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07-05-2005, 21.27.15 | #23 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Citazione:
Non sapevo che c'è un incremento degli esorcismi". Quale è il motivo secondo te? Io non sono "credente". Io mi considero un "cercatore della verità" e non penso che la chiesa cristiana, o altre religioni di fede, possono dare risposte alle domande esistenziali dell'uomo moderno. Io non posso credere nei dogmi illogici religiosi, ma cerco spiegazioni logiche alle domande esistenziale. La spiegazione dell'esistenza che a me sembra più verosimile, è quella che l'autore danese Martinus presenta nelle sue analisi cosmiche e nei suoi simboli. Ma anche l'italiano Amadeus Voldben (Amedeo Rotondi) è interessante. Se abiti a Roma puoi forse visitare la sua libreria dove si tiene anche delle conferenze sul esoterismo e sulla spiritualità? Citazione:
Però, come ho detto già in precedenza, ci siamo tutti liberi, abbiamo infatti il libero arbitrio, e possiamo provare personalmente tutto che vogliamo e tutto che possiamo. Comunque ti auguro buona fortuna e una bella vita. Ciao |
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08-05-2005, 13.56.20 | #24 | |
iscrizione annullata
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Messaggi: 2,913
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Re: reiki crea dipendenza?
Citazione:
Ciao Stefania. Mi scuso se dovessi scrivere cose che hanno già scritto altri, ma non ho letto tutti gli interventi precedenti. Ho il II livello Reiki da una decina d'anni. Non credo che il reiki in sè possa dare dipendenza, più essere che alcune persone sviluppino una dipendenza, ma secondo me per una loro tendenza alla dipendenza. Credo però che sia giusto avvicinare qualsiasi lavoro con l'energia con molta più cautela di quella che suggeriscono i maestri di reiki. Io credo credo che qualsiasi lavoro con l'energia vada affrontato attraverso un grosso lavoro sul corpo, come viene fatto in tutte le gradi tradizioni. Nel reiki questo purtroppo non viene insegnato. In questo senso non è come lo yoga. Quindi la mia opinione è che il reiki va bene, ma solo se affiancato da altri lavori su di sè, come lo yoga, il chi cong, il tai chi, lo shiatsu, la meditazione ecc. ecc. |
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09-05-2005, 18.45.45 | #25 |
Ospite
Data registrazione: 20-04-2005
Messaggi: 16
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Piacere Fragola
Ciao e grazie di avermi scritto, sei un soggetto prezioso per me, cerco la verità tutta la verità sul reiki e chi meglio di te mi può parlare di questo mondo visto che l'hai provato?
Ti chiedo per favore di raccontarmi le tue esperienze belle e brutte fatte con il reiki... Lo pratichi tutti i g? Ti sei pentita del percorso intrapreso?hai avuto brutte vicende?credi anche tu che si possa essere più vulnerabili fisicamente e psicologicamente dopo averlo conosciuto? Ho altre 10000 domande ma te le faccio un pò per volta altrimenti impazzisci!! a presto |
09-05-2005, 20.52.51 | #26 |
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Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Posso farti prima io una domanda? Quanti anni hai?
Provo a rispondere poco alla volta Non posso raccontarti tutte le mie esperienze col reiki per due motivi. Il primo è che preferisco non entrare nel dettaglio delle mie esperienze personali sul forum. Il secondo è che è abbastanza difficile stabilire cosa sia strettamente collegato solo al reiki e cosa anche ad altro... Comunque ti faccio qualche breve accenno. Il mio primo incontro con il reiki è stato tramite una mia amica che mi ha "trattato" un torcicollo irriducibile che mi trascinavo da mesi ed è riuscita a scioglierlo. E' questo il motivo (più la curiosità) per cui ho deciso di prendere il primo livello. Dopo di allora l'ho usato per me stessa se non tutti i giorni, comunque molto spesso, senza capire bene se qualcosa cambiava oppure no. Perchè ci sono tante cose che influisono nella vita. Ho comunque deciso di prendere il secondo livello. Dopo di che ho iniziato ad usarlo un po' di più sugli altri, per scoprire che c'erano situazioni in cui, dopo o durante un trattamento, mi capitava di "assorbire" un po' troppo dall'altra persona. Una volta sono stata davvero molto molto male. E quindi l'ho abbandonato per molti anni. Fino a che, dopo aver lavorato a lungo in altri modi, ho capito che potevo anche riavvicinarlo, però con molta più cautela. Lo pratichi tutti i g? No. Non tutti i giorni e nemmeno così spesso come all'inizio. Per me non è una "pratica". Ho altre pratiche che considero più complete. E' più che altro un catalizzatore. Ti sei pentita del percorso intrapreso? No. Non mi pento mai dei percorsi intrapresi. A volte cambio percorso, ma se l'ho fatto, oramai l'ho fatto. Non so se lo rifarei ora ma sono certa che mi è servito molto. hai avuto brutte vicende? A questo ho già risposto. credi anche tu che si possa essere più vulnerabili fisicamente e psicologicamente dopo averlo conosciuto? No. Si può essere vulnerabili usandolo male. Usandolo senza sapere bene come lavorare con l'energia. Il reiki, come ti ho detto, da solo non basta. Ma non certo solo per il fatto di averlo conosciuto! Nemmeno per aver ricevuto l'iniziazione. Lavorare con l'energia è una cosa seria che non va presa alla leggera. Lavorare con l'energia, con qualsiasi tecnica, ha sempre le sue dosi di rischio. Ma se lo fai con serietà e cautela, saranno veramente minime. Il mio consiglio, per ora, è: usa tranquillamente il reiki per te e su di te, non per gli altri e sugli altri. E intanto avvicinati a qualche tecnica più ... "antica" (e quindi più collaudata ) come lo yoga, lo schiatsu, il chi cong o la meditazione. Poi capirai da sola cosa fare. Se hai altre domande, per quello che posso ti risponderò volentieri. |
09-05-2005, 20.58.37 | #27 |
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Una piccola aggiunta: è vero che aprirsi rende vulnerabili. Più sensibili a ciò che ci fa bene e anche a ciò che ci fa male. Nell'aprirsi c'è un rischio.
Ma non aprirsi ... rende non vivi! Va bene essere prudenti, molto bene. Essere terrorizzati ... mi pare eccessivo. Occorre solo trovare la misura e la capacità di discriminare. Di "separare la pula dal grano". |
10-05-2005, 13.50.12 | #28 |
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per Stef:
ti riporto qui il messaggio col quale avevo risposto al tuo in privato (non so cosa sia successo perchè ero convinta di avertelo inviato ed invece non me lo trovo più sulla tracking list) 'credo che la vita non segua un percorso uguale per tutti. Siamo noi e la nostra natura Stef a determinare il percorso, non è il metodo...quale esso sia. Cercavo solo di invitarti alla cautela, come ho cercato di farlo con le due conoscenti di cui ho parlato. Non sta a me riportarle alla concretezza della vita se loro decidono di andare in un'altra direzione... abbiamo la nostra vita da vivere prima di quella degli altri. Un abbraccio' e per ora non provo curiosità a cercare altri contatti col reiki come mi consigliavi tu... un po' come Fragola, apro delle porte...poi vado a guardare da un'altra parte...poi magari torno indietro e riguardo meglio dentro quella che avevo lasciato da parte tempo prima... magari anche col reiki sarà così, perchè non credo che sia il mezzo in se che non vada ma l'uso improprio che se ne fa a volte...ma questo vale un po' per tutto...non solo per il reiki. |
11-05-2005, 00.07.47 | #29 |
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Hanno appena aggiungo questa pagina a un sito molto bello. Siccome l'ho ricevuta ora e mi sembra in tema, vi metto il link.
http://www.pensarecolcorpo.it/Capito...emidicono.html |
11-05-2005, 10.32.34 | #30 | |
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