Ospite abituale
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Post 1/2 - PERDONO
Per Bataki
“Ma come mai ti stupisce tanto il fatto che un laico,magari pure ateo, si possa interessare delle segrete cose della religione?”
Francamente incontro non poche difficoltà a comprendere ciò cui tu fai riferimento. Anch’io sono molto interessato alle <<segrete cose della religione>>, eppure… quindi?
“…e difatti il mio intervento (per chi non se ne fosse accorto) era in chiave prettamente analitica, con davvero ben poco di teologico… Spero che la tua perplessità sia ora appagata.”
Uhmmm, ancor più criptico. Ulteriori difficoltà a comprenderti! Forse troppi i miei limiti. I miei post non facevano alcun riferimento ai tuoi dottissimi interventi, per cui, ne consegue che non possa ravvisarsi alcuna mia perplessità in relazione al tuo pensiero e/o modo d’esporlo. Probabilmente si è trattato di un equivoco.
“…perchè quindi non apri un apposito treath,visto che il tema ti appassiona tanto?”
Perché? Dovrei? Questo thread non va bene… disturberei così tanto?
“… non è che, come tu erroneamente dici interpretando malamente il mio intervento, il peccato originale sia prodotto <dal rapporto carnale necessario per la procreazione>…”
Non Credo d’aver potuto interpretare malamente il tuo pensiero… ti chiedo scusa… lo confesso, non sarebbe potuto accadere… il tuo intervento l’ho stupidamente baipassato (trascurato). Il mio intervento ‘incriminato’ è da porre in relazione a quello di Atha. Mi preme anche confermarti che mai in alcuna occasione ho inteso confondere il <rapporto carnale necessario per la procreazione> con il <peccato originale>… te lo giuro… se andassi a rileggere il mio intervento, districandoti fra i periodi contorti, potresti scoprire che la mia intenzione era affatto diversa: tendevo a rifiutare l’interpretazione che erroneamente (questa sì) attribuivo ad Atha.
“…Innanzitutto non è affatto vero che la sistematica teologica cristiana contenga <dogmi>, intesi nell'accezione tecnica del termine, ossia come proposizioni meramente affermate…”
Accidenti! Ci mancherebbe altro. E’ evidente che in questo periodo sto incontrando soverchie difficoltà a far comprendere il mio pensiero… sarà la passione… saranno le molte digressioni, intermezzi, incisi (mah!).
Ho, comunque, la presunzione di poterti tranquillizzare: non sono così ‘idiota’ da poter immaginare che un bel giorno, autonomamente, senza alcuna necessità, urgenza o ‘premessa dibattimentale’, un povero scemo (più scemo di me) si sia svegliato ed abbia voluto dire la sua su una questione che magari non aveva ancora acceso alcun interesse, o contraddittorio o dibattito o… (scegli); pretendendo, per di più, che tale opinione assurgesse a VERITA’ UNIVERSALE.
Ti supplico, accreditami (per atto di fede) di un briciolo d’intelligenza, giusto il tanto sufficiente per consentirmi di capire, autonomamente, che il Magistero della Chiesa non è certamente una coglionata. Credo… son fermamente convinto che esso sia parte integrante ed inscindibile dell’intero corpus teologico-dottrinale-… (aggiungi o sostituisci tu) del cristianesimo e/o cattolicesimo. Ho anch’io sempre pensato che a monte di quelli che io, ‘stoltamente’, definisco sofismi, tu, dottamente, ‘postulati’, altri, più correttamente, ‘dogmi’ o ‘dommi’, vi sia un’imponente attività logico-deduttivo-analitico… (aggiungi sempre tu) che sarebbe ridicolo anche solo provare a negare o sminuire.
Ho la consapevolezza che le menti (eccelse… non faccio alcuno sforzo a riconoscerlo) che hanno prima elaborato, successivamente divulgato, ed infine analizzato ed interpretato… (se ti va modifica pure) le Scritture (che io ancora una volta stupidamente m’intestardisco a non definire sacre) fossero persone (UOMINI – sempre e comunque) in possesso di una cultura, intelligenza, sensibilità, erudizione, passione tali da superare di gran lunga la mia (forse anche la tua). Io, per quei signori, porto rispetto!
Malgrado ciò, immagino tu abbia la bontà di concedermi il <beneficio del dubbio>; stupido, ottuso o come meglio gradisci. D’altra parte, te lo concedi tu, perché dovresti essere così ingeneroso da negarlo a me? Io, a differenza di un credente (che mai mi sognerei di definire stolto… fra l’altro, farei un imperdonabile torto a mio padre che studiò in seminario – ovviamente, da quest’abbraccio ecumenico tendo ad escludere molti, troppi, spocchiosi, supponenti e presuntuosi preti – Atha non lo è, quindi lui è escluso dalla mia reprimenda), mi pongo un altro genere di quesito… non solo se la Madonna fosse o non fosse vergine (per la miseria, più ci penso e meno riesco a crederci… forse perché nutro seri dubbi circa il fatto che le Scritture siano effettivamente ‘sacre’ – ecco svelato il perché degli apici) ma anche e soprattutto se, appunto, i testi da cui queste menti hanno attinto per le proprie elucubrazioni, siano o meno portatori non di una verità, ma della VERITA’ (quella rivelata… la ‘Causa Causante’… posto che ve ne sia una) e, in quanto tali, da inserire in un contesto ‘oggettivizzato’ e non in un processo storico-evolutivo-dinamico (vedi tu cosa puoi fare per chiarire meglio).
Ho letto da qualche parte che, successive scoperte archeologiche e/o interpretazioni esegetiche, hanno proiettato diversi e innovativi coni di luce su questi mirabili testi, che, ribadisco, per me rappresentano, se non altro, un corpus (…) più che meraviglioso, almeno dal punto di vista letterario (l’ho sempre detto… sin dal primo momento in cui ho iniziato ad insozzare il forum).
Tale corpus (…) ha, nei secoli, assistito a continue rivisitazioni semantiche e/o ricomposizioni cronologiche (il vero e proprio testo è stato più volte ricostruito con aggiunte, eliminazioni e/o spostamenti di capitoli… questo avvenne, principalmente, in epoche a cavallo della tradizione mosaica – pre e post), che attesterebbero il fatto che l’attuale architettura sia frutto di un lavoro esegetico la cui caratteristica prioritaria fu il <divenire edificatorio> - (definizioni da me coniate arbitrariamente) - fatto che, per quanto mi riguarda, poco si addicerebbe ad un LIBRO che ha la pretesa di annunciare LA VERITA’ (rivelata).
(complicato, vero?)
Un passaggio tratto dalla prefazione o dal commento ad un libro fondamentale, forse renderà meglio il concetto:
“… La prima parte del Genesi raccoglie tradizioni di carattere sapienziale (orali o già scritte), accomodate, con stile semplice e figurato, per un popolo ancor primitivo, sia sull’origine del genere umano, sia sull’origine del popolo eletto. Queste tradizioni pare che rappresentino cicli narrativi…”
“…A questo primo nucleo di tradizioni, che dovettero costituire le credenze della religione del ‘Dio dei Padri’, dovettero in seguito farsi delle aggiunte: alcune dallo stesso Mosé (forse il peccato di Adamo colorito con i tratti del peccato del vitello d’oro); altre nel periodo postmosaico…”
“… L’ultimo Redattore, poi, dovette legare questo ciclo preabramitico alle 10 toledot (????), attribuendone 5 ad esso…”
“…Il tema della perdita della vita a causa dell’invidia di un Dio (cfr Adapa) e del serpente (cfr Ghilgames) era comune alla mitologia mesopotamica. Come pure è comune il tema della donna come causa della perdita della felicità dell’uomo primitivo (cfr. Enkidu) sedotto dalla prostituta.”
“…Nonostante l’innegabile unità del libro del Genesi, sia dal punto di vista della struttura che della sua teologia, entrando nei particolari, ci si accorge subito di stare di fronte a una ‘antologia’, non sempre armonizzata, di fonti differenti. Si notano delle evidenti sospensioni del racconto. Tuttavia, a queste sospensioni corrispondono spesso delle riprese dello stesso argomento, dopo inserzioni di altri temi, o di altri concetti. Abbiamo, dunque, un chiaro fenomeno di discontinuità nella trama o nel tema centrale di una stessa pericope. Ma soprattutto abbiamo dei veri doppioni. Qualche tema – con poche varianti – è ripreso per due o tre volte… Inoltre, questi doppioni sono costantemente redatti con uno stile diverso, con vocabolario differente e con il nome di Dio, Jahweh, oppure Elohim.”
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