ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
26-09-2014, 01.43.26 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
Citazione:
Dio è uno solo. Ogni fede caratterizza il suo Dio tra cui il modello di parusia,cioè come comportarsi per acquisire la salvezza. Bisognerebbe almeno leggere le Sacre Scritture, perchè la Torah, perchè il Corano, perchè i Vangeli ,cioè le Sacre Scritture sono la fonte da cui nascono i procedimenti ermeneutici ed esegetici, cioè l'interpretazione del testo.La dimostrazione è che tutte le religioni hanno dei commentari dei maestri :dal sufismo alla Mishnah. In quante lingue puoi dire l'italiano uomo nella universalità delle popolazioni che la compongono? Ognuna avrà una sua parola, un suo idioma , una sua etimologia per dare un significato a Dio. Che si chiami Manitù, Jawhè, Allah, ha veramente importanza al di fuori dall'origine linguistica? Dio è universale nei tre monoteismi solo per i cristiani, quindi questo è il motivo per cui non capisco quell"arroganza". Jawhè ha costituito il patto con il solo popolo ebraico quindi quest’ultimo si autodefinisce eletto.Il principio di esclusione vuol dire che gli altri popoli non sono eletti per nascita. Il Corano ha un’ambiguità nella famosa sura ,che corrisponde ai capitoli biblici,quando definisce gli infedeli e la possibilità di creare una "guerra santa" con lo stesso principio ebraico di escluisività .E’ una stranezza perché in verità il Corano è spiritualmente simile ai Vangeli, insegna l’ospitalità, la solidarietà, la carità ecc. Prima o poi dovrò approfondire l’origine storica di questa sura che purtroppo è strumentalizzata ,come sappiamo, politicamente. La grande differenza fra musulmani ed ebrei è che i primi convertono alla loro fede i secondi non gli interessa.L'ebraismo è quindi endemico per i soli ebrei che quindi non sconfinano la loro crescita territorialità nel mondo se non con l'emigrazione degli stessi ebrei. Il Dio cristiano invece è l'unico universalistico, nel senso che non esclude a priori coloro che non credono nella fede cristiana definendo infedeli coloro che non vi credono. L’arroganza è un modo di porgersi, cioè imponendo e non confrontando o portando a conoscenza. Trovami nel Vangelo un versetto in cui Gesù impone con la forza la sua fede, si contraddirebbe con il principio del libero arbitrio; tant’è che una delle interpretazioni è che nel momento in cui tutta l’umanità sia a conoscenza della parola di Gesù e quindi sia nella possibilità di scegliere una fede o meno, avverrebbe la fine dei tempi. RISPOSTA A SEBASTIANB Il cristianesimo come Nuovo Testamento segue il Vecchio Testamento che è soprattutto appannaggio,diciamo così, dell’ebraismo e infine l’Islam a sua volta si ispira molto alla Bibbia, tant’è che molti personaggi, fra cui Gesù, sono ritenuti molto importanti e citati nel Corano. La divisione fra monoteismi ,in verità rivela una continuità spirituale e ispirativi. Così come chi studia storicamente le origini delle spiritualità trova ,anche grazie a ritrovamenti archeologici e ricerche su i testi antichi un probabile geografico punto comune, forse nel Sud del Mar Caspio e a Nord Est del biblico monte Hermon dove nacquero in orgine zoroastrismo, gnosticismo e probabilmente il nucleo originario ebreo. Purtroppo l’umanità ha diviso ciò che originariamente era unito.. Ma cosa ha diviso se non quella superbia del primeggiare e del dominare sugli altri che appartiene a quella natura umana che si allontana proprio dalla Scritture? Il problema non è Dio, Jawhè, Allah, bensì l’uso strumentale che l’uomo ha fatto di Dio a cominciare da “Dio è dalla mia parte”. Quando Dio diventa un simbolo e identità religioso da sfoggiare su bandiere di appartenenza,come fosse un moto o un simbolo di un casato di un imperatore o di un conte o altro nobile che sia,diventa allora una mezzaluna, uno scudo crociato o una stella di David da usare in battaglia. Non avrai altro Dio all’infuori di me, nega semplicemente il politeismo dei pantheon degli dei per istituire il monoteismo:e allora? E’ semplicemente il passaggio culturale dai miti antichi dove ogni cosa apparteneva o era sotto l’influsso di un particolare Dio. Nel momento in cui l’uomo diventa razionale, toglie il velo della superstizione alla “magia” del nascondimento.Ho paura del bosco perché ritengo gli alberi animati e allora prego il dio del bosco che mi protegga. Ma se io conosco come è costituito l’albero fisiologicamente, quell’albero perde la sua magia superstiziosa costruita sull’irrazionalità della paura.. Se non conosco come si forma una tempesta o le correnti marine ,pregherò Poseidone, e così via. Nel momento in cui la conoscenza diventa organica e non suddivisa gioco forza la spiritualità si spinge all’Uno ,all’Essere, all’Essenza perdendo le suddivisioni che semmai diventano categorie aristoteliche. Qui sta anche l’influenza dell’ellenizzazione culturale oltre che al platonismo precedente e tutta la cultura filosofica antica greca utilizzata dopo Cristo. Se prendi trre saggi rappresentanti dei tre monoteismi, vedrai che non faranno mai guerra fra loro. Ci sono bellissimei episodi letterali e incontri fra maestri cristian ie islamici che si confrontano nel totale rispetto e con fratellanza. Ribadisco che è la stupidità umana che si serve a proprio uso e consumo spiritualità così come la libertà .la democrazia, le economie e le politiche. Se nell’uomo è connaturata la logica del dominio, difficilmente usciremo vivi, spiritualità o ateismo che sia. Semmai è da sapere che tutti e tre i monoteismo hanno una parusia, quindi indicano una fine dei tempi.. E implicito che la natura umana incline ad una follia dominatrice sarà la sua stessa arma letale. Quindi la superbia di usare Dio a proprio uso e consumo oltre che disobbedire a quelle Sacre Scritture,porteranno ad una fine dei tempi. Le guerre di religioni sono strumentali, se non s capisce questo è inutile proseguire un colloquio. Quando un cristiano predica di armarsi per una guerra è in contraddizione contro la propria fede. RISPOSTA AD ACQUARIO Se noi avessimo una verità assoluta e un Dio che la impone, finisce la storia. Quando apparirà il giudizio finale sarà troppo tardi per capire quale fosse la verità. Noi siamo qui nel mondo, nella vita ,a tentare di capire un senso e significato della nostra esistenza. C’è chi pensa che tutto inizi e finisca in un corpo fisico, c’è chi pensa che vi sia uno spirito e Dio. La chiave per capire tutto, cioè la Verità Assoluta, o è un’utopia o è una scommessa con se stessi, prima ancora che con Dio. Ma proprio perchè nessuno può imporre una verità assoluta forse sarebbe bene praticare tolleranza fra religioni e fra atei e spirituali. La comunanza a quel punto si trova nei comportamenti rispettosi delle altrui intimità,delle altrui culture. RISPOSTA A VANINA Il peccato non può esserci se prima non c’è un libero arbitrio. Sul dogma della trinità ci sarebbe da scrivere…. Qualcosa sul peccato originale ho già scritto. Penso semplicemente che Gesù dovesse insegnare all’umanità subendo dalla stessa umanità un’umiliazione, la propria uccisione.Sono molte le cose che ci sarebbero da dire sul perché di quella croce, perché ognuno di noi ha una sua croce, piccola o grande che sia, e il suo esempio è il cercare d sopportarne il peso cercando nell’essenza della vita i significati della salvezza che ha insegnato. Ultima modifica di paul11 : 26-09-2014 alle ore 08.23.16. |
|
26-09-2014, 04.30.20 | #13 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
Citazione:
riesco a seguirti,ma fino a un certo punto.. come faccio a vivere una cosa se prima non la comprendo? e che senso può avere accettare senza prima comprendere? ..secondo me qui si insinua il pericolo dell'integralismo,perché ognuno deve verificare DI SUO e non può sostituirsi a chicchessia. io credo che Dio lo si ritrova innanzitutto dentro di noi (la scintilla divina che ci alberga dentro)..e non "fuori" per poi fare un "percorso" che e' appunto un percorso di conoscenza. dopodiché "vivere" o l'azione diventerà TUTTO-UNO con tale conoscenza..poiché non vi sarà più nemmeno la sua distinzione |
|
26-09-2014, 06.57.23 | #14 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
Citazione:
se posso,nel frattempo,dirti la mia e proprio in estrema sintesi,la ragione sta nel fatto che per l'appunto Dio e' indefinibile e inesprimibile..motivo per cui dev'essere massimamente tutelato dalle fin troppo facili e false interpretazioni con tutte le nefaste conseguenze del caso "o voi ch'avete li 'intelletti sani,mirate la dottrina che s'asconde sotto l'velame de li versi strani" |
|
26-09-2014, 07.19.03 | #15 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
Citazione:
non credo che Dio imponga su niente e nessuno,Dio e' secondo me oltre queste "categorie" pero trovo ci sia del vero sul fatto che essendo Verita assoluta in un certo senso finisce la "storia". comunque sono d'accordo sulla tolleranza,anche perché a mio avviso ognuno può fare i conti solo con se stesso |
|
26-09-2014, 08.38.51 | #16 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
Citazione:
Infatti non impone ,ma non solo, rimane nell'indeterminatezza. Facile crederci se lo "toccassimo" come dei S.Tommaso: l'evidenza è la tautologia dell'esistenza. Così siamo condannati a credere senza evidenza e guardando nella costruzione del creato i denominatori comuni, i principi ,i primitivi, le fondamenta che ci fanno pensare.E' un atto di fede, come una costruzione di fiducia che si pone in un familiare , in un amico, in un conoscente. Se non mi affido e mi fido, tutto diventa estraneità, tutto il mondo è contro di me. E' vivere nel veleno che gela i cuori e rende sterile la ragione. Meglio quindi essere offesi e sopportare che offendere |
|
26-09-2014, 09.06.20 | #17 | |
Moderatore
Data registrazione: 23-05-2007
Messaggi: 241
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
Citazione:
Per questioni di tempo e impegni rispondo, adesso, solo a questa prima parte del messaggio, con una constatazione logica che non si riferisce in particolare alle religioni e al loro armamentario culturale ma più generalmente alla cultura intesa in senso lato. Se andiamo a rileggere il Fedro di Platone nella parte in cui si racconta il mito di Teuth, Socrate spiega a Fedro che la scrittura non sa a chi parlare e con chi tacere, dice le medesime cose a chiunque senza tener conto del fatto che ognuno le capirà in modo diverso. Se poi, continua Socrate, qualcuno oltraggerà il discorso scritto questo non saprà difendersi da solo e avrà sempre bisogno di suo "padre" che ci pensi. Dio, se è Dio, esiste ovviamente da sempre, e il parlare di Dio esiste da quando esiste l'uomo. Nel corso dei secoli si sono spesi non so quanti miliardi di parole per spiegare Dio, cosa fa, qual è il suo rapporto con l'uomo e il mondo eccetera. Alcuni di questi miliardi di parole, purtroppo, sono arrivati fino a noi anche in forma scritta, e altri si sono sviluppati a partire da quelli. Non è quindi così strano verificare che ciò che è stato scritto sui medesimi argomenti presenta contraddizioni apparentemente insanabili, e spunti di immaginazione e fantasia che ad una lettura razionale appaiono inconcepibili. Per la semplice ragione che rivolgendosi a persone con intelligenze diverse, psicologie diverse, attitudini diverse si trattava di adattare le spiegazioni all'interlocutore cui erano indirizzate. Del resto se ne possono vedere quotidiani esempi anche oggi, quando per dire o insegnare determinate cose ai bambini si usano argomenti di fantasia, o metafore animali, o similitudini fumettistiche, mentre per farlo con gli adulti solitamente ci si serve dei concetti che ognuno dovrebbe aver appreso nel frattempo. Lo stesso Platone, quando accenna alle dottrine non scritte, non fa altro che evidenziare il fatto che più una questione come quella di Dio, della sua natura e del suo rapporto con il mondo si approfondisce e più è travisabile, per cui la spiegazione deve essere addirittura individuale, diversa da persona a persona e adattata alla sua capacità di comprensione, per cui non può trovare posto in un testo leggibile da chiunque. Un tempo la Chiesa proibiva, a ragione, la lettura dei testi sacri ai semplici fedeli, che avrebbero in massima parte travisato il loro insegnamento, ma sull'onda della riforma protestante e poi del "sapere aude!" di Kant che non si capisce per quale ragione riteneva che gli uomini avessero tutti la medesima intelligenza e capacità di comprensione ora la Bibbia e i Vangeli sono a disposizione di chiunque li voglia leggere e interpretare, creando di fatto una confusione tale da rendere insignificante se non nullo il messaggio che trasmettono, il quale resta semplice e può essere trasmesso in tal modo ai semplici, ma anche in modo diverso a chi non è in grado di coglierne con immediatezza la semplicità |
|
26-09-2014, 10.05.33 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
** scritto da acquario:
Citazione:
Come non la comprendi, è la stessa situazione di quando inizi una relazione di coppia, tu mica comprendi cosa stia accadendo? ...cosa siano quelle farfalle allo stomaco ogni volta che lo/la vedi?? ...perché ogni cosa la osservi e la ascolti con un'altra prospettiva?? Eppure accetti quel compromesso, succeda quel che succeda, senza averlo compreso e forse prima che si riesca a comprendere già si è affievolito, sennò scomparso. E' lo stesso concetto con Dio. Tu riesci a seguirmi fin dove ti conviene, fin dove riesci ad avere tutto sotto controllo, ma con l'amore, verso Dio o verso il prossimo, non ci può essere controllo, non si può pretendere la comprensione totale, la logica perfetta (quella è solo per il Divino), ma solo slancio fiducioso nel vuoto: "ci credo o non ci credo a questo messaggio simbolico? ...la voglio vivere o non la voglio vivere questa frase nella mia esistenza"?? ..glie lo dico o non glie lo dico che mi pice?' ...la/lo bacio o non la/lo bacio anche a rischio di prendere una sberla?? Poiché subbentra la paura di prendere fischi per fiaschi (come se poi l'alternativa fosse più soddisfacente!), di perdere, di soffrire, di essere ridicolizzati. Prova, verifica di tuo, nessuno può rispondere per le scelte di un altro innanzi al Dio cristiano, e nessuno potrà giustificarsi dicendo non ho scelto io, ma molte volte ci si dimentica di non chiamarsi tutti San Tommaso. Pace&Bene |
|
26-09-2014, 13.28.43 | #19 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
Citazione:
evidentemente abbiamo due tipi di "esperienze" diverse in questo senso..e mica e' detto che sia unica per tutti..casomai credo che "unico" e' appunto Dio,ma i percorsi per arrivarci sono infiniti…non si dice appunto che le strade per il signore sono infinite?…perché ritenere a priori che sia valida una e falsa un altra? ma non pensi che sia un pregiudizio che può comportare davvero enormi e drammatiche conseguenze? sono d'accordo che non posso avere la logica perfetta (essendo noi implicitamente imperfetti) ma quel "raggio" che mi arriva lo e'…capisci ora cosa intendo con "raggio" ? per me quello slancio che tu dici e' la cosa più "piena" e nient'affatto vuoto,che abbia mai realizzato nella mia vita,che la supera senza misura possibile e se ci credo,proprio perché mi e' di una chiarezza tale,che non lascia avere più alcun dubbio… inoltre come ho già detto in altre occasioni,per me Dio non può avere l'etichetta attaccata sopra con su scritto cristiano,oppure mussulmano etc..per me queste sono distinzioni umane che non hanno nulla (o forse molto poco,magari solo agli inizi) a vedere con Dio. |
|
26-09-2014, 16.06.41 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
|
Riferimento: Perche il Dio Cristiano
@acquario
E come potrei sostenere il contrario di quello che tu dici: "le strade per il Signore sono infinite" - quando la mia è stata totalmente sinuosa, prima di riuscire a vedere il raggio che illuminava il mio cammino. Le esperienze sono diverse se il fine è lo stesso Dio, ma se non si parla dello stesso Dio, sia le strade che il senso della vita non conducono più allo stesso obiettivo. Ecco perchè credere, avere fede, è un salto nel vuoto, una "scommessa". Ecco perché il Dio cristiano, poiché Lui si è fatto crociffigere, uccidere, pur di non obbligare nessuno a scommettere sul Suo amore. Pace&Bene |