salve e buona nottata!
non sono miei pensieri (magara!! ) si parla dall’inquinante del divenire, no di inquinante nel divenire ; nel senso che se si è "attaccati" al divenire non si vive il presente ... me ne vado a nanna claudio

Credo di aver compreso la tua domanda.. [non so.. mi dirai tu..]

Partendo dal punto che <<essere>> e <<divenire>> sono inconciliabili (secondo la visione del taoismo e dello zen ad esempio) allora il divenire può esser visto come acquisizione al fine di una trasformazione (temporale e quindi del divenire). L'avidità è acquisizione: in tal senso il concetto del divenire è inconcepibile con quello d'essere,
inquinando quindi secondo il principio in cui "la Realtà E' (e non <diviene>!)".
Penso che qui ci sia stato solo un fraintendimento in termini ed ambiti cui ci si riferisce..
mischiando considerazioni appartenenti a due piani: la Realtà (o Essere) e la psiche umana (mutevole).
E Yam giustamente asserisce: "..Semmai vi è inquinante questo è nell' attaccamento" !




Gyta

Cara Atisha, ti ringrazio per l'apprezzamento, ma certe cose non le comprenderò mai. Se il padrone di casa è generoso, l'ospite è come il padrone; ma se l'ospite nonostante le attenzioni e la generosità del padrone di casa si comporta come se fosse un cattivo padrone, allora, il vero padrone di casa ha tutto il diritto e anche il dovere di scacciarlo, se non altro per fargli capire che il suo posto è fuori e non dentro.
Infatti mentre credo che che il mio dentro debba essere come il mio fuori (la mia intimità, i miei buoni sentimenti è bene che siano versati all'esterno, ovvero donati agli altri) non credo invece che il fuori degli altri, se è costituito da cattivi sentimenti, possa convivere amorevolmente con il mio dentro, se costituito da buoni sentimenti. Qui mi viene in mente il Vangelo, quando il padrone di casa scacciò l'invitato che non aveva gli abiti adatti.
Io non credo neanche che il dentro di tutti sia come il fuori e di questo me ne ha convinto sempre il Vangelo quando Gesù rinfacciava ai farisei ipocriti di curare alla perfezione l'esterno allo scopo di nascondere il putridume interno. Prima curate il vostro intimo, continuava Gesù, allora sì che poi potrete curare anche l'esteriorità, e i due luoghi sarranno uno solo; se intendevi questo sono d'accordo co te.
Ciao ozner.

Dentro..fuori..io ...gli altri....i sentimenti...le sensazioni e le emozioni...cosi si e' dei farisei ipocriti...che curano il loro personale giardino, sia esso esteriore o interiore (materialismo spirituale, cioe' ricerca di sensazioni, sentimenti ed emozioni spirituali...).
Ne' dentro, ne fuori, ne' io ne altri, cio' che si manifesta semplicemente e', non necessariamente e' come noi vorremmo che fosse.
Qual e' quella parte di noi che e' sempre oltre qualsiasi circostanza*, qualsiasi fenomeno (in cui rientra anche l'apparire di un essere vivente)?

Le scritture possono essere interpretate letteralmente oppure attraverso qualcosa di piu' profondo, ossia li (attraverso il sentire spontaneo del cuore) dove troviamo il loro significato simbolico e piu' profondo.

*oltre il dentro e fuori....cosi in alto come in basso.....

Mi dispiace contraddirti ma di una cosa sono sicuro: non sono mai stato ipocrita e non lo sarò mai perchè per fortuna non è nella mia natura.
Per quanto riguarda il dentro e il fuori , il sopra e il sotto, a destra o a sinistra posso dirti che per me sono solo ottimo orientamento per capire; inoltre non credo di essere egoista perchè il mio giardino è ha disposizione di tutti, anche ai nemici, solo a a una condizione, che chi vi entri possa capirlo, goderne e apprezzarlo e non certo a chi lo voglia distruggere.
I miei pensieri vengono da Cristo e a Cristo ritornano:
non gettare le perle ai porci perchè essi non le calpestino e poi ti si rivolgano contro.
ozner.

il Regno è dentro di voi e fuori di voi
Tommaso

Hanno detto: "Da ogni parte c'è la luce di Dio".
Ma gridano gli uomini tutti :"Dov'è quella luce?"
L'ignaro guarda a ogni parte, a destra, a sinistra; ma dice una Voce:
Guarda soltanto, senza destra e sinistra!".

Mevlana Jalaluddin Rumi

* non c'e' nessuno che detta condizioni la dove l'amore e' incondizionato.....ed e' un qualcosa di indistruttibile....oltre il fenomenico ovvero l'agire di chi ancora crede di praticare la virtu o il bene e teme il non virtuoso....il maligno...

Vorrei che fosse chiaro: il sottoscritto parla solo per sé.
Pensavo che dalle mie parole fosse evidente, ma forse per qualcuno non lo è.
Il mio parlare ovviamente riflette il mio punto di vista e non mi arrogherei mai il diritto di parlare per altri; il mio è solo un modo di comunicare esprimendo il mio parere, se poi a qualcuno interessa o può prendere spunto per approfondire il discorso in generale ben venga.
Un abbraccio a tutti. Ozner.

Grazie dell'abbraccio, lo ricambio.

Le espressioni che sono state evidenziate, da sole dovrebbero far riflettere....

Posso notare che il pensiero di Mevlana è simile a quello di Gesù quando gli chiedevano dov'era il Regno e lui rispondeva: - Se vi dicono che è in mare non ci credete altrimenti i pesci avrebbero il sopravvento su voi, oppure è in cielo, neanche, perchè altrimenti gli uccelli avrebbero il sopravvento, e se vi diranno ..è qua o là, non ci credete perchè il Regno di Dio è dentro di voi.
Ozner.