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Vecchio 25-01-2008, 15.52.07   #81
veraluce
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Da Flow:
Non saprei da che parte cominciare per esternare, non ho cose belle da esprimere,

Non è vero, per me, questo che hai detto qui... perché leggo i tuoi scritti, e al di là del fatto che li condivida o no, mi sembra che ciò che esterni si può recepire anche come qualcosa di bello... e poi non è che si debba parlare solo per dire cose ritenute "belle"...



Citazione:
Da Flow:
ho questo cumulo di spazzatura dentro di me e come ho gia' detto e' una stramaledetta maledizione, in realta' vorrei uccidere tutti per questo, per lo stato in cui mi ritrovo, ma sono del tutto impotente e l'unica cosa che posso fare e' parlare di quello che c'e' in me, che entra in me, nel mio campo, non so come dire,


A me non hai trasmesso spazzatura... forse talvolta ti manifesti con asprezza, magari con "rabbia" esistenziale... ma secondo me, proprio questo tuo tormento interiore, che non ti dà tregua, ti sta forgiando per qualcosa d'importante... motivo in più per buttare fuori il più possibile, no?



Citazione:
Da Flow:
questo vuol dire che tutto quello che puo' uscire dalla mia bocca e' un'assoluta falsita', altrimenti non avrei bisogno di farla uscire.

Beh, potrei chiederti: allora anche affermando che dici falsità, stai affermando una cosa falsa? Quindi qualcosa che ritieni vero lo hai detto...
Ma preferisco non soffermarmi troppo su questi cavilli, e attenermi a quanto mi trasmetti nella "forma" in cui ti esprimi (anche se solitamente si userebbe fare il contrario)... nel senso che, supponendo anche che i "contenuti" che esprimi siano spazzatura o falsità, comunque la schiettezza (e talvolta la disperazione) che li accompagna a manifestarsi è già bella di per sé... direi che i "colori" che emani, anche se non sono sgargianti, anche se tu li trovi tetri come la spazzatura... beh. comunque sono circondati da un alone di arcobaleno...

Citazione:
Da Flow:
Non posso sopportare di accumulare altra falsita' in me, sono per cosi' dire al limite, e' un fatto di sopravvivenza, non mi interessa di stare a parlare di cosa e' o non e' la compassione, semplicemente non sopporto queste definizioni dentro me, non sopporto di accumularne di nuove, allo stesso tempo ne sono sommerso a 360 gradi, non ho un luogo o non luogo dove rifugiarmi.

Se permetti questo che hai espresso lo recepisco come qualcosa di "bello"... anche se in questa sezione del forum si parla spesso della non consistenza del distinguo bello-brutto, meglio-peggio,etc... perché uso ancora degli strumenti umani io per esprimermi ( parole, concetti, etc...)... e finché sarò a scrivere in un forum non posso evitare di far sapere ad una persona come te che pensa di scrivere cose brutte, quanto brutte in effetti esse possano anche non essere...
Ho imparato nell'altra sezione (psicologia) che talvolta si può partire a scrivere per colpire gli altri con belle parole, auliche, scritte in forma impeccabile oppure con parole di sfida, dure, di distacco per ottenere lo stesso effetto... veli su veli su veli su veli...
...tu Flow, secondo me, proprio perché sei in continuo travaglio interiore stai lottando con i veli attimo per attimo... e quel che esprimi e coerente con quello che ti tormenta... non è "bello" tutto ciò? (non nel senso che è bello che tu sia tormentato, nel senso di questa tua intenzione di dialogare nonostante tutto...)

Ti abbraccio ...contenta di aver rimestato un pò nella tua spazzatura ...grazie per lo "sforzo" Flow...

veraluce is offline  
Vecchio 26-01-2008, 18.49.20   #82
Flow
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Riferimento: avete i colori!!!

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Originalmente inviato da fallible
Salve!
caro flow tu dici
Non posso sopportare di accumulare altra falsita' in me.....non ho un luogo o non luogo dove rifugiarmi.
e se tu "lavorassi" per dare meno spazio o peso a queste falsità forse questo spazio lo ritroveresti se ne hai effettivamente bisogno claudio

A volte vedo il mio futuro come una lunga strada davanti, una lunga miseria.
Quando cerco di lavorarci su questa strada diventa in salita, quando cerco di fare un duro lavoro su me stesso questa strada diventa ripida, una specie di montagna piu' alta, quando prendo la cosa veramente sul serio la strada diviene praticamente verticale ed io mi ritrovo appollaiato in cima, posso contemplare il panorama, l'infinito ecc. Cerco di scendere ma non ci riesco, non posso scivolare giu' dalla pertica, in effetti se tento di scendere si ripresenta la strada davanti a me, questa volta potrebbe essere una discesa, potrebbe essere in un certo senso un vantaggio dal punto di vista del confronto con gli altri, ma ad un certo punto la discesa finisce, e in qualche modo nell'intimo so che ho a che fare con la solita miseria.
Quando sono in cima alla pertica e' evidente che sono solo ed e' anche evidente che non ho nessuna liberta' d'azione, a dirla tutta in questa pertica ci sono proprio impalato. Non c'e' molto che posso fare, posso imbrogliare gli altri ma non posso imbrogliare me stesso, in realta' la mia relazione con gli altri dipende esclusivamente dalla mia capacita di imbrogliare, non ho altro da offrire, proprio niente, nessun aiuto, nessun lavoro, nessuno sforzo, e in questa impotenza, in questo gran malditesta il dolore trova la sua giusta motivazione ed e' il dolore che lavora, io non posso fare nulla per assecondare la guarigione, non c'e' nulla che posso dissolvere, e questo, da subito, in qualche modo mi assolve.
Flow is offline  
Vecchio 26-01-2008, 20.25.06   #83
veraluce
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Riferimento: avete i colori!!!

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Da Flow:
Quando sono in cima alla pertica e' evidente che sono solo ed e' anche evidente che non ho nessuna liberta' d'azione, a dirla tutta in questa pertica ci sono proprio impalato. Non c'e' molto che posso fare, posso imbrogliare gli altri ma non posso imbrogliare me stesso, in realta' la mia relazione con gli altri dipende esclusivamente dalla mia capacita di imbrogliare, non ho altro da offrire, proprio niente, nessun aiuto, nessun lavoro, nessuno sforzo, e in questa impotenza, in questo gran malditesta il dolore trova la sua giusta motivazione ed e' il dolore che lavora, io non posso fare nulla per assecondare la guarigione, non c'e' nulla che posso dissolvere, e questo, da subito, in qualche modo mi assolve.

Caro Flow,
finché non riuscirai ad imbrogliare te stesso, non imbroglierai neanche gli altri... più ti leggo e più l'arcobaleno che sei, ma che non sai di essere, si fa evidente per me...
..e cosa vorresti offrire più di quel che sei...?

Non ti devi assolvere proprio un bel fico secco... perché nessuno può condannare nessuno... e non ti condannare neanche da te stesso!

Su questo pianeta o ci si condanna tutti o ci si assolve tutti.. nella Comprensione siamo tutti assolti... e tu fai parte di tutti noi... anche se te ne stai su una pertica!

Ti abbraccio Flow...
veraluce is offline  
Vecchio 27-01-2008, 09.17.29   #84
Mary
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Riferimento: avete i colori!!!

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Originalmente inviato da Flow
A volte vedo il mio futuro come una lunga strada davanti, una lunga miseria.
Quando cerco di lavorarci su questa strada diventa in salita, quando cerco di fare un duro lavoro su me stesso questa strada diventa ripida, una specie di montagna piu' alta, quando prendo la cosa veramente sul serio la strada diviene praticamente verticale ed io mi ritrovo appollaiato in cima, posso contemplare il panorama, l'infinito ecc. Cerco di scendere ma non ci riesco, non posso scivolare giu' dalla pertica, in effetti se tento di scendere si ripresenta la strada davanti a me, questa volta potrebbe essere una discesa, potrebbe essere in un certo senso un vantaggio dal punto di vista del confronto con gli altri, ma ad un certo punto la discesa finisce, e in qualche modo nell'intimo so che ho a che fare con la solita miseria.
Quando sono in cima alla pertica e' evidente che sono solo ed e' anche evidente che non ho nessuna liberta' d'azione, a dirla tutta in questa pertica ci sono proprio impalato. Non c'e' molto che posso fare, posso imbrogliare gli altri ma non posso imbrogliare me stesso, in realta' la mia relazione con gli altri dipende esclusivamente dalla mia capacita di imbrogliare, non ho altro da offrire, proprio niente, nessun aiuto, nessun lavoro, nessuno sforzo, e in questa impotenza, in questo gran malditesta il dolore trova la sua giusta motivazione ed e' il dolore che lavora, io non posso fare nulla per assecondare la guarigione, non c'e' nulla che posso dissolvere, e questo, da subito, in qualche modo mi assolve.


Veraluce, ti ha risposto benissimo aggiungo solo che tutto quello che rientra nella tua storia è essenziale, i colori esplodono nella tua vita solo che ora sembrano accecarti. Non arrenderti, ogni tua esperienza è necessaria alla tua crescita.
Non pensare, non sforzarti di voler essere bianco, celeste, turchese, rosso.....non pensarlo guardati, osservati.

La sofferenza troppe volte nasce dal rendersi conto di essere quel che in realtà non si è.
Possiamo accorgerci che i colori che ci dipingono non sono i nostri ma appartengono ad altri che ce li hanno appiccicati addosso, ce li hanno riversati, ci hanno costretto a dipingerci come loro volevano e non come noi siamo.
Sforzarsi di dipingerci con colori che non ci appartengono non ci porta da nessuna parte.
Dobbiamo far riemergere i nostri colori, le nostre tonalità, i nostri accostamenti. Quel che veramente siamo. E man mano che scopri chi sei cessa la sofferenza, non può esserci sofferenza nel vedere la realtà per quella che è.
Solo nel momento in cui vedi il vero colore puoi procedere alla sua modifica, se intendi davvero modificarlo.
Essere se stessi è qualcosa di talmente straordinario che puoi solo vivere, vivere, vivere. Veramente.
Mary is offline  
Vecchio 27-01-2008, 09.30.08   #85
fallible
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Salve e buona domenica!
a volte può capitare di mal interpretare un pensiero che si sviluppo mediante tante similitudini, se è quello che và ad accadere nel rispondere all'amico, chiedo venia;
il lavoro su stessi è continuo ed è normale che a volte si è più malleabili e altre no, ciò è dovuto alle circostanze contingenti nelle quali si è "immersi"; è appunto però su queste "circostanze", le puoi pure chiamare "falsità" su cui bisogna lavorare, vederle nella loro "consistenza" ( nulla) e non aggrapparcisi, a volte anche il "dolore" serve per identificarsi e tu , caro amico, sei troppo preso da te stesso, volendo siamo tutti appollaiati(impalati no, lo trovo estremamente doloroso ) su di una pertica, ma questa pertica è infissa in qualcosa che ci fà essere un Tutt'Uno con gli altri; se poi ci si chiede perchè la pertica....prova a considerarla semplicemente un "giro di giostra" come diceva qualcuno molto caro ma di cui ora non mi viene il nome claudio
fallible is offline  
Vecchio 27-01-2008, 10.48.27   #86
Noor
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Originalmente inviato da Flow
non ho nessuna liberta' d'azione, a dirla tutta in questa pertica ci sono proprio impalato. Non c'e' molto che posso fare.
Forse flow non ti sei arreso TOTALMENTE all'idea che non puoi fare davvero nulla e ti aggrappi a quella "miseria" o alla pertica piuttosto che lasciare andare pure quella...
Noor is offline  
Vecchio 27-01-2008, 11.09.09   #87
Yam
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Originalmente inviato da Flow
La compassione e' una parola che viene spesso tradotta in termini di altruismo o solidarieta', fratellanza, amorevolezza verso il prossimo ecc..
In realta' la compassione e' qualcosa di molto drastico e spietato, non ricercato, non voluto, e soprattutto non te ne puoi separare, nonostante tutti gli sforzi non se ne riesce a prenderne le distanze, e' una specie di maledizione, la maledizione delle maledizioni !!
Ti ritrovi questa sofferenza dentro di te, dentro cosa non si sa, non si sa se e' mia, non la sento nel corpo ma in qualche modo mi riguarda, mi fa soffrire.
Cosi' ho questa esigenza di togliermi questa sofferenza e non so da che parte cominciare, non mi interessano affatto le vostre romanticherie sulla sofferenza e l'accettazione della sofferenza e non mi interessa aiutare qualcuno e nemmeno che qualcuno mi aiuti, voglio solo togliere questa spina andicappata, e' una necessita' vitale, estremamente egoistica, non so cosa puo' voler dire per voi quello che scrivo, se ha un senso.. non riesco a tradurre in termini spirituali..

Flow ho risposto a Tmusa una cosa che secondo me ti riguarda da vicino...come riguarda anche me.
Poi ognuno deve capire quale sia "il mezzo" piu' adatto a lui. Il mezzo sono le circostanze della tua vita.
Yam is offline  
Vecchio 27-01-2008, 15.45.18   #88
veraluce
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Da Yam
Flow ho risposto a Tmusa una cosa che secondo me ti riguarda da vicino...come riguarda anche me.
Poi ognuno deve capire quale sia "il mezzo" piu' adatto a lui. Il mezzo sono le circostanze della tua vita.

Ciao Yam!

Scusa, secondo te, anche noi (= esseri umani, illusione o non illusione che pensiamo di essere, etc) "rappresentiamo" una circostanza della vita giusto?

Nel senso che trasmettendo quel che siamo nell'incontro con l'altro, per l'altro (che poi altro non è, etc) siamo un occasione, un messaggio, un indicazione giusto? Penso di si... Mi sembra che già si sia affrontato questo tema in precedenza...
...l'altro nell'incontro con noi, non dovrebbe essere facilitato a riappacificarsi con sé stesso o anche questo probabilmente dipende dalla consapevolezza di chi siamo noi? Non so se mi sono spiegata... uff!

Faccio un esempio pratico (un pò banale, ma è solo per farmi capire... spero): una persona che ha un certo grado di "consapevolezza" incontra una persona diciamo "tormentata", o che si sta ponendo delle domande esistenziali da poco tempo (o molto tempo)... ecco,vorrei sapere se da quell'incontro non scaturisce naturalmente una "fusione"?... nel senso che
anche se quella persona è in tormento, comunque percepisce "armonia" in chi gli è davanti e comunque ne "riceve" degli effetti, come dire... "equilibranti"...
no? Oppure ci sono troppe variabili che intervengono e quindi ogni caso è a sé stante...?


veraluce is offline  
Vecchio 27-01-2008, 16.06.05   #89
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Sono appollaiato in cima all'albero maestro di una nave che affonda, vorrei scomparire, ma questa pertica e' una specie di sughero, affonda e poi ritorna a galla, come una maledizione, sono scomparso migliaia di volte e altre migliaia sono riapparso, questa e' la mia miseria, che dopo tutta questa fatica non me ne posso nemmeno andare, non posso lasciar andare, ne' posso ricostruire la nave, raggiungere la terra, o altri navi, sono incastrato in questa situazione e non riesco ad andare ne' avanti ne' indietro. Nel mezzo pero' ci arriva il wifi..
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Vecchio 27-01-2008, 17.51.50   #90
oroboros
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Originalmente inviato da maxim
ah si?
...e quale responsabilità personale ha un bimbo di 5 anni morente sul letto di un ospedale?...che dice a tal proposito il libro dei morti?

...si dia inizio alle fantaspiegazioni...


L'errore che genera questa questione consiste nel considerare solo il piano di esistenza attuale e anche dall'eliderlo da tutti gli altri piani precedenti questo, e anche da quelli a lui conseguenti, quando visti al di fuori della sequenza temporale, e che formano la spirale della manifestazione di quell'individualità che stiamo considerando abbia solo cinque anni. Non sto riferendomi a nessuna supposta reincarnazione, ma a una successione di manifestazioni vitali di un essere che le vivrà, seguendo quella che è la sua possibilità di espressione esistenziale. Considero invece la reincarnazione come il risultato di un'incomprensione delle leggi universali, le quali mai hanno necessità di far replicare la vita sullo stesso piano di esistenza. E questo perché l'Infinito non ha limiti che lo costringono ad alcuna ripetizione la quale sarebbe, per Lui, un limite alla propria possibilità d'irradiamento di realtà diversificate e funzionali ad esperire realtà sempre diverse. Le scritture sacre a questo si riferiscono, quando trattano dei diversi e molteplici stati nei quali l'essere si troverà percorrendo la spirale delle sue individuali possibilità.
oroboros is offline  

 



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