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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
03-01-2005, 12.51.35 | #3 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
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Re: Ricominciare
Citazione:
L'unico modo possibile per rompere il ciclo delle rinascite "forzate" è uscire dalla schiavitù della propria mente, imparare che siamo realtà più profonde, e che possiamo viverle, e quindi, finalmente: AMARE! Ciao. Kannon |
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03-01-2005, 13.39.19 | #4 | |||||
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Re: Ricominciare
Citazione:
Benvenuto nel lunapark della spiritualità Citazione:
Serve anche l'impegno, la dedizione etc.... Il grande Dolore e il grande Amore devono essere vissuti in maniera cosciente però... lasciarsi vivere da essi non serve a niente... meglio ancora se li si provoca.... Citazione:
Credo di si, teniamoci in contatto, ti mando un segnale se ci riesco Citazione:
Ah ma allora sei già al secondo giro nel Lunapark..... Citazione:
C'è una via per ognuno di noi , quando troviamo la nostra abbiamo già fatto qualcosa di buono Ciao |
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03-01-2005, 14.29.01 | #5 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Re: Ricominciare
Citazione:
Accettare le proprie e altrui contraddizioni? La perfetta imperfezione? Accettare i propri e altrui limiti? Vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Se Tutto e', Tutto e' parte del Tutto? Quale la funzione di quelle parti del Tutto che non comprendi? Buttarsi nella mischia e dove cojo cojo? Mah, chi lo sa veramente? Spiegare cio' che non si puo' spiegare? Dimorare nel proprio centro interiore (consapevolezza)? Cosa e' la consapevolezza? Chi siamo noi? A queste e altre domande non troverai risposta alcuna, questo e' il giusto modo di procedere, senza certezza nell'incertezza piu' assoluta. Concordo con GiraSole, benvenuto nel Luna Park della Spiritualita'. p.s.: Tua e solo Tua, unica e irripetibile e' la Tua essenza. Un buon punto per ricominciare e' Siddharta di Herman Hesse, secondo molti un vero e proprio Sutra scritto da un Bodhisattva. Ogni volta che ricomincio, me lo leggo, e' sempre nuovo, sempre perfetto e bellissimo... Ultima modifica di Yam : 03-01-2005 alle ore 14.44.25. |
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03-01-2005, 17.54.10 | #6 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-09-2004
Messaggi: 91
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Kannon
Citazione:
A Renato non so che rispondere, ma un pensierino per te l'ho.... buttando a mare i buoni propositi per il 2005, vorrei chiederti: ma tu ci fai o ci sei? Ho letto e riletto il tuo post....e francamente mi sono venuti i brividi....hai la sensibilità di un'ameba...e la perspicacia di un paramecio.....e tu parli di Amare? ma fammi il piacere... Questa frase è un capolavoro di no-sense....una follia verbale impressionante. Kannon dice: "Nessuno qui dice di avere ceretezze, o di sentirsi chissà chi, ma se un essere, anche solo per un istante sente una antura profonda, divina, e lo vuole trasmettere, lo dovrà pure dire in qualche modo, o no? E allora, dopo che l'ha detto, non è importante quanto vero sia, perchè quell'essere è solo a se stesso che dovrà rispondere, e se inganna, inganna solo se stesso, ma importante è solo chi ascolta, per quello che è. " Ma qualcuno qui sa dirmi che significa questa frase? Non lo chiedo a lui perchè se no inizia con la tiritera delle domande a raffica... e questa: "Questo tipo di ragionamento, prendilo semplicemente come un dialogo intellettuale che vuole essere semrpe e solo costruttivo, e non costruirci ulteriori castelli che poi, crollano!". Ora io comprendo che qui nessun è un letterato...che è difficile esporre i propri pensieri in modo comprensibile a quasi tutti...... ma questa tua affermazione, che peraltro trasuda presunzione almeno nell'unica parte che ho compreso, ma che significa in tutto il contesto? Che qualcuno me lo spieghi, per favore.....e che non sia l'autore a farlo...vorrei veramente capire qual'è il grado di comunicatività che c'è in questo forum....perchè se uno domanda "fiori", ed un altro gli risponde "gallina"...vuol dire che qualcosa non quadra. |
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03-01-2005, 22.12.30 | #7 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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perchè ri-cominciare e non..andare avanti?
Citazione:
Ciao..fino a qui ti faccio un applauso..ed un benvenuto... un punto esssenziale lo hai colto ..cioè quello delle maschere...e quante ce ne sono..e le più trasparenti sono sempre quelle ben appiccicate che solo un altro che le ha già tolte precedentemente le può riconoscere.. La ricerca diviene pratica quando si è pronti a ri-conoscere i trucchi delle maschere..quando si cerca di comprendere la costituzione dell'uomo stesso ossia la personalità (l'io) e l'essenza..la parte spirituale. La personalità è qualcosa di costruito (maschera)...è un insieme di impressioni..memorie e movimenti che ci sono stati insegnati..una grandi "imitazione" che si ripete di continuo. L'essenza è la Parte Divina..la Verità da raggiungere e si manifesterà sempre più debolmente mano a mano che la personalità (l'io o Ego) crescerà ed avvolgerà l'essenza stessa... Si tratta di rinnovare l'equilibrio tra queste due parti..riconoscere totalmente il gioco dell'Io (personalità) e far emergere l'Essenza.. Esistono varie tecniche di pulizia ed indagine..(ad ognuno la sua) che possono prima separare queste due parti per essere esaminate ed in seguito equilibrate..ma spesso, sigh.. si rivela inutile... Può accadere anche un'altra cosa..che l'essenza si spenga e la personalità si rafforzi e questo "difetto" ha maggior possibilità di emergere quando la strada la si percorre presuntuosamente da soli... L'uomo che intende portare a risveglio la sua coscienza..ed intende RI-CONOSCERE le proprie personalità-maschere e permettere alla sua Essenza di RI-EMERGERE, deve lottare contro tutte le insidie delle stesse, iniziando a ri-conoscere inizialmente con quali "personalità" si presenta comunemente agli altri... e gradatamente capire (se ben intenzionato a "capire") che gli "Altri" in qualche modo gli fanno da specchio, permettendogli così di avviarsi alla com-prensione di se stesso e di tutto il suo vissuto sicuramente infelice. Un buon lavoro di Ri-Conoscimento può, anzi deve(per ciò che ho ri-conosciuto io stessa) essere affiancato alla meditazione. |
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03-01-2005, 23.16.12 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
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Citazione:
Mi prendo la libertà di dare una interpretazione a quanto detto da Kannon, visto che lo chiedi espressamente per constatare il grado di comunicatività che esiste nel Forum. In realtà non c'è molto da interpretare, quindi mi limiterò a dire le stesse cose con diverse parole, ammesso che abbia capito bene il suo pensiero. "Nessuno qui dice di avere certezze, o di sentirsi chissà chi, ma se un essere, anche solo per un istante sente una natura profonda, divina, e lo vuole trasmettere, lo dovrà pure dire in qualche modo, o no?" Tutti coloro che si impegnano seriamente in una propria ricerca spirituale, prima o poi avranno certe esperienze che trascendono il proprio io. Queste esperienze possono essere di natura diversissima in quanto è infinito il campo da esplorare, ma tutte tenderanno verso una unica Verità o Essenza. In questa ricerca interiore non si possono avere certezze in quanto costituiscono blocchi che impediscono continuare un cammino verso zone sconosciute o inesplorate del nostro Essere. Ora, se si vuole trasmettere ad altri queste esperienze, bisogna ricorrere per forza di cose alla mente, e quindi tradurle in concetti e immagini soggettive, e con ciò si distorsionerà inevitabilmente un "sentire" che è oltre la mente. In altre parole, quel "sentire" verrà codificato e compresso nel linguaggio della mente, e chi legge o ascolta dovrà fare il processo contrario per arrivare a una comprensione nel suo "profondo". Questo può avvenire solo se c'è una similitudine di esperienze, altrimenti resteranno soltanto parole vuote di ogni significato. Questo punto è molto delicato, e fa bene Kannon a dire: "se lo vuole trasmettere, lo dovrà pure dire in qualche modo, o no?" La suscettibilità di molti nel Forum, e non solo qui, è a fior di pelle, e appena uno si azzarda a manifestare questo suo sentire, viene subissato di critiche e giudizi sommari, accuse di credersi Maestri o illuminati e aggrediti più o meno pesantemente. Ed ecco che allora acquista senso la seconda parte della frase di Kannon: "dopo che l'ha detto, non è importante quanto vero sia, perchè quell'essere è solo a se stesso che dovrà rispondere, e se inganna, inganna solo se stesso, ma importante è solo chi ascolta, per quello che è. " Infatti, se l'intenzione di dire certe cose è quella di far credere che si è degli illuminati, di gettare perle ai porci, starà solo ingannando se stesso, rinchiudendosi ancora di più nella prigione della sua mente e il suo ego, cioè diventando ancora più schiavo delle proprie illusioni. E cosa succede con chi ascolta?, solo nella sua mente percepisce "l'altro" che gli parla, il libro che gli racconta, il suono di un ruscello o il frastuono del traffico, in realtà è l'Universo intero che gli parla con infinite voci. Se saprà ascoltare, allora quelle voci fluiranno fino nel profondo dell'anima, sennò rimbalzeranno cariche delle nostre forme mentali ed egoiche. L'altra frase che citi: "Questo tipo di ragionamento, prendilo semplicemente come un dialogo intellettuale che vuole essere semrpe e solo costruttivo, e non costruirci ulteriori castelli che poi, crollano!". Secondo te trasuda presunzione, invece secondo me è riconoscere i limiti della propria mente e delle parole che nascono da essa, e quindi è un consiglio a non soffermarsi nel ragionamento intellettivo col quale si possono solo costruire castelli in aria, ma di andare oltre le parole. Mi scuso con Kannon per essermi preso la libertà di interpretare le sue parole, e possibilmente d'essermi sbagliato, o addirittura di aver creato più confusione, ma date le circostanze, ho creduto bene farlo. E a te, amico Mercurio, spero di aver chiarito almeno in parte ciò che volevi sapere, ma indipendentemente da questo vorrei dirti, e son sicuro che sarai d'accordo con me, che ognuno è libero di accettare o meno le opinioni o le idee altrui, che le può trovare assurde e incomprensibili, ma questo è motivo sufficiente per aggredire e offendere come hai fatto tu: "ma tu ci fai o ci sei? Ho letto e riletto il tuo post....e francamente mi sono venuti i brividi....hai la sensibilità di un'ameba...e la perspicacia di un paramecio.....e tu parli di Amare? ma fammi il piacere..."? Non trovi che non ha alcun senso questo atteggiamento?, non è forse meglio dire, scusa, non ho capito, potresti spiegarti meglio?, oppure semplicemente esprimere il proprio disaccordo? Siamo in un mondo pieno di violenza, dove bisogna convivere ogni giorno con la sopraffazione e l'aggressione di una società diventata quasi disumana. Perchè non rendere almeno questo piccolo spazio virtuale in un luogo sereno e armonioso, dove ciascuno possa esprimere se stesso in piena libertà senza per questo dover subire insulti o angherie? Perchè non metterci un pò di amore in ciò che diciamo, anche nel disaccordo e nella diversità? Non volgio insegnarti nulla, anche perchè non ho niente da insegnare a nessuno, è solo un invito alla riflessione. Spero che tu non lo prenda a male. Ciao brucus |
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04-01-2005, 03.06.34 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
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Citazione:
Ciao Renato, benvenuto al Forum. Difficile domanda la tua, che si può rispondere solo a partire dalle proprie esperienze, ma che non sempre si adattano al cammino altrui, anche se ogni esperienza esce in qualche modo dall'ambito personale per diventare un fattore comune di crescita per tutta la razza umana. Ad ogni passo che fai nel Cammino, è come se ricominciassi tutto da capo, come se fino a quel momento tutto fosse stato oscurità, e che finalmente sei giunto a una "meta". Questa impressione dura soltanto fino al passo successivo, dove si ripete lo stesso processo di "valutazione", finchè capisci che non c'è alcun inizio ne alcuna fine, l'unica cosa reale è ciò che sei nell'istante presente, un istante nel quale non solo sei come ti percepisci in quanto individuo identificato con un corpo fisico, ma sei anche l'Essere che va molto più in là, oltre ogni confine e temporalità. Quindi non puoi decidere di ricominciare, perchè lo fai già in ogni istante della tua vita. Dici: Sfilarsi le maschere, tutte le maschere, significa scendere nella profondità di noi stessi per giungere alla nostra Vera Essenza.... questo è abbastanza evidente a tutti... Per me non è così evidente. L'io è una finzione della nostra mente, esiste grazie alle maschere con le quali abbiamo rivestito quella finzione. Le maschere se ne andranno e saranno sostituite da sempre più sottili, ma non perchè hai deciso di togliertele, ma come conseguenza naturale di una crescita interiore che bada bene, dipende solo in parte da te. Anche se non sei pienamente consapevole, sei parte inseparabile del Tutto, ed è il Tutto che ti sta aiutando a crescere, esattamente come fanno i genitori con i loro piccoli. Ma i bimbi non sono pupazzi, devono mettere dalla lora parte qualcosa, la voglia di crescere, di conoscere, di affidarsi fiduciosi ai loro genitori. Ed è proprio lì il punto più difficile, l'affidarsi fiduciosi al Padre. Ci diciamo, sì, mi affiderò quando sarò sicuro economicamente, quando sarò sereno, cioè con una relazione stabile, quando.....ecc ecc. Se sei sinceramente nel Cammino, ma non hai il coraggio di abbandonarlo tutto, la Vita si incaricherà di farlo, con un alto prezzo di dolore. Io anni fa lo persi tutto, ero alla disperazione più assoluta, a un passo dal suicidio, eppure fu il periodo in cui sentii "Dio" più vicino a me, sentii tutto il suo Amore espandersi nel mio cuore, e mentre in superficie si abbatteva una terribile tempesta, dentro di me regnava una pace e serenità infinita. In quel periodo si manifestò sotto diverse forme, per farmi capire, per darmi forza di superare quella terribile prova, per insegnarmi e rendermi consapevole di tante cose. Non avendo in tasca un centesimo, non mi mancò mai il necessario per vivere, anche per le vie più impensabili e oserei dire miracolose. Il mio ego ne uscì fortemente ridimensionato da quella terribile avventura e quando sembrò che tutta quella brutta storia si avviasse a conclusione, ricomparve quella Voce interiore senza parole, che mi disse: "Devi abbandonarlo tutto", cosa che scatenò in me una ribellione contro "Dio", dopo tanta sofferenza, dopo che avevo perso tutto, cos'altro potevo abbandonare??, al chè quella Voce mi disse pressapoco questo: "E' inutile aver accettato di perderlo tutto, se ancora lo desideri, Non sono importanti le cose di questo mondo, ma l'atteggiamento che hai verso quelle cose." Ecco, Renato, questo volevo dirti. Non sei solo, c'è "Qualcuno" che ti accompagna nel tuo Cammino, quel "Qualcuno" è il tuo Essere, l'Essenza, il Tutto, l'Uno. Non credere che la tua mente razionale ti può condurre oltre se stessa verso l'immensità del tuo Essere. Lo puoi fare solo affidandoti nelle braccia amorevoli di Chi Tutto E'. Un abbraccio brucus |
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04-01-2005, 10.44.02 | #10 | |
Utente bannato
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 2,116
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Citazione:
Nessuana scusa, non preoccuparti. Quello che rispondi, è sempre e solo quello che tu stai leggendo, ma di te! Ognuno si misura e sempre e solo con se stesso, qualsiasi cosa legge, qualsiasi cosa sente. Ottima misura. Ciao. Kannon |
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