Ospite abituale
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Per Hiram 777 e per chi ancora ha voglia di leggere
Riprendo, con un certo maldipancia, la corona e l’abito bianco da saggio che un amico del forum, benignamente, mi ha voluto attribuire (mi sento un pò preso per il c.u.l.o. – chissà perché?) e ritorno a cazzeggiare (caz.zo mi diverte!) con Hiram 777.
“… Il tuo risentimento é perfettamente giustificato e non può che rendermi lieto. Ovviamente non é del tuo stato di sofferenza che godo ma del fatto che, volenti o nolenti, quando si fanno delle "rilfessioni" su un argomento del genere, si finisce inevitabilmente nel metafisico e vengono a galla le più profonde ed insospettabili filosofie di vita. Ho trovato molto interessante la tua...
Purtroppo per te, per quanto riguarda Marsilio Ficino ti mancano le chiavi di lettura per comprendere la sua concezione di magia naturale, quindi non mi stupisco del fatto che tu ti sia limitato ad un’interpretazione letterale. Non giudicare il regalo dalla carta in cui é avvolto...”
Il mio risentimento? Hei! Stavo solo scherzando… mi sono divertito…
Per quanto riguarda Marsilio Ficino, sappi, mi reputo un privilegiato, lo conosco solo marginalmente. Hai sicuramente ragione tu! Io “vivo” lo gnosticismo come lo potrebbe vivere un curioso attratto dalle manifestazioni dell’uomo e del suo pensiero. Mi attrae l’arte (figurativa, musicale, letteraria etc…), so di essere un perfetto ignorante e di non possedere alcuna sensibilità artistica. Ti confesso, provo una certa malcelata invidia per ogni chiara (stavo per dire LUCENTE… ho evitato) manifestazione artistica; però, malgrado la mia ignoranza, guardando un quadro, che ovviamente non so giudicare dal lato artistico, mi chiedo (quasi sempre)… Ma che caz.zo avrà voluto dire il suo autore? Perché ha percepito in questo modo ciò che ha rappresentato? Quali sono state le molle che l’hanno spinto a fare questo? La musica… non lo nego, ci sono pezzi di jazz, classica, rock, brani di cantautori italiani che mi fanno venire la pelle d’oca… io li ascolto e, caz.zo (quante zeta – dovete sapere che in dialetto sassarese caz.zo è quasi una virgola, come Che per gli argentini - Che Guevara era argentino), mi chiedo come avrà potuto mai concepire una cosa del genere? Prima quel brano non esisteva; lui, l’autore l’ha creato; ha preso un foglio di carta bianco è ha scritto le parole, ci ha aggiunto la musica (o viceversa… non so), partendo da un sentimento, una percezione… ecco, io, ignorante, voglio almeno arrivare a capire, rivivere dentro di me (fosse mai possibile), il momento creativo; quello in cui nasce l’opera d’arte… lo struggimento del cuore o la gioia dell’anima, trasmutata (ti piace questo termine, dì la verità, ti riporta ai patri lidi) in arte… poche parole, sinteticamente (caz.zo che invidia), lasciar intendere senza dire, lasciar intuire un “INFINITO” (ci ricasco – mi attrae).
Tu, invece, a differenza di me, Marsilio Ficino te lo cucini a colazione, a pranzo e a cena (magari ci scopi pure)… tu, per appartenenza, lo devi conoscere; io, per curiosità, lo voglio comprendere.
caz.zo di un caz.zo, stracaz.zo (sono ancora girato di palle).
Passiamo ora ad un’altra novità: Hai trovato molto interessante la mia filosofia di vita? Ciò presuppone che tu ne abbia individuato almeno una; per trovarla interessante dovresti perlomeno averla compresa; caz.zo, fammi un favore, spiegamela… ne ho proprio una gran necessità… riusciresti a spazzar via qualche nube dal mio cervello. Filosofia di vita? Io? Io godo e vivo nella confusione, nel casino cerebrale… ho accumulato troppe tossine che sto riuscendo a vomitare in questo benedetto forum… Io amo la confusione mentale (i miei paradisi artificiali)… per favore non dire eresie… nel mio cervello non sopravvivono neanche le idee che, appunto, scappano e invadono le assemblee sindacali che quel fottuto del Berluska ci costringe a tenere in questo dannatissimo periodo, pervadono stò povero forum… sono idee che vivono di vita propria… che nessuno è così masochista da alimentare con una lettura che non sia quasi infastidita (caz.zo, d’altra parte come faresti a dargli torto). Io ho solo pochi, pochissimi punti fermi… sono lì come fari, inamovibili ed indistruttibili (oramai):
L’esempio di mio padre… misero stipendiato statale, morto ormai da otto anni… la sua onestà, che ora, con colpevole ritardo, ho compreso… non era stupidità o stoltezza (il solito fesso, vedi gli altri che furbi), ma solo onestà allo stato puro, mi piace immaginare e pensare che la sua onestà (vera) fosse (qui ti voglio ancora una volta riportare a casa tua, fra i beati lidi) la quintessenza (quinta essenza… ci spiegheresti tu) dell’integrità. Caz.zo, ho, purtroppo, dovuto attendere che morisse per capirlo… ma lui ora lo sa.
L’altro punto fermo (e ho veramente finito): sai qualche anno fa ho acquistato un saggio di Erich Fromm; Avere o Essere, il titolo… tutti l’hanno letto, tutti, probabilmente, sono rimasti colpiti da questo libro… io no, ne rimasi quasi folgorato (caz.zo, abbi pazienza, ero giovane e molto ingenuo – forse lo sono ancora… ingenuo). Sappi che da quel piccolo libro, da quelle 30.000 parole e forse più, messe lì quasi per caso, una dietro l’altra fino a formare i periodi che si susseguivano l’uno all'altro per costituire i paragrafi che, sommati, hanno composto le pagine; una sull’altra, a loro volta, hanno formato i capitoli e da lì l'intero; qualcosa che non esisteva, che qualcuno, un piccolo noiosissimo uomo che non era lì per pensare me, ha creato… da lì, da quella carta credo d’aver tratto un grande insegnamento… IO VOGLIO ESSERE E NON APPARIRE… io mi presento per quello che realmente sono (almeno tento)… sono pigro e quindi non ho nessuna voglia di crearmi immagini che non mi rappresentano (neanche il mio Nick è una maschera – rappresenta, per pigrizia, i sette tredicesimi del mio nome e cognome – che fantasia); è meno faticoso essere quel che si è… non mi curo di risultare simpatico (ci riesci così bene diranno tutti - me ne fotterei in ogni caso - caz.zo spero di non diventare il bersaglio di nessuno); non ho alcun interesse ad essere il migliore e non mi curerei troppo del fatto di essere il peggiore (a pensarci bene un pò potrebbe dispiacermi - spero comunque di non esserlo). Sono molto attratto e spesso posseduto dall’avere; vivo questo mio personalissimo travaglio quotidiano che, piaccia o no, alle volte provoca dolore (non esageriamo però), io vivo con una certa serenità; non posso lamentarmi, ho una vita che mi piace.
Filosofia di vita???
Caz.zo di un caz.zo, stracaz.zo, ho riguardato ciò che ho scritto fino ad ora… accidenti è un po’ troppo lungo… ho ancora il meglio: “L’origine del male” – Tesi, Antitesi e Sintesi –
E’ troppo lungo; non voglio rinunciare a nulla (neanche allo sfogo iniziale) – Tesi, Antitesi e Sintesi te/ve lo copiaincollerò un altro giorno.
Ora ti/vi saluto
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