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24-10-2005, 16.15.12 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-04-2005
Messaggi: 132
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Prima di parlare di "egoismo" e "altruismo" diamone la definizione. Vedo che già facciamo coincidere i termini in apparenza opposti.
Da enciclopedia Garzanti della filosofia: Con Kant: - Egoismo logico (L'individuo non ritiene necessario sottoporre il proprio giudizio all'intelletto altrui) - Egoismo estetico (Si accontenta del proprio gusto) - Egoismo morale (restringe tutti i fini a se stesso) Comte: Usa la parola "altruismo" per designare il cardine della morale positivista e la massima del "vivere per gli altri"; Spencer: Prevede nel corso del progresso della morale, il superamento dell'antitesi altruismo-egoismo; Max Stirner Identifica il suo anarchismo come un egoismo assoluto, che fa spazio all'amore per gli esseri umani. Se amiamo gli altri, se stiamo bene con gli altri, proviamo piacere, ci sentiamo a nostro agio. Nietzsche: Fa dell'egoismo il centro della morale aristocratica e come tesi psicologica identifica TUTTI gli altruismi come maschera dell'egoismo, nel senso che nascondono sempre una motivazione egoista, talvolta sconosciuta a noi stessi. |
25-10-2005, 10.48.22 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 351
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Il problema non è comprendere che cosa è l’egoismo, ma è aprire il cuore all’Amore.
Ingannare gli altri significa ingannare se stessi. Rinchiuso nella gabbia del proprio egoismo, l’uomo ritiene di realizzare il proprio bene, ignora che l’Amore non è affermazione di sé. Si riceve ciò che si dà. L’odio distrugge, l’Amore crea. Salvatore R. -------------------------------------------- "Chi semina Amore traccia il sentiero su cui gli altri impareranno ad Amare." |
25-10-2005, 14.43.44 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-04-2005
Messaggi: 132
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Io trovo che amore e odio sono entrambi sentimenti che chiamo "legami forti". Entrambi possono essere dannosi come possono dare piacere. Sono al di la del bene e del male.
L’odio distrugge, l’Amore crea. Quante volte per creare qualche cosa ne ditruggiamo di altrettanto importanti. E quante volte dalla distruzione nasce nuova vita. E chi è egoista tra chi: - Non prende e non da; - Prende e non da; L'egoismo che trovo dannoso è quello borghese, il tipico individualismo capitalista, una falsa libertà per l'individuo. Con altre forme di egoismo possiamo raggiungere una libertà autentica fatta sia d'amore che odio e pieno controllo di noi stessi. |
25-10-2005, 16.29.06 | #9 |
Ospite
Data registrazione: 11-10-2003
Messaggi: 27
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altruismo ?
L'uomo vive generalmente in uno stato di tale inconsapevolezza che nella maggior parte dei casi ogni gesto che fa (sia esso interno che esterno) parte in maniera meccanica, automatica ( non vi è mai capitato?).
Come si può parlare di altruismo, quando l'Uomo generalmente si muove spinto per lo più da Bisogni ( che fra l'altro spesso confonde con Desideri?)? Spesso aiutiamo gli altri per aiutare noi stessi, per sentirci vivi o per percepire quella parte di noi stessi che sentiamo di aver perduto... Allo stesso modo in riferimento all'egoismo può applicarsi la stessa valutazione...spesso non ci muoviamo verso gli altri, non per egoismo o istinto di sopravvivenza, ma per paura...quella paura che troppo spesso guida le nostre vite, come se entrare in relazione con gli altri potesse significare minare alla base un proprio territorio esclusivo di micro serenità ( Fittizia naturalmente, ma ci piace tanto raccontarcela!!), o più semplicemente la paura di restare delusi... Del resto l'Uomo vive costantemente di aspettative nei confronti del mondo esterno e di tutto ciò che lo circonda(oltre che nei confronti di se stesso)... Ogni tanto dovremmo chiedereci quanto abbiamo paura di Vivere.....e di condividere la nostra vita con chi ci circonda.... Rugiada |
25-10-2005, 22.36.08 | #10 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Citazione:
Secondo me la possibile strada pone proprio le basi sulla conoscenza dell' "autentico" significato di egoismo e del suo apparente opposto! Anche se in forma convenzionale siamo portati ad associare "altruismo" con "bontà" ed "egoismo" (nella migliore delle ipotesi) con "insensibilità verso il prossimo" tale separazione categorica rafforza la strada dell'incomprensione e dell'individualismo al negativo. L'analisi delle parole che riassumono comportamenti e concetti profondi sta alla base d'ogni possibile ragionamento, maturazione e coscienza degli stessi; diversamente è solo "spolverare" una superficie riflettente senza analizzarne la reale sostanza determinante. Assolutamente d'accordo non solo col significato ma con l'analisi di fondo che ne da Max Stirner ed anche in pieno accordo con la visione 'psicologica' di Nietzsche che ne da un unica radice-significato concordo con l'affermare che l'analisi cosciente dell'unico moto sottostante che identifichiamo di massima col termine "egoismo" porta lo stesso ad un significato più ampio e maturo e lo restituisce alla centralità ed al posto d' "onore" dovuto! Detto questo l'analisi viene per forza di cose centrata sull'individuo, sul suo grado di autoconoscenza, e sul suo coerente/consequenziale -proporzionale- intimo sviluppo. L'affermazione logico-analitica : " amiamo il nostro prossimo al pari di quanto siamo in grado di amare noi stessi" sintetizza lo stesso concetto di 'ego'-ismo, ovvero tutto avviene in proporzione e relazione al grado di sviluppo e di conoscenza del proprio "io" : più ci sarà autoconoscenza di ciò che è e comporta tale personale "io" più la coscienza d'interdipendenza risulterà centrale nell'esame dei rapporti interpersonali e non solo, ma anche e soprattutto nell'intimo rapporto col nostro stesso "io". In parole povere verrà spontaneo e naturale rilevare quanto il mio soggettivo, reale, vero e profondo benessere risulti non solo assolutamente coincidente con l'esigenze di base d'ogni altro essere ma proporzionale! Questo punto di comprensione dell'assoluta identità di base è legge naturale e coerente dove ogni comportamento verso l'altro è risultato assoluto dell'intimo comportamento verso il nostro stesso io, nella nostra intimità verso noi stessi, corrispondente alla visione integra del grado di conoscenza che abbiamo di noi stessi! Tutto questo "cavillare" intorno al termine per arrivare a sottolineare l'importanza del lavoro su noi stessi, sul nostro benessere, sulla conoscenza che lo può determinare e di conseguenza un migliore e più intero benessere anche dell' "altro"! Questa secondo me è l'unica strada che poggia su solida base, poiché poggia le fondamenta non su di un senso compensatorio di autogratificazione (più o meno celato a noi stessi) ma su di una reale crescita dell'individuo che attraverso l'autoconoscenza pone le basi ad un benessere centrale dell' uomo, dell' identità.. "uomo"! Questa è la mia.. "analisi"! Senza nulla togliere a chi per motivi più o meno inconsci pone la propria soddifazione e centralità nell' "altro"; e per "altro" non intendo solo un altro essere ma al pari un "ideale", un "concetto"..! Questa secondo me è l'unica strada reale di apertura all' amore! Non più concetto "astruso" ma conoscenza: come si può essere "sensibili" ai bisogni altrui, alle altrui esigenze se in prima e profonda istanza non siamo realmente coscienti delle nostre, della nostra "sensibilità", delle nostre "possibilità", dei nostri "trucchi", dei nostri "limiti", della nostra "interdipendenza"??! Gyta |
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