ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
09-04-2014, 01.05.27 | #72 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-03-2014
Messaggi: 32
|
Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?
Ciao sebastianb! Interessante Qoelet! La vita in relazione all'esistenza umana!! Tutto quello che differenzia "l'uomo" da ogni altra forma vivente è l'egoismo, tale da condurlo lontano e distante,almeno apparentemente, dalla totalità della vita nelle sue tantissime manifestazioni.Si può osservare che l'uomo da solo non esisterebbe,non esisterebbe il fiore , , il cane,il gatto, la rana, la pioggia ecc.Ogni cosa esiste solo in relazione a qualcos'altro e quindi secondo me, la vita andrebbe osservata come un insieme di relazioni.Potrebbe esistere il grano se non ci fosse la terra dove seminarlo?Se non ci fosse la pioggia a dissetarlo e il sole a farlo maturare?No,il grano non esisterebbe e quindi neanche il pane,così è anche per l'insalata,le patate e tutto quanto nasce dalla terra con le condizioni necessarie.Non mangerebbero le mucche,non mangerebbe l'uomo,...senza nutrimento niente vita. Niente acqua niente vita.Continuiamo a guardare all'uomo come ad una forma vivente differente per il suo intelletto e la sua presunta superiorità rispetto alla vita stessa, tanto da non accettare di tornare alla polvere,come la farfalla o lo scoiattolo.Le tribolazioni sono per l'uomo perché nel suo egoismo egli considera la vita solo in se stesso...
Citazione:
Il vantaggio.....perché dovrebbe esserci un vantaggio? |
|
09-04-2014, 19.23.13 | #73 |
osservatore
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 362
|
Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?
[quote=Rising Star]Ciao a tutti voi.
: il Cristo, il Figlio del Dio vivente ! Per R. Star, La tua risposta è evidente la posizione di un cattolico. Questo ti fa onore per come esprimi il tuo convinto fervore .. Tuttavia proprio perchè anche io " ero " ( capirai sono stato dai salesiani .. ) mi permetto di dissentire dal tuo pensiero. Incomincio con : Il Cristo, quale Figlio del Dio vivente. Questo principio è valido " solamente " per i cristiani. Gli altri monoteisti ( ebrei / musulmani ) lo rifiutano categoricamente. Infatti per queste due Confessioni l' unico principio valido posa sul primo comandamento del Decalogo . Come tu ben sai.. esso è espresso nel loro rispettivo atto di fede. Per gli ebrei è lo Shema Israel ( .. Adonai Elohenu, Adonai ECHAD ( ! ) : ascolta Israele, il Signore è nostro Dio, il Signore è UNO ( ! ) -- mentre per gli islamici: La Ilaha illa' ILah, Muhammad Rasul Ilah / non c'è che un Dio solo ( ! ), Maometto è il profeta di Dio. Pertanto presentare " altre " componenti divine che spartiscono e / o siederebbero "" in comunione di trono "" con il Dio della Creazione è rigorosamente bandito. Guai a parlare con loro di Trinita', Incarnazione, consustanzialita' ( stessa, medesima " essenza " con il Dio biblico) ! Fulmini e saette ( .. e non solo ) sono la regola. Quindi, per i " veri " monoteisti, il Messia/Cristo, quale l' Incarnato Figlio divino / Redentore / Salvatore ( e via tutti gli altri titoli ) non è una Verita' assoluta .. ma una Verita' valido "solo " per il Cristianesimo. Passo cosi' alla formula : Figlio di Dio. Qual' è il suo vero " significato " ? Come tu ben sai le Scritture sacre sono una prerogativa del " popolo " di Israele: PRE - scelto espressamente dal Dio biblico come Sua " esclusiva " proprieta' ( Es. 19,5 -- Deut. 4,2 -- Deut. 7,6 -- Deut. 14,2 .. eccc.. ecc...). A quell' insignificante popolo il Dio della Genesi manifesto' il Suo sconfinato amore .. donandogli la Torah cosi' come la riconferma della validita' del Patto .. sancito con i grandi Patriarchi ( Deut. 7,8 ). Orbene proprio la divina Torah ( l' Istruzione tramite la " Rivelazione " divina ) .. unitamente all' insegnamento dei Profeti sono l' humus del monoteismo da cui "fioriranno " le altre due confessioni. Da qui il lodevole riconoscimento da attribuire ad Israele.. sia per la sua dottrina che per la sua sapienza. E' quanto mai necessario conoscere il " vero " ( originale ) significato dei termini biblici "ebraici " .. perchè essi non ( ! ) conservano la stessa forza quando sono tradotte in altre lingue!! Immagino, forse, il tuo sgomento nel leggere quanto scritto. Penserai forse male ... ma tranquillo. Ti assicuro che non è cosi'! - Troverai conferma di quanto scritto nel Prologo dell' ultimo dei Sapienziali e precisamente nel Libro di Gesu' ben Sirah ( Siracide / Ecclesiastico ). Ecco il perchè dell' importanza di conoscere " la fonte " da cui è scaturita la "successiva " religione. Ultimamente mi interesso sulla " storicita' " del Gesu' terreno.. e chi meglio dei " suoi " correligionari puo' farti da guida in questo tortuoso cammino ? Nell' ebraismo le Scritture menzionano 3 ( tre ) categorie di " figlio di Dio ": 1 ) gli angeli - ( esseri incorporei celesti ), 2 ) il " popolo " di Israele, 3 ) i re di Israele. I primi due non hanno alcuna attinenza con quello che diventera' la " Nuova " Scrittura ( i vangeli ). Il terzo punto riguarda prettamente la formula usata nel rito di intronizzazione dei nuovi re ( il cui riferimento è il versetto di Salmo 2,7 ) Un altro " punto " non esiste. Ecco che il problema che si pone è: il Gesu' terreno .. ebreo fervente del giudaismo di " quel " tempo si considerava effettivamente " come " lo identificano i devoti del cristianesimo? Questo è il vero punto di contrasto!! Orbene .. " Egli ", quale appartenente al popolo PRE- scelto, sicuramente era ..... " uno dei tanti " ( quindi nel significato "originario " giudaico ) e pertanto non avrebbe generato scandalo. Ben diverso la variante semantica apportata dal Cristianesimo. Un esempio per tutti, come fa osservare lo studioso Vermes... la quanto mai " sorprendente " formula Trinitaria ( riportata nel testo di Matteo 28,19 ) è una palese espressione del successivo stadio evolutivo della primitiva setta gesuana.. all' interno della quale cominciavano ad emergere forti contrasti di " interpretazione " sulla figura del Maestro! Infatti ..come avrebbe mai potuto un giudeo osservante e zelante quale il Nazareno ..pronunciare una simile epressione?? E qui entra in ballo l' ideatore di tutto questo trambusto.. Saulo di Tarso !! Ma qui il discorso si amplia ... si va fuori tema. Studiando la storia del cristianesimo primitivo, l'evoluzione della primitiva setta " gesuana " .. le lotte intestine per far emergere la " propria " verita', ecc... ti fa scoprire un mondo " sommerso " e si rimane sbigottiti nell'apprendere la storia contorta di quel periodo. - Da qui lo scetticismo, il dubbio che cresce, la granitica fede vacilla ( era poi era fede ? o solo una dottrina introiettata a fanciulli " ancora incapaci di " comprendere"? ) ecc... Ecco perchè prendo con le pinze le espressioni : Cristo/figlio del Dio vivente, cosi' come la Salvezza, Regno dei cieli, Redenzione .. ecc.. ecc.. Continuo quindi la mia ricerca .... ma sempre con " scetticismo " - un saluto |
10-04-2014, 13.22.39 | #74 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 213
|
Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?
All'amico sebastianb.
Citazione:
Tuttavia dovresti pensare alla mia persona come, facendo un paragone riferito all'epoca di Gesù, ad un pastorello, profondamente ignorante, lo ammetto, che alle parole e, soprattutto, alle azioni di Gesù, rimane incantato ed interessato: incantato perché scopre l'evidenza che nessun altro uomo ha detto e fatto ciò che ha fatto Gesù (poi diventato il Cristo); interessato perché sente, immancabilmente, nel suo più profondo intimo, che l'insegnamento di Gesù risuona con qualcosa che è in noi, forse è il "noi", è il nostro "essere", quello vero che esula dal nostro corpo terreno e quindi ci porta a saperne di più, a farne più esperienza. Fino a fare un "salto" che forse non ho cercato, ma che ho trovato lungo il mio piccolo cammino: prendere coscienza dell'esistenza di Dio. Non saprei come spiegarlo, ma è come essere certi di un qualcosa; è facile prendere coscienza delle cose che ci circondano poiché esse sono tangibili ai nostri sensi: li vediamo, li tocchiamo, li sentiamo, e prendiamo coscienza di essi. Diversamente è per le cose "invisibili": le onde elettromagnetiche, per esempio, non le vediamo, né le possiamo toccare o ascoltare direttamente, ma possiamo notare i loro effetti, così come, altro esempio, per il campo magnetico: non li vediamo ma ... esistono. Ebbene quando altre cose "invisibili" si riescono a "vedere", invece, con qualcosa che è in noi (sensibilità, anima, spirito, o come altro si può chiamare), allora si riesce, di conseguenza, ad effettuare questo "salto" che ci introduce, non immediatamente, in un'altra realtà: questo "salto", come io lo definisco, non rappresenta un punto di arrivo, ma è solo l'inizio di un nuovo ed affascinante percorso che supera i confini dello spazio e del tempo. Solo chi ha effettuato questo "salto" è nella condizione di comprendere. E chi ha intrapreso questo sentiero si accorge che le cose che si vivono e si imparano vengono a coincidere con gli insegnamenti di Gesù; pura coincidenza? Non lo so. A questo punto io proseguo per la mia, anzi no, per la Sua strada, poichè l'esperienza di ogni giorno mi dimostra, se ce ne fosse bisogno, che la giusta via è quella indicata dal Cristo. Ecco allora il perché mi riferisco al Cristo come al Figlio del Dio vivente: perché entrambi li sento presenti, vivi, nel mondo, nella Creazione, nelle più piccole cose, in mezzo a noi, in me. E purtroppo (o per fortuna degli altri) questa non è un'esperienza che posso dimostrare. Ma so anche che non deve essere dimostrata poiché è una esperienza che deve essere fatta, se viene fatta, direttamente dal singolo individuo. Perchè la posta in gioco è molto alta; anzi la più alta che si possa conoscere. Solo se ci si arriva personalmente, acquista un valore inestimabile. La vita, il mondo, la sensibilità, le esperienze, gli affetti e quant’altro, possono indicarci la soglia; ma siamo noi, in prima persona, a doverla attraversare. Non mi considero cattolico, ma semplicemente cristiano, poiché sono cosciente, e la mia vita me lo dimostra, che gli insegnamenti del Cristo sono veritieri. Ma questa è solo la mia vita !!! Se l'amico Duc in altum! me lo consente, vorrei citare il suo ultimo post (07-04-2014, 18.33.09) che considero interessante ed illuminante riguardo al nostro "cammino", anche se non sono d'accordo sul fatto che il nostro fato sia già deciso alla nascita. Citazione:
Rising Star. Ultima modifica di Rising Star : 10-04-2014 alle ore 14.14.45. |
||
10-04-2014, 20.23.09 | #75 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
|
Riferimento: Perche Nascere,vivere E Morire Per Tornare A Dio? Non Potevamo Stare Presso Di Lui?
** scritto da Rising Star:
Citazione:
Ma se già il solo fatto di nascere a La Havana od a Copenaghen, orfano o con una famiglia numerosa, ecc. ecc., non è casuale, di conseguenza l'arrivo alla "santità" (non solo quella consegnata e riconosciuta dal Vaticano) è il game over perfetto del videogioco (ossia aver centrato totalmente il bersaglio essendo stato testardo nel seguire e compiere la volontà di Dio nonostante qualsiasi difficoltà), videogioco non di nostro dominio e non di nostra creazione. Tutte le altre alternative finali sono (a secondo del colore del cerchio del bersaglio colpito) sempre determinate dalle nostre scelte e decisioni, ma non completamente in sintonia con la volontà di Dio su di noi, e perciò possono condurre ad altre dimensioni differenti: il Paradiso, il Purgatorio o l'Inferno. |
|