo convenientemente e con onestà? Se lo facciamo ne siamo un po' vergognosi. Dunque, ecco come stanno le cose: si è fondamentalmente interessati a se stessi, ma per varie ragioni ideologiche e tradizionali si pensa che ciò sia sbagliato. Ma quello che si pensa non ha alcun valore. Perché introdurre questo giudizio di valore? Questa è un'idea, un concetto. Quello che è un fatto è che si è fondamentalmente e perennemente interessati a se stessi. Potete dire che c'è più soddisfazione ad aiutare qualcun altro piuttosto che a pensare a voi stessi. Qual è la differenza? È ancora interesse per se stessi. Se aiutare gli altri vi da maggiore soddisfazione, vi preoccupate sempre di quello che vi darà maggiore soddisfazione. Perché volerlo vedere come un concetto ideologico? Perché questa doppiezza di pensiero? Perché non dire, "Quello che voglio in realtà è la soddisfazione, sia nel sesso, o nell'aiutare gli altri, o nel diventare un gran santo, uno scienziato o un uomo politico"? È lo stesso processo, non è vero? Quello che vogliamo è la soddisfazione sotto qualsiasi forma, sottile o manifesta. Quando diciamo di volere la libertà lo facciamo perché crediamo che sia una soddisfazione meravigliosa averla, e l'estrema soddisfazione è, naturalmente, l'autorealizzazione. Quello che realmente cerchiamo è una soddisfazione in cui sia assente qualsiasi scontentezza. (...) Una mente che ricerca non è una mente appassionata e incontrare l'amore senza cercare è l'unico modo per trovarlo — incontrarlo ignari, e non come risultato di uno sforzo o di una esperienza. Questo amore, scoprirete, non appartiene al tempo; questo amore è sia personale che impersonale, appartiene sia ad uno che a molti. Come per un fiore profumato che voi potete odorare o trascurare. Quel fiore è li per chiunque, anche per colui che si prende la pena di odorarlo profondamente e di guardarlo con piacere. Sia egli molto vicino nel giardino o molto lontano, [b]per il fiore è la stessa cosa, essendo ricco di quel profumo lo distribuisce a tutti. (...) Ndr ... immune e ignaro da concetti partoriti da cigolanti e instabili rotelle mistiche del tipo: il desiderio più grande non è certo quello di andare da soli in bici, è il poterci andare con qualcuno, ed ognuno sulla propria... ma percorrere strade insieme. Non ci servono conquiste che non ci uniscono a qualcosa, vero? |
14-07-2005, 08.49.58 | #75 | ||
______
Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Re: MAGIA DELLE UPANISHAD.
Citazione:
Sì.. in queste poche righe è racchiuso tutto il sapere! (Grazie Kant dell'ottima discussione!) Citazione:
lo abbiamo semplicemente scordato! (Ben Tornata!!!!!!! ) Gyta |
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14-07-2005, 09.29.51 | #76 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-02-2003
Messaggi: 453
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Citazione:
Sono contento di rivederti Atisha....mi annoiavo senza di te. Gira non ho cercato una via di fuga, ho espresso il mio pensiero seguendo il tuo esempio che, evidentemente, non ho compreso. Quindi se vuoi sapere cosa penso, o cambi esempio o espliciti meglio ciò a cui alludi. Comunque riflettevo sul fatto che il verbo "Scordare", oltre a riferirsi alla Dimenticanza, si applichi anche agli strumenti musicali. Curioso....è come dire che quando ricorderemo la nostra vera Identità ci sentiremo come docili fibre dell'Universo che "suonano" o "vibrano" nel modo corretto....la vibrazione originale. Va beh..... Ciao |
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14-07-2005, 10.55.24 | #77 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 13-07-2005
Messaggi: 2
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Citazione:
Salve mi ha molto colpito questo suo post, è il mio primo post in questo forum, dove cerco la possibilità di capire chi sono. Non riesco molto ad afferrare i concetti che esponete, quelli del signor Kantaishi sono troppo difficili per me, quelli di girasole mi sembrano assurdi, chiedo scusa in anticipo, che c'entra una bicicletta con la magia, il suo post è il più semplice, per questo lo cito. Però, pur nella sua semplicità non riesco a capire "Va solo ristabilizzata la nostra presenza energetica" come devo fare? |
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14-07-2005, 11.28.45 | #78 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Citazione:
Un vecchio chitarrista come me non può rimanere insensibile a questa acuta osservazione. La trovo foriera di ulteriori sviluppi. Il primo che mi viene in mente è che senza il prezioso diapason non si può accordare nulla. Datemi una leva e vi solleverò il mondo! Ci serve il "LA"! |
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14-07-2005, 11.34.30 | #79 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Probabilmente l'ho già scritto anche qua, in tal caso mi scuso della ripetizione, il problema del forum, identico a quello che succede con la comunicazione verbale, è che nessuno ascolta, non intendo me, nessuno ascolta nessuno, a mala pena si risponde al post subito precedente nel thread se c'è qualcosa che attira la nostra attenzione... e il bello è che pure i post della stessa persona nello stesso thread di solito sono scollegati, quindi accentua ancora di più il problema.
mi rendo conto che siamo tutti impegnati (ma poi ci sarebbe da discutere su questo) ma se non arrivo a seguire 10 discussioni ne seguo una sola, se non arrivo a seguire tutte le persone che ci scrivono ne seguo due, una, tre.... Ma se seguo una discussione e rispondo ad una persona almeno in quel thread seguo tutta l'evoluzione, in questo modo evito (il più possibile, non sono perfetto) di appendermi dove non c'è da appendermi.... ok non si capisce perchè non so essere chiaro..... esempi non stavo intavolando una discussione sul fatto che qualcuno debba insegnare qualcosa a qualcuno, ne tantomeno che sia io quello che deve insegnare, da dove cavolo era partito il discorso? Almeno il mio e con chi stava parlando con me. Dalla magia nera se può capitare di entrarci in contatto o no, quali potevano essere i casi in cui anche un Essere che ha raggiunto un grado buono di equilibrio possa dover utilizzare magia nera.... bene sono contorto, sono complicato perchè cerco che ognuno pensi per conto suo mentre è sicuramente più comodo scrivere in una riga il risultato finale senza i passaggi per arrivarci... Bella domanda Geppo..... vuoi che ti rispondo io? Non ti preoccupare, non lo faccio a modo mio se no sarebbe faticoso comprendermi, prendo un libro di Osho o di qualcun altro e copio un paio di passi di quelli fighi.... non è importante che ti si apra la mente, l'importante è che abbia una bella forma, alla moda.... se tu fossi nato nel 900 andava meglio una Blatawasky (o come diavolo si scrive) o sedute spiritiche.... oggi il convento della "spiritualità" webmediatica e bibliomediatica passa questo.... E' meglio che non rispondo, mi diverto troppo a sentire le risposte Questo post si può leggere da solo non serve leggere quelli miei prima per capire cosa sto dicendo, adesso ho imparato una cosa nuova, grazie a tutti, probabilemente impedirà di condividere la mia ignoranza con voi, ma proverò con questo nuovo stile |
14-07-2005, 11.38.51 | #80 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Re: V paraaddosso
Citazione:
Grazie ilPe lo prendo come un complimento |
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