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17-07-2007, 17.48.58 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 213
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Riferimento: Sentire Dio
La mia breve esperienza di vita mi porta a dire che noi siamo sempre stati figli di Dio; lo siamo tuttora ma credo che l'uomo non sia "cosciente" di questo suo stato fondamentale: è questa una prima tappa basilare del cammino dell'uomo verso Dio, il ritorno al Padre, essere "coscienti" che noi siamo Figli di Dio.
Dio non perde nulla, anche chi non è battezzato, non viene perso! Caso mai è l'uomo che si perde, nei meandri del materialismo, del nichilismo, e della superficialità. Guarda te stesso e troverai Dio! poiché tu sei immagine di Dio...."Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" è scritto. "Sentire Dio": bella frase! Eppure, secondo me, Dio permea talmente la nostra vita, da indicarci la via, sempre e ovunque; sta a noi ascoltarlo, senza però imporre la nostra volontà alla Sua poiché solo Dio sa cosa è meglio per noi. Noi siamo talmente degli esseri piccoli da non poter vedere neanche dietro la nostra testa, figuriamoci il "disegno" di Dio. Eppure, allo stesso modo, siamo talmente importanti per Lui, che Egli ha mandato suo Figlio affinché noi ci salvassimo. Vi rendete conto di cosa è accaduto? Dio, Colui che ci ama tanto da "volerci", manda il suo unico Figlio affinché possa guidarci alla salvezza spirituale (secondo me la maggiore aspirazione a cui un uomo debba mirare) e l'uomo cosa fa? uccide il "messaggero" di Dio! Quanto siamo ciechi e stupidi! Eppure tutto questo, paradossalmente, ha un suo preciso significato escatologico. Per quanto riguarda la preghiera, io credo che questa sia la forma con cui l'uomo si rivolge a Dio: attenzione però nel non cadere nel tranello delle preghiere stampate. Quando vi rivolgete ad un amico o parente o altra persona, il discorso lo preparate prima? Non credo; tutto ciò che dite, lo dite spontaneamente col cuore (si presume). E così dovrebbe essere con Dio, con il nostro vero Padre: parliamoci con il cuore, spontaneamente. Gesù, in merito alla preghiera, ci da una importante indicazione: il Padre Nostro. Non è, sempre secondo me, ciò che dobbiamo dire a Dio, ma è una indicazione: se ve lo ricordate, il Padre Nostro inizia, prima di tutto, con una lode/invocazione a Dio; poi ci sono delle richieste per noi stessi. Ecco la preghiera! (a me piace definirla "colloquio con Dio"). Infine sull'umiliarsi davanti a Dio, io credo che nessun padre voglia che suo figlio si umili davanti a esso. Ciò nonostante, credo che dobbiamo essere coscienti della grandezza di Dio e dell'amore che nutre verso di noi, verso ognuno di noi, e quindi portare profonda gratitudine e profondo rispetto per Colui che, se avesse voluto, non ci avrebbe neanche creati!.... Concludo con una breve osservazione: L'uomo vive male quando non segue la volontà di Dio: "non chiunque dice -Signore, Signore- entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio". E qui, sempre secondo me, sta la rappresentazione del confine tra bene e male: bene è tutto ciò che corrisponde alla volontà di Dio, e male è tutto il resto. |