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03-01-2015, 11.27.44 | #42 | |||
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-12-2014
Messaggi: 67
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
Citazione:
No, voi state sbagliando, o non capite quello che sto dicendo: la scienza non c'entra nulla di nulla, l'ha tirata fuori non mi ricordo chi per fare un paragone -secondo me fuori luogo- con la religione. Io non ho scritto su questo forum per parlare di scienza. Citazione:
ma non è vero! I principi della fisica sono accettati (ma non veri!) *fino a prova contraria*, ossia nessuno dice che sono una verità assoluta! e, soprattutto, accettarli (ripeto: fino a prova contraria) è fatto in base agli esperimenti, non certo ad un atto di fede. Non sappiamo affatto se le leggi della fisica valgono sempre in tutto l'Universo, e nessuno scienziato lo affermerebbe mai, semplicemente (appunto) perché *non si sa*. (Che due rette parallele non si incontrino mai c'entra ancora meno, visto che dipende solo dalla geometria che si considera, e comunque è una cosa che si può benissimo verificare sperimentalmente, e ormai si sa benissimo che non è vero in generale. Stai facendo confusione con il fatto che Euclide l'aveva ipotizzato -che è molto diverso da ritenerlo vero- e non riusciva a dimostrarlo all'interno della sua teoria) Insomma, non c'è nessuna somiglianza tra religione e scienza, e io non voglio parlare di scienza, quindi basta tirarla in ballo. Criticare la scienza non mi illuminerà certo sul vero significato del Cattolicesimo. Citazione:
Capisco il punto, sono provocatorio, è vero. Mi infastidisco quando si fanno giri di parole senza arrivare ad un punto chiaro. Pretendere che si parli chiaro non sembra affatto 'osannare il canone scientifico', mi sembra esattamente 'cercare di capire'. Per capire bisogna parlare chiaro, altirmenti rimane tutto ambiguo e va bene un po' tutto. |
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03-01-2015, 13.28.36 | #43 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-12-2014
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
Citazione:
ecco, questo è l'esempio perfetto del parlare ambiguo e fumoso che può voler dire qualsiasi cosa e che non mi avvicinerà di certo alla comprensione |
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03-01-2015, 13.37.00 | #44 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-12-2014
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
Citazione:
nel senso che se non fosse venuto Gesù ora saremmo tutti morti/dannati? Ma poi Gesù è risorto e ora siede alla destra del padre: dov'è il sacrificio? Forse il sacrificio è nella sofferenza, nell'aver sofferto, le frustrate, la salita al Golgota, le umiliazioni, e non nella morte. Questo lo capirei. |
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03-01-2015, 14.15.59 | #45 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 09-08-2014
Messaggi: 86
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
La vita è ambigua Deltasun. Mentre siamo certi che la tabella degli elementi resterà sempre più o meno la stessa, il sole produrrà i processi di fusione nucleare per i prossimi cinque miliardi di anni e poi si trasformerà in una nana bianca, l'acqua si trasformerà in vapore acqueo e tornerà alla terra sotto forma di pioggia, l'uomo poggia la sua realtà su paradossi e ambivalenze.
La coscienza di cui siamo dotati ci rende edotti che un giorno moriremo ma il nostro desiderio di essere immortali è altrettanto potente. Il desiderio di essere considerati buoni dai nostri simili si scontra con il nostro egoismo che può diventare indifferente o violento rispetto al prossimo. La voglia di compiere un atto sessuale senza amore impatta con la considerazione che avere un atto sessuale con chi ci vuole bene è mille volte meglio. Ma esiste un univoco "significato dell'atto sessuale dell'Uomo"? Si potrebbe amare una persona dello stesso sesso o di sesso diverso senza congiungersi carnalmente, oppure amare due persone contemporaneamente. Esistono leggi univoche in questo campo, o in politica o in filosofia? Anche la spiritualità la concepisco così: un enorme spazio di riserva per altri significati possibili, che pemetta un vero politeismo dei valori, ed in questo politeismo non è possibile costruire una gerarchia, e se proprio si dovesse, di sicuro la logica e la scienza non meriterebbero il gradino più alto, vista la loro indifferenza nei confronti del singolo "uomo". L'univocità dei significati, anche in nome della logica, è spesso l'anticamera dei totalitarismi, che possono essere invocati nel nome di tanti dei diversi, non necessariamente assisi nei cieli. |
03-01-2015, 14.22.07 | #46 | |
Moderatore
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
Citazione:
Ultima modifica di and1972rea : 03-01-2015 alle ore 14.36.55. |
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03-01-2015, 15.03.04 | #47 | ||
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-12-2014
Messaggi: 67
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
Citazione:
? davvero, per favore, smettiamola di parlare alla cieca. Citazione:
ti rispondo solo per precisare che assumere qualche cosa non vuol dire credere che sia una verità assoluta, vuole semplicemente dire che, data quella tale ipotesi (assunzione), seguono tali risultati. E che, se si scopre che le assunzioni sono non vere, i risultati possono non sussistere. Non c'è nulla di creduto vero come atto di fede. |
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03-01-2015, 15.24.10 | #48 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
Duc in altum!
Sulla parte riguardante Gesù siamo d'accordo. La Genesi ebraica è divenuta metafora, perchè si sono molto probabilmente mischiati fra loro eventi storici. Storicamente emergerebbe che noi non siamo la prima "razza" umana. Forse ci sono state civiltà molto evolute che hanno conosciuto una forte decadenza e si sono combattute fra loro. Ma questo sposta solo più in là nello spazio e nel tempo la nostra origine storica che metaforicamente è nella Genesi,anche se per gli ebrei lo è anche come storia. Quello che mi preme far capire è che Dio non riguarda solo un popolo, solo il pianeta Terra, ma l'Universo. Gesù è Dio che prova "pietas" per l'umanità, nel tempo della decadenza ( gli ebrei sanno benissimo che fu un tempo di crisi religiosa e di decadenza di costumi) e dà loro il salvacondotto, facendo capire con l'esempio cosa siano pietas e amore,cioè la via d'uscita dalla decadenza della società dei comportamenti egoistici e dissoluti,che portano all'autodistruzione. Perchè la pietas è dentro nella tragedia e in tragedia doveva compiersi il suo destino umano per unirci per sempre,per rinnovare il nuovo patto, la nuova arca dell'alleanza. E se si cambiano i comportamenti cambia la storia, perchè solo con un'etica trascendentale è possibile unire popoli e destini:non c'è etica della convenienza come insegnano politica ed economia con una pseudo giustizia, a unire. L'uomo unisce solo con la violenza e con la violenza legalizzata dei poteri: ecco il significato profondo della venuta del Cristo con il principio universalistico,cioè senza spazio e tempo, perchè quel messaggio non appartiene più ad un tempo:è da sempre e per sempre, è eterno in noi dall'origine. La Resurrezione è il risorgere al nuovo giorno,è il risveglio e la reminiscenza di qualcosa di divino dentro di noi(quella è l'arca dell'alleanza) che sentiamo, ma rimane imperscrutabile:fu ciò che fu nell'origine, nel tempo dell'innocenza(questa è la risposta a Koli),quando l'ordine naturale e l'ordine del sacro avevano un unico centro: combaciavano. Noi percepiamo da quel sentire interiore , la discrepanza fra i due ordini, il "non essere centrati", un qualcosa che non va che non può essere riempito da potere e denaro,perchè da polvere veniamo e polvere saremo, la vanità sarà nella polvere. Il linguaggio dell'amore , l'albero della vita che non conoscemmo, il libero arbitrio, la nostra mente pur limitata, hanno una bussola dentro di noi che indica un cammino in una storia,in una narrazione , in un destino. Cari non credenti, datemi una soluzione alternativa credibile al destino umano di questo tempo che passi per i comportamenti, cioè la base del diritto, la base delle grandi legislazioni che sancirono le unità di clan,, tribù, comunità,nazioni e stati,identificandole in un popolo; o molto più semplicemente ciò che permette a persone di convivere sotto uno stesso tetto. Dodici tribù ebree furono unite in un unico destino, dodici apostoli furono mandati per il mondo a far conoscere la buona novella: affinchè tutti sapessero ,affinchè tutti scegliessero. Se non c'è comprensione, sacrificio, autolimitazione, quella libertà diventa dissoluzione se non legata alla responsabilità che significa anche prendersi cura degli altri, veder nell'altro il proprio limite e cominciare a com-prenderlo, a unirlo nel destino. Il sacrificio di Gesù ci indicò il modo di sopravvivere già quì, nel mondo. |
03-01-2015, 16.21.21 | #49 | |
Moderatore
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
Scusate se intervengo in questa diatriba sul fatto della fede ma, forse, essa è scaturita (anche) da un'affermazione che ho fatto e che, evidentemente, non è stata ben compresa.
Citazione:
Altra cosa è la scienza che, non è certamente assoluta e immutabile, ma, nelle condizioni date, è sicuramente affidabile. Infatti le costanti di natura, come dice Ferrini (lo dice la parola stessa ) sono costanti. Buon proseguimento. |
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03-01-2015, 16.46.42 | #50 | |
Nuovo ospite
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Riferimento: significato del sacrificio di Cristo
Citazione:
non so bene cosa credano in genere i non credenti. Io dico semplicemente che non lo so se Dio esiste o meno. Forse si chiama agnosticismo, non lo so. Di certo ritengo totalemente improbabili tutte le storie su incarnazione e resurrezione, ma questo ormai si era capito (voglio far notare che io non ritengo che non siano *vere*, non lo so, non c'ero l'anno 0 per verificare, e non ci sono prove sufficienti a dire che è accaduto; lo ritengo solo molto molto assurdo e dunque *quasi certamente* falso: di certo non ci baserei la mia vita sopra, ecco) Però mi pare strano che i non credenti dicano di essere certi che Dio non esista, forse dicono che, con le conoscenze attuali (evoluzione, particelle subatomiche e via dicendo), Dio non è una presenza necessaria, e forse alcuni si spingono (non io) a dire che gli sembra più probabile che Dio non ci sia, o che se c'è non è di certo buono e amorevole, o altre cose del genere...ma, ripeto, mi sembra strano che affermino di sentire con certezza che Dio non esiste, nel qual caso, sono d'accordo con te, sarebbe parimenti un atto di 'fede' |
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