ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
26-06-2003, 10.02.30 | #72 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-06-2003
Messaggi: 401
|
A Visechi
Citazione:
Risposta Che significato ha per te il biologicamente o fisiologicamente ammissibile? Che oltre gli 80-100 anni è biologicamente impossibile andare? Credo che se vivrai abbastanza sarai smentito dai fatti, poiché con l’ascensione la vita degli esseri umani si allungherà sempre di più. Ovviamente questo accadrà solo a chi intende ascendere. Fra circa mille anni ci saranno molte persone (in ascensione) che raggiungeranno la 5° dimensione e l’immortalità fisica. Hai mai sentito parlare della cellula cristallina che si autorigenera? Provare per credere. Se intendi di ascendere con impegno potrai verificare su te stesso gli effetti dell’ascensione. Ciao. Gianfry |
|
26-06-2003, 11.50.44 | #73 |
autobannato per protesta
Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
|
Scusa Gianfry che metodica adotti per ascendere?
Ho letto il tuo sito, ipotesi affascinanti, ma le esperienze che fine hanno fatto? molta teoria e la sperimentazione? In definitiva come si concretizzano le ipotesi che divulghi con la tua pratica quotidiana? Spiegati... altrimenti comincio a pensare che mentre scrivi di massimi sistemi la tua minesta si raffredda! eh eh Ciao P.S. sei veramente pensionato? ma allora esistono! io pensavo fosse una leggenda messa in giro dall'INPS. |
26-06-2003, 15.36.04 | #74 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-06-2003
Messaggi: 401
|
A Visir
Citazione:
Risposta In fondo non occorre nessuna metodica per ascendere; basta l’intento di ascendere. Se tu ogni giorno intendi sinceramente di ascendere, la tua anima attirerà a te le situazioni opportune perché tu possa riconoscerti e rilasciare il tuo karma. E’ un lavoro continuo giornaliero di intendere di rilasciare, bilanciare e purificare la tua forma (corpo fisico) e il tuo campo aurico. La vita ogni giorno ci mette davanti molti specchi nei quali possiamo vederci e riconoscere i nostri “errori” per poi superarli, cambiando modo di pensare. Tali specchi sono i vari incontri/scontri con il prossimo, incidenti, malattie, ecc. Ogni esperienza di vita è un insegnamento che dobbiamo capire. Se non lo capiamo, si ripeterà sempre più duramente fino a quando lo capiremo, magari sulla nostra pelle. Un aiuto lo puoi trovare nella “Meditazione Quotidiana” e “De-Programmazione” nel sito http://members.xoom.virgilio.it/_XOO...quotidiana.htm e http://members.xoom.virgilio.it/_XOO...ammazione.htm. Nel mio percorso evolutivo ho fatto molte esperienze che ho riassunto in un libro intitolato “UNO CON LUI” . Sul mio sito non le ho inserite perché preferisco parlarne a voce o inserirle in specifici dibattiti, come quello sul tradimento di questo forum, che tu hai apprezzato. Se leggi attentamente il materiale del suddetto sito capirai pian piano come ci si deve muovere nell’ascensione. Ciao. Gianfry P.S. Sono veramente pensionato, dopo 45 anni di lavoro in informatica. |
|
26-06-2003, 15.51.27 | #75 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
|
Che fatica!
Evito di scrivere 1 di 2 per evitare ad un'amica la sensazione sconfortante di essere aggredita… tanto poi non legge
Citazione:
Non credo neppure che si tratti d'indottrinamento. Questo presupporrebbe un percorso in cui l'individuo apprende passivamente, cioè ascolta chi professa e assimila acriticamente quanto gli viene propinato. Le mie sono, invece, semplici elucubrazioni spontanee, non indotte da ideologie o da spiritualità dogmatiche. L'indottrinamento dovrebbe presupporre anche l'assenza d'argomentazioni nel sostenere una tesi, non mi potrai dire che evito di argomentare il mio punto di vista. Che l'uomo non sia solo materia ma sia costituito anche da sostanza impalpabile che materia non è, lo sostengo anch'io. Credo che la discussione dovrebbe, infatti, svilupparsi intorno all'individuazione di questa immaterialità cogente che spinge, più della materialità, l'uomo ad agire. Una volta delimitata questa sfera immateriale, sarebbe forse opportuno cercare di comprendere (fosse mai possibile) da cosa sia determinata, se da elementi esogeni (anche metafisici) o endogeni (fisiologici e biologici). Bene, forse ti stupirai, io mai affermerò - non l'ho mai fatto neanche nel passato, i miei numerosi interventi in questo forum lo testimoniano ad abbundantiam - che sia unicamente figlia dei componenti materiali. Ho la sensazione che si generi da una costante e complessa interrelazione fra corpo e mondo circostante, assolutamente indimostrabile… opinione mia, non dogmaticamente indotta. Un'osservazione a sostegno della mia tesi comunque esiste: è accertato che se si dovesse privare l'uomo del particolarissimo rapporto con ciò che lo circonda, otterremmo un effetto alquanto simile ad un foglio macchiato, quindi di difficile interpretazione e lettura. Un uomo impoverito, se non del tutto privato, di tutti quei particolarissimi elementi che potrebbero indurre a congetturare l'esistenza di una dimensione diversa da quella che conosciamo e della cui esistenza è possibile produrre dimostrazioni empiriche (al di là dei sofismi). E' noto che l'isolamento produce nefaste conseguenze per la crescita fisica, intellettuale, morale e, soprattutto, psichica dell'individuo. In definitiva si viene a costituire una condizione di disagio piuttosto grave. Ciò che ne risente è soprattutto la capacità dell'individuo d'interagire proficuamente con quanto lo circonda, con la conseguenza, registrata in diverse occasioni, di patire un impoverimento piuttosto marcato nella propria vita interiore. Attenzione, non è matematica, non esistono formule esatte, ognuno reagisce in maniera diversa, ma nella stragrande maggioranza dei casi sono state registrate evidenti regressioni psichiche che si riflettono nella capacità di 'sentire' con l'animo il mondo che gli stà intorno (sensibilità)… credo che ti stia rendendo conto che, partendo dalla vita psichica, sono approdato all'osservazione non dogmatica o capziosa della capacità di rapportarsi proficuamente con il mondo ultrasensibile. Le osservazioni sull'uomo hanno fatto emergere quanto, in questi sfortunatissimi casi d'isolamento psicologico, l'alterazione che normalmente si registra nella capacità dell'individuo d'interagire con il mondo sensibile si effonda, si riversi, immancabilmente ed automaticamente, anche all'idoneità di relazionarsi con il mondo ultrasensibile... questo, mi darai atto, non è fantasia, non parlo di dogmi, è frutto di serie osservazioni sul comportamento umano. In sintesi, concludendo, vorrei provare a ragionare intorno a questo piccolo dilemma: se il mondo ultrasensibile (leggi anche Dio) fosse una realtà effettiva, perché mai ci troveremmo al cospetto di siffatta situazione? Perché mai un individuo con le proprie facoltà psichiche e fisiologiche potenzialmente intatte dovrebbe patire anche dal punto di vista spirituale per effetto di una condizione di deprivazione relazionale fisica - non a lui ascrivibile - che incide profondamente sulla psiche? Forse la risposta potrebbe essere conseguente. La relazione con il trascendente, la capacità di 'sentire' e percepire oltre il materiale è autoprodotta, e si espande e contrae in funzione dello svilupparsi di queste relazioni tipicamente umane… ergo, il trascendente potrebbe essere (nota l'assenza di certezze nella mia esposizione; è una tesi argomentata derivante da osservazioni empiriche) solo frutto della capacità relazionale dell'uomo, quindi della sua grande attitudine all'immaginazione… Il trascendente sarebbe la porzione dell'immaginario che più di ogni altra offre protezione e consola… Mi auguro che si comprenda che non è mia intenzione spacciare certezze… io rifuggo dalle certezze. Ciao Rolando |
|
26-06-2003, 15.52.37 | #76 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
|
Citazione:
Io non faccio il 'bastian contrario' per 'partito preso'. Un'apertura mentale non significa essere passivo nell'apprendimento e nella crescita. Il processo mentale è un meccanismo complesso, e ancor più complesso è poco noto è il processo emozionale che, lo affermi tu, dovrebbe essere la strada maestra che conduce a Dio… non può essere banalizzato con asserzioni singolari e stravaganti. Un'apertura mentale sottintende un'elaborazione tanto logica quanto emozionale (il cuore, il sentimento, l'architrave su cui poggia l'intera architettura spirituale), non può essere sminuita e resa sterile con semplici enunciati che devono essere accettati per il semplice fatto che sono stati pronunciati… oltre al sentimento, al cuore, avrei anche il desiderio di capire se le fonti, storiche suppongo, da cui attingi siano reali e verosimili… se parli di Atlantide o di altre macchiavellerie rocambolesche, un minimo di traccia dovrebbe pur trovarsi. Citazione:
Citazione:
Citazione:
Citazione:
In chiusura, Gianfry, parli di dimensioni che sono note solo a te e a qualche altro adepto, parli di cose che non sono facilmente spiegabili o comprensibili, ma non per carenze ascrivibili a chi apprende, ma, piuttosto, a causa di evidenti lacune ravvisabili nell'intera intelaiatura teologico/spirituale che propagandi. Parli di cose che neanche tu hai mai sperimentato direttamente, sempre che non voglia raccontarci, per esempio, che hai già compiuto i 500 anni, e sarebbe, questa, una bellissima e stupefacente risposta anche al quesito che ti pone Visir… curiosa, sempre più curiosa come filosofia. Un saluto, ciao Edali, mi fa piacere che hai potuto leggere il mio intero ultimo sproloquio. Credo che l'elaboratore elettronico sia un meccanismo, semplice o complesso non ha grande importanza, costruito dall'uomo facendo appello alla propria capacità logica, di elaborare, di astrazione… ne deriva che il funzionamento della macchina sia determinato dalla volontà prodotta da un meccanismo alquanto più complesso. La macchina è stupida, fa quello che l'uomo gli dice di fare… se i programmi non sono ben congegnati e i meccanismi ben integrati dall'intervento del pensiero umano, la macchina fornisce risposte irrazionali, non funzionali e non utili. L'uomo è assolutamente in grado di trasmettere pensieri… lo facciamo tutti giorni intervenendo in questo forum… l'uomo, in special modo se artista, è in grado e in condizione di trasmettere emozioni... ci mancherebbe altro. Fai bene a confidare sul tuo intuito, alle volte lo faccio anch'io, ma l'intuito, da solo non è sufficiente… sarebbe come voler apprendere complesse teorie sulla nascita dell'universo prescindendo dagli studi, ricerche, osservazioni etcc… che hanno preceduto questo mio intervento sul Forum. Ciao Edali, un saluto anche a te |
|||||