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15-06-2003, 21.47.25 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-06-2003
Messaggi: 77
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Un tesoro da riscoprire
L’Amore è una delle tante essenze che indistintamente è parte di noi tutti e se alcuni o molti non dimostrano di aver conoscenza di un simile dono, ciò non può giustificare l’ipotesi che questo sentimento lo si debba “costruire”, ricevere o donare, poiché è solo una questione di riscoperta (consapevolezza) di quello che si è perso.
Amore è libertà, e come questa non può essere donata ne ricevuta, che libertà sarebbe se ci viene concessa o richiesta? Che amore sarebbe se questo è il frutto ingannevole del pensiero dualistico del nostro ego? Spesso dietro a questa meravigliosa parola, di cui ci riempiamo più la bocca che i nostri cuori si mistifica il senso del possesso, il ricatto morale, ma soprattutto quel processo verso l’esterno, intento ad esorcizzare il senso di frustrazione dell’isolamento o seguire la mala-filosofia del dare per avere. Ognuno di noi dovrebbe essere cosciente ch’è pure amore, incondizionato per se e per gli altri, privo di aspettative. La consapevolezza di ciò, è responsabilità è completo abbandono è la reale forza della non forza. |
18-06-2003, 20.15.51 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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x ksana
parole molto chiare e intense le tue. Condivido. Mi viene in mente un modo per far comprendere l'amore. L'amore è come l'acqua: la trovi ovunque, o quasi. E' dentro di noi e fuori di noi, persino nel deserto. Ma questo non significa che puoi attingere senza fatica e senza ricerca. L'amore è spontaneo nella misura in cui lasci che possa scorrere liberamente. Il lavoro da fare è scavare, ripulire, liberare, cercare, usare. L'acqua del pozzo a cui non si attinge imputridisce. Così l'amore non usato, consumato, donato, assaporato, vissuto diventa inservibile per chi è assetato. E noi tutti siamo assetati. Non puoi mettere un tappo alla sorgente che scorre dalla roccia, non puoi imprigionare il mare, non puoi possedere o controllare l'amore. Quando entri nell'amore puoi comprendere che non vi è nulla di faticoso nell'amare. La sola fatica è restare liberi, è non lasciarsi imprigionare né da catene né da fili di ragnatele. Ma le parole servono unicamente ad avviarci verso la sperimentazione personale. Come puoi spiegare il tramonto ad uno che ha gli occhi chiusi?! Puoi solo dirgli di aprire gli occhi. Ciao Mary |
19-06-2003, 22.42.45 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-06-2003
Messaggi: 77
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x Mary
Citazione:
Cara amica, si può spiegare con il silenzioso esempio. |
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20-06-2003, 10.11.44 | #10 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: Un tesoro da riscoprire
Citazione:
Non so se questo post facesse riferimento al mio. Ho parlato dell'amore come di un'arte che si impara. Non è semplice parlare di questo, soprattutto con persone che non si è mi potuto guardare negli occhi. Vedi, tutto sommato riscoprire quello che si è perso è un percorso, così come può essere un percorso imparare un'arte. Rimango sempre un po' perplessa quando sento parlare dell'amore come di qualcosa di spontaneo ma mi rendo conto che questa mia perplessità va spiegata. Semplicemente non credo che tenere questo atteggiamento porti l'amore che c'è dentro di noi a manifestarsi. Ci tengo, a questo punto, a ribadire che io sto parlando di amare, non si essere amati. Io penso che se ci poniamo nell'atteggiamento di credere che l'amore è spontaneo, istintivo, già presente in potenza dentro di noi e che si manifesterà da sè quando sarà giunto il momento (o la persona?) giusto, non faremo nessunissimo passo sulla via dell'amore. Certamente la nostra natura è fatta anche di amore puro e disinteressato, L'arte consiste nel ... pulire lo specchio fino a renderlo trasparente. Nel coltivare questo aspetto di noi stessi. Nel diventare consapevoli. E questo non è spontaneo nè intintivo. E' un lavoro. A volte durissimo. Fatto di attenzione, di ascolto, di esercizio, di onestà. Moltissime cose sono presenti in potenza dentro di noi. Questo non significa che si manifesteranno spontaneamente senza nessuno sforzo da parte nostra. Io credo fermamente che per realizzare nella vita ciò che la nostra natura profonda già è, sia necessario molto lavoro. E credo fermamente che questo valga anche per l'amore. Di solito uso, come esempio, l'amore materno. Culturalmente siamo abituati a credere che una madre ami istintivamente i suoi figli e ho potuto constatare che questo atteggiamento genera a volte autentici disastri. Se crediamo che l'amore materno sia istintivo, ogni madre si sentirà autorizzata a credere che la prima cosa che gli viene in mente è il meglio per suo figlio e non imparerà ad ascoltarlo. Ad accetttarlo per quello che è. A riconoscerlo come diverso da lei. Ad amarlo come lui ha bisogno di essere amato. D'altro canto, un bambino che non è amato da sua madre (perchè lo sappiamo che questo succede!), crescendo con la convinzione che l'amore materno è istintivo crederà o che quella forma di non amore che ha assimilato col latte è amore (e quindi avrà un'idea distorta dell'amore e non saprà amare in altro modo) o che, se nemmeno sua madre lo ha potuto amare, deve avere in sè qualcosa di orribile. L'amore verso sè stessi, verso gli altri, verso un compagno, verso i figli, l'amore transpersonale .... e chi più ne ha più ne metta... è certamente presente in potenza in tutti noi ma pulire il canale attraverso cui possa ucire e manifestarsi è un'arte che si impara. Questo è quello che io credo e che cerco di praticare nella mia vita. Ovviamente non chiedo a nessuno di essere d'accordo con me. Ciao |
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