Andiamo avanti?
Buddha,dal momento che sa che non esiste nessuna reincarnazione,si ricorda di tutte le sue vite precedenti e così racconta:

"Anticamente,quando il mio corpo fu fatto a pezzi dal re di kalinga,
non avevo l'idea di un io,nè l'idea di una persona,nèl'idea di un essere,nè l'idea di un'anima.
Se avessi avuto l'idea di un io,di una persona,di un essere o di un'anima,quandoil mio corpo fu fatto a pezzi arto dopo arto,membro dopo membro,dentro di me si sarebbe risvegliato il sentimento di collera e di rabbia.Ricordo anche,che nelle mie precedenti 500 rinascite fui un rishi di nome Kshanti e che,durante tutto quel tempo,non ebbi l'idea di un io, nè di una persona,nè di un essere,nè di un'anima."

E così,dal momento che lui non è un essere,nè un'anima nè niente,non glie ne frega proprio nulla se qualcuno lo fa a pezzi.
Inoltre,se lui non è,non può neppure morire perchè ciò che non esiste non può smettere di esistere e pertanto è immortale.
Ecco rivelato il segreto dell'immortalità.

"Chi crede in me ha la vita eterna."

disse meister Jesus e diceva bene?
Diceva benissimo, perchè chi crede in lui,chi cioè non esiste,non può neppure morire e pertanto ha la vita eterna.
E si ricorda tutte le incarnazioni precedenti.

Zaddiq Kantai.

Ma il Buddha vi conosce ?
Certamente perchè chi non è vive non solo nel passato e nel presente, ma anche nel futuro.
Così il Buddha parla di voi:

"La virtù di questo insegnamento è immensa,incalcolabile e incomprensibile: il Buddha(lui non dice mai:io)lo ha predicato per chi è stato risvegliato al Mahayana.
TUTTI COLORO CHE CAPIRANNO,impareranno ed esporranno questo insegnamento,saranno RICONOSCIUTI dal Buddha e saranno a lui noti e il loro merito sarà immenso,incalcolabile,incompre nsibile.Questi esseri avranno in sè
la suprema liberazione raggiunta dal Buddha.Infatti chi desidera una dottrina inferiore è attaccato all'idea di un io,di una persona,di un essere e di un'anima.E' incapace di capire,di ascoltare,di imparare,recitare ed esporre agli altri questo insegnamento.Dovunque questo insegnamento sarà conservato,tutti gli esseri,compresi gli Angeli e i Demoni,verranno ad adorarlo.Quel luogo sarà un oggetto di adorazione e di ubbidienza,in cui i devoti si riuniranno,spargendo fiori e bruciando incenso."

Così parlò Buddha a coloro che 2.500 anni dopo,quando la ruota del destino si sarebbe fermata,l'avrebbero di nuovo messa in moto tramite la loro illuminazione.
NB:Buddha parla nel 480 a.C. circa e ora i 2500 anni sono compiuti.
Come dite?
Chi mi ha detto di parlare così?
Ma l'Arcangelo Michele,ovviamente.

Shalom !!
Kantai.

amore non è l'opposto di odio più di quanto umiltà non sia l'opposto di vanità.

Non è intervenendo sull’odio che puoi trovare l’amore
Non è intervenendo sulla vanità che puoi trovare l’umiltà
Non e coltivando l’amore che sconfiggerai l’odio
Non è coltivando l’umiltà che sconfiggerai la vanità
Se rimani all’interno degli opposti dovrai necessariamente combattere sempre, il tuo conflitto sarà eterno e Non sarai mai LIBERO! E sarai sempre frustrato!

E ancora non lo conoscerete mai.
Un uomo che sa di essere in silenzio, che sa di amare, non sa cosa sia l'amore o il silenzio.

Se dici “sono umile”, (anche dalla più profonda umiltà) non lo sei!
Se dici “amo”, non ami!

Queste verità sono capibili solo da chi sa riconoscere il suo io
Solo l’io può dire quelle cose
E se è l’io che le dice e poiché la condizione di “amore” e di “umiltà” prevede la caduta dell’io allora l’affermarlo equivale a invalidarlo.

Ripeto: solo chi è in grado di conoscere l’io può capire quest’ultima verità.

dunque?

dovresti per prima cosa cambiare signature!

Fatto! ma.... non è che siamo OT?

Potrebbero essere indubbiamente qualità di una mente sveglia se questa autonomamente riuscisse a capire che non sono qualità riuscite ad avere da Dio e neanche appartenenti ad un Io.

Ciò che sinceramente un pò mi sfugge è la tendenza a dare certe cose per certe, come fossero verità assolute.

La verità è che su certe questioni non se ne sa ancora nulla, o per lo meno non troppo da dare la proprie affermazioni come verbo! Ecco perchè credo sia meglio utilizzare un pò più spesso il verbo "penso, credo...".

Parlare è un discorso, offendere e imporre i propri pensieri è altra cosa. Penso...

...che sinceramente un pò mi sfugge è la tendenza a accettare certe cose per certe, come fossero verità assolute.

La verità è che su certe questioni, mai sperimentatenon se ne può sapere nulla, o per lo meno non troppo, ecco perché da fastidio vederle passare come verbo! Ecco perchè non è corretto consigliare di utilizzare un pò più spesso il verbo "penso, credo...".

Parlare per sentito dire o visto fare è un discorso, offendere e imporre i propri pensieri è altra cosa. Penso... infatti che il sentirsi offesi e minacciati da altri pensieri è segno di inquietudine pensierosa di chi ha ancora le idee confuse. Molto.

Scusa, a chi ti stai rivolgendo?