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20-01-2004, 00.02.53 | #52 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: Chi mi sa dare le risposte?
Citazione:
Ciao Van! Già, consumatori! Mi fai venire in mente quella che un lama tibetano che mi piace tanto chiamava spiritualità da supermercato, materialismo spirituale. E' per questo che, in un'altra discussione, ho chiesto se sappiamo perchè siamo qui, su questo forum, se sappiamo perchè diciamo di voler fare un percorso spirituale. Perchè se non lo sappiamo, allora sì, cerchiamo spasmodicamente l'illuminazione o, peggio, millantiamo di averla raggiunta. Ma insomma, Van, illuminati! e che ci vuole? Conosco un posto dove poi, se vuoi, ti rilasciano il certificato! Promesso! ps. per me, ma questa è la mia opinione, il bello di qualsiasi ricerca è proprio il fatto che sia senza fine ed il fatto che non abbia una meta. La ricerca per la passione della ricerca. Come quegli archelogi che, dopo aver scoperto con il loro scavi una tomba antica e meravigliosa, iniziano nuovamente un nuovo scavo. Questo, sempre per me, vale per tutte le cose. Per lo studio, ad esempio, come sto facendo ora. Cerco per il piacere di cercare, dentro di me ... fuori di me. Esploro. Non so dove la ricerca mi conduca, dove mi condurrà e non lo voglio nemmeno sapere prima, mi toglierebbe tutto il gusto della scoperta, della sorpresa. Non vedo la vita come qualcosa di fatto per conseguire una meta, la meta è vivere e basta. Però, intanto che vivo, faccio le cose che mi piace fare. E tra queste c'è una ricerca, senza scopo, dentro di me. Il senso è il piacere che questa ricerca mi da. Non è stato così all'inizio, all'inizio il senso della mia ricerca era trovare un modo, un modo qualsiasi, per liberarmi dal dolore. Ma non si può liberarsi dal dolore, però posso dire, per esperienza personale, che si può trovare un modo per non essere schiantati dal dolore, per essere un po' più liberi nel dolore, nonostante il dolore. Il resto... il resto è semplicemente vita, fatta di incontri a volte sorprendenti, di sguarci di cielo sereno, degli occhi di mio figlio, della bolletta del gas, di una telefonata inaspettata, di fastidiosi contrattempi, del piacere di giocare, del dolore di una perdita, di sogni che si infrangono e di altri che si realizzano inaspettatamente. E la pianto di elencare perchè sarebbe un'elenco infinito. riciao! |
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20-01-2004, 08.14.53 | #53 |
Utente bannato
Data registrazione: 22-12-2003
Messaggi: 104
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Una ricerca senza fine, è una vita senza scopi...
quello che tu descrivi vita (occhi di tuo figlio, bollette, etc etc) è sentimentalismo, non è vita; in questo modo non sei dentro la vita, ci stai planando sopra come una tavola da surf.. ed è un peccato... La meta è vivere? ma guardati intorno, pensi che per tutti la meta possa essere "semplicemente" vivere? Allora tu dirai: non per tutti, ma per me. Ed io dirò: ok, discorso chiuso. Ho fatto tutto io. |
20-01-2004, 09.14.09 | #54 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
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Sei certo Van Lag? ..E' proprio vero che quanto non percepito dall'uomo...automaticamente, non esiste? Inoltre, che significato hanno queste parole?
Sai, io credo che l'uomo necessiti di una qualsivoglia forma di ricerca, diciamo una sorta di palliativo che metta un po' di calma nel desiderio intrinseco di sapere da dove viene tutto ciò che attorno a lui ruota, non solo, il fatto di sperare in un'illuminazione, una qualsivoglia via che permetta di comprendere chi siamo, dove stiamo andando e perché.... Diciamo, qualcosa d'innato. Magari sbaglio ma credo che tutto dipenda dalla mente pensante che pone in essere diverse domande le quali necessitano di risposta. Non andrei oltre... nel senso che, non parlerei d'illuminazione quanto più di volontà di sapere che spazia dal mondo materiale all'immateriale. Al contrario di Fragola, secondo me, l'uomo ha un fine, uno scopo nelle sue ricerche ma potrà comprenderlo solo quando sarà giunto allo stesso. Questo scopo è innato, talvolta celato da mille fronzoli e sfaccettature, ma, difatto, nulla avviene a caso e questo vale anche per l'uomo stesso. |
20-01-2004, 09.30.24 | #55 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
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Citazione:
Non so dire se esiste un fine ultimo che non posso comprendere, quello che voglio dire è che non ho una meta, che non faccio quello che faccio per conseguire una meta predefinita. Sai bene che sono abbastanza convinta che nulla avviene caso. Diciamo che non mi pongo minimamente il problema del coseguimento di un qualsivoglia traguardo se non nell'immediato, nel contingente. Del resto, se la mia vita ha un fine, come dici tu, innato e che non posso comprendere fino a che non l'ho conseguito, a che serve che mi mi impunti a voler raggiungere una meta stabilita da me? ciao |
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20-01-2004, 09.33.53 | #56 |
tra sogno ed estasi...
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Golden, lascia perdere, ho chiarito in pvt con Mirror spiegando i motivi di quella permanenza ed il significato che ha avuto per me, non sta a te giudicare come o cosa o perché una persona ha avuto tale esperienze. Come non sta a me definire ciò che tali meditazioni mi hanno dato, ho fatto un errore narrando questa vicenda perché, come presumevo, né tu, nè lui avete compreso, siete solo impregnati dal desiderio di far capire ad altri che sbagliano, che male interpretano, che errano, che non è ciò che dice Osho (ma chi se ne frega di uno che per quanti libri abbia scritto o abbiano scritto in suo nome, poi, agiva come un qualsivoglia miliardario).
Io, in Wadan,il mio maestro, quello che mi urlava nelle orecchie quando piangevo con una spazzola in mano e dovevo, in ginocchio sgrabbare il pavimento per tirar fuori tutto lo schifo che dentro mi stava logorando, la persona che sapeva perfettamente quando agire in modo impetuoso, quando donare una carezza o solo poche parole. La stessa persona che con uno sguardo faceva comprendere ogni cosa... In lui ho compreso il significato di Amore, rigore, vita, ricerca e conoscenza del sè... E ti dirò di più... non mi ha mai detto tu sbagli, si limitava a domandare se ciò che stavo facendo, secondo me fosse giusto per me stessa... Ti faceva usare mente, corpo ed anima.. Lui riusciva poichè era una persona semplice d'animo. Qui sta il segreto. Con questo spero di aver concluso, non m'interessa chi assume aspetto di maestro, m'interessa chi nella sua anima ha Amore per il tutto e questo, credimi, si manifesta attraverso aspetti dissimili da quanto io posso osservare in talune persone. E' vero, ho fatto dinamica per due anni consecutivi, tutte le mattine, senza saltarne una... e questo lo posso giurare su ciò che ho di più caro, come ogni giorno o quasi, ho fatto nataraja, 4 direzioni, chakra sound e diversi altri gruppi che non ho voglia di descrivere (dato il modo in cui ci si pone di fronte a tali esperienze giudicandole senza conoscerle). Se ho deciso, come tu dici, di abbandonare le idee di Osho, ciò non significa che io abbia perso quanto quelle esperienze mi hanno donato, semplicemente ho visto oltre, ho voluto andare avanti su di una via dissimile... e neppure questo deve recare dubbio o altro a te o a Mirror. Il fatto che anche voi conosciate questi mezzi non vi autorizza a volere o dovere insegnare alcun che. Del resto, per ognuno, lo stato meditativo assume sembianze e caratteristiche diverse. Non solo, posso dirti che non sarà un libro ad insegnarmi a sentire e percepire le note di una melodia penetrare in ogni singola cellula, non sarà un libro ad insegnarmi a sentire con il cuore ciò che mi circonda...ed analizzare la mia sensazione con l'ausilio della mente. Ora basta, ho messo sul tavolo qualcosa di mio, molto personale e come sempre è stato travisato, rigirato e usato per affermare che altri sanno di più. Questo è l'errore di ogni presunto illuminato che io abbia incontrrato. Wadan non necessitava di confronto, lui agiva, amava, era duro e rigido ma con l'animo che traboccava d'amore. Riconosco il suo valore e quell'uomo, vive in me ancora oggi che la sua anima è tornata a far parte del tutto. |
20-01-2004, 09.39.52 | #57 | |
tra sogno ed estasi...
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Citazione:
Di fatto, però, sei alla ricerca di qualcosa che ancora non comprendi, (come chiunque si ponga domande).... questo è il significato del mio discorso. Un fine che non comprendiamo ma che percepiamo quale stimolo a proseguire su di una data strada. |
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20-01-2004, 09.54.52 | #58 | |
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Citazione:
E ... di grazia, quale altra mai potrebbe essere? Per tutti ... sai, la gente trova infiniti modi per rovinarsi la vita, infiniti modi per non essere mai soddistatta, infiniti modi per soffrire. Tutti, anche io. Esistono, in questo posto in cui lavoro, almeno 500 persone il cui scopo ultimo nella vita è ... raggiungere il posto di dirigenti! Che sono perfettamente convinti che non potranno mai essere felici fino a che non lo avranno raggiunto. Che passano sopra tutto e sopra tutti pur di raggiungerlo. E' molto diverso dal cercare l'illuminazione? Ma, secondo te dovrei sprecare la mia vita ponendo in una meta (magari irraggiungibile) ogni possibilità di stare bene? No, grazie! Preferisco godermi la vita! E se a te sembra che preferendo le cose che ci sono veramente ad "obbiettivi elevati" io non stia vivendo, non so che dirti, può essere che tu abbia ragione. Ma io, come direbbe qualcuno, sono ancora qui, sono ancora a questo punto e ci sto anche molto bene. Non pretendo di insegnare nulla a nessuno, Dragonfly, non l'ho mai preteso. Ho solo raccontato il mio personale modo di vedere la vita in questo particolare momento della mia vita. La tanto richiesta "esperienza". Vedi che non c'è molta soddisfazione a farlo se chi ti legge vuole solamente a giudicare? ciao |
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20-01-2004, 10.02.36 | #59 | |
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Non lo escludo. Non lo do per certo. Intanto ... |
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