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20-01-2008, 14.52.55 | #42 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: avete i colori!!!
Citazione:
(adesso ,ad esempio lo sono,potrebbero pure non pubblicare questo mio post..) quindi convengo con te che questo gioco di superfici sia poco fruttoso e vero. Mi pongo un limite..che in realtà so che non esiste. Qui o altrove. Ma non ci sono luoghi..e ciò che deve "passare"..passa comunque. PS quindi con "noia" mi riferivo a quel limite. Mi piace raccontarmi,senza narcisismi evoluti,ma per creare rapporti sinceri. Gli unici che m'interessano e che conosco. |
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20-01-2008, 15.56.16 | #43 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: avete i colori!!!
Citazione:
Perche' egli contempla costantemente, e non potrebbe essere altrimenti, l'unico attributo divino: l'unita'. Non percependo separazione tra se e tutto il resto, compresi gli oggetti inanimati..... essendo quindi venuta a meno la dualita'...in egli non possono piu' scattare le dinamiche di attrazione, repulsione e indifferenza che sorgono nella dualita' al contatto tra soggetto e oggetto. Certo non si tratta dell'amore cosi come noi lo immaginiamo e lo sperimentiamo, che e' sempre il frutto di una relazione tra due soggettivita'. (non-dual point of view...) |
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20-01-2008, 18.29.36 | #44 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: avete i colori!!!
Citazione:
...e pensare che a me bastava si parlasse, almeno in un post, di come viene percepita la realtà da altre persone...visione che non credo si discosti molto da come la percepivate voi prima delle "tecniche" e delle "pratiche" che vi hanno condotto a quell'Unità che raggruppa un numero limitato di partecipanti che hanno avuto tempo, intelletto ed ambiente per percepirla così. Veramente sbalorditivo il potere dell'uomo, in grado di sviluppare una capacità che riesce a vedere l'Unità in mezzo ai brandelli e non se ne cura affatto di chi non ha la possibilità di acquistare la potente droga dell'anima. Talmente impegnati nel proprio sè che anche quando dovete citare esempi che non vi riguardano direttamente non riuscite ad andare oltre quelli che più vi appartengono...amici, parenti, conoscenti! Sviluppando questi concetti comprendo ora come sia molto più facile sviluppare la visione dell'Uno...sufficiente pensare che non ce ne siano altre! |
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20-01-2008, 18.56.21 | #45 |
Ospite
Data registrazione: 21-11-2007
Messaggi: 11
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Riferimento: avete i colori!!!
Bellissime tutte le riflessioni...
Unica cosa: consideriamo che il vedere solo l'ingiustizia, il dolore apparentemente senza senso, la disperazione, queste sono tutte tentazioni che ci portano al non agire, al credere che tanto nulla potrà mai cambiare... La cosa più difficile non è cambiare il mondo ma noi stessi... a cominciare da me... saluti! ----------------------------- Fammi credere ----------------------------- (Mons. Luigi Novarese, fondatore del Centro Volontari della Sofferenza) Fammi credere o Signore, nella forza costruttrice del dolore. Che io non veda nel male che mi blocca un ostacolo alla mia perfezione. Fammi capire come ogni istante di sofferenza può essere trasformato in moneta di conquista. Ho bisogno di allargare i miei orizzonti, di comprendere che la vita non è soltanto quella che vedo. Voglio sentirmi un essere utile alla società, su cui tutti si possono appoggiare. Voglio identificarmi con te, o Signore, per scoprire sempre di più l'ampiezza dei miei orizzonti. ----------------------------- |
20-01-2008, 19.23.50 | #46 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
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Riferimento: avete i colori!!!
Alla vita non importa un fico secco delle vostre empatie e compassioni.
Non ci sono rapporti, e non c'e' modo di comunicare nulla.. sotto i colori c'e' solo morte, miseria, dolore, impotenza e paura, la vita fa una carneficina dei vostri colori, altro che amore.. |
20-01-2008, 19.33.50 | #47 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: avete i colori!!!
Citazione:
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20-01-2008, 19.40.35 | #48 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: avete i colori!!!
Salve e buona serata!
pensare che a me bastava si parlasse, almeno in un post, di come viene percepita la realtà da altre persone ah! max se è già difficile parlare della propria percezione della realtà data la sua e la nostra mutevolezza...figuriamoci parlare di quella degli altri...sono spirituale miga mago ciao buona serata claudio |
20-01-2008, 19.43.02 | #49 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Riferimento: avete i colori!!!
Citazione:
Beh, Maxim, mi auguro che la sofferenza, quella vera e non quella di chi la contempla con la mente come stai facendo qui, non ti tocchi mai da vicino, che non tocchi mai un tuo figlio, o te stesso, o un amico caro...ma che tu continui a vederla solo alla TV, o nei tuoi pensieri..cosicche' tu rimanga cieco, quale sei, di fronte al dolore...quello vero...anche quello dell'animale che hai appena ucciso con il tuo fucile...perche' si diventa sensibili anche a quello. Contemplare l'unita' di tutte le cose significa che il dolore di un altro e' il nostro, perche' vi e' un unico corpo, il corpo della Realta'. |
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20-01-2008, 20.00.44 | #50 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Il viaggio oltre la sofferenza
Citazione:
Un Saggio ha detto: "Ciò che non vi uccide vi fa crescere". E questa affermazione, soprattutto, se letta in chiave spirituale, mi sembra giusta. Ognuno di noi, in un momento o nell’altro, ha avuto l’impressione di soffrire e di soffrire sempre di più e che la vita fosse dura, difficile, dolorosa. Ognuno di noi passa o ha passato quei momenti. Ora però, di fronte a questa sofferenza, piuttosto che negarla o fuggirla, dovremmo invece trovare la forza per andare oltre... per trovare in noi quel luogo in cui tutto ciò viene trasceso. Dovremmo usare la sofferenza, per quanto dura, come occasione, come palestra, per imparare a riconoscere l'essenza di noi stessi. Dopo aver ritrovato il coraggio di riconoscere completamente ciò che è in noi, si tratta di avere il coraggio di gettarci nell’esistenza, di assumere i rischi, di accettare di ricevere i colpi della vita, sapendo già che si verrà esposti al gioco dei contrari: riuscito-fallito, felice-infelice, lode-biasimo. Certo, dovremo far fronte a situazioni che sinora abbiamo considerato dolorose, ma saremo in grado di accettarle dal momento che, se saremo "uno con" una situazione quale che sia, non ne saremo più colpiti. e, se viene accettata la sofferenza sfocia nella pace del profondo. Se comprendiamo questo principio, non avremo più paura di soffrire, perché la sofferenza, se accettata, non è dolorosa; le situazioni tormentose acquistano un senso. E’ proprio a questo che dovremmo arrivare. Però se seguiamo il cammino della ricerca interior solo per paura di soffrire, non progrediremo mai. Siamo d’accordo che la meta del cammino sia la scomparsa della sofferenza, la pace permanente, la gioia che supera ogni comprensione, ma il cammino passa per la sofferenza. E non è un ricercatore serio chi cerca di apprendere gli insegnamenti allo scopo di non soffrire più, bensì chi non ha più paura della sofferenza e non teme più di mettersi in situazioni che potrebbero farlo soffrire. Almeno avrà sperimentato, avrà vissuto, saprà che cosa l’esistenza poteva o non poteva dargli, avrà iniziato a comprendere la verità di ciò che i Saggi chiamano maya, l’illusione, e l’attaccamento, con il suo gioco di attrazione e repulsione. Un ricercatore accetta di soffrire. Chi è impegnato nel cammino preferisce vivere e soffrire piuttosto che non vivere per non soffrire. Non possiamo vivere senza assumerci il rischio di soffrire, sino a quando non abbiamo scoperto il segreto che ci pone al di là della sofferenza, quali che siano le circostanze della nostra esistenza. Comunque soffriremo. Allora perché non accettarlo deliberatamente una volta per tutte. Perchè non viverlo come un ritorno alla nostra verità profonda, farne un cammino di purificazione, prenderlo come un punto d’appoggio per trascendere la sofferenza? |
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