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07-11-2006, 15.44.54 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-12-2005
Messaggi: 124
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
Per me trasgredire è il modo più semplice e immediato di rompere la monotonia della vita quotidiana e lasciarmi andarea piaceri considerati "illeciti" Quelle che faccio nel momento in cui "trasgredisco" è considerato dalle altre persone un male, ma cosa ne pensi se ti dico che mi fa stare bene? |
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07-11-2006, 18.46.25 | #4 | |
io Panda
Data registrazione: 28-03-2006
Messaggi: 469
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
che ne penso se mi dici che ti fa stare bene? Fa stare bene anke me! Non capisco il perchè... in fondo sono sempre azioni che tu compi, nn necerrariamente "fuori dalla norma".... Ecco... non capisco perchè trasgredire (ripeto, in qualsiasi modo, dall'alzare il gomito con un bikkiere in più all'osare col sesso....-che sono le trasgressioni per antonomasia!!!-) faccia stare bene! Grazie Voluttà! |
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07-11-2006, 18.53.31 | #5 |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
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Riferimento: Trasgressione....
...niente è così liberatorio come trasgredire, rompere le regole e il guscio che la società ci ha imposto...
...sottile è il fascino della trasgressione, come sottile è il piacere del proibito... |
07-11-2006, 20.17.21 | #6 | |
io Panda
Data registrazione: 28-03-2006
Messaggi: 469
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
che bella questa frase, entrerà nei miei aforismi personali! |
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07-11-2006, 21.05.07 | #7 | |
Frequentatrice abituale
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 822
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
Una possibile interpretazione della trasgressione,che possa soprattutto essere di interesse comune, dal momento che il problema credo, riguardi direttamente o indirettamente ciascuno di noi potrebbe essere il BOVARISMO. Il termine "bovarismo" nasce come un marchio di infamia, anche se i dizionari ne danno una definizione, per così dire neutrale. La "cattiva fama" cui allude il termine bovarismo, non è legata soltanto al periodo in cui vive il ben noto personaggio di Flaubert. Essa serpeggia ancora nel secolo da poco nato e sicuramente reca ancora i caratteri dispregiativi dell'epoca in cui vide la luce. Una luce molto poco luminosa, se si pensa che Emma Bovary, venne partorita dalla fantasia del suo autore,come esempio di figura femminile che si propone come simbolo d'amore e di vita nei confronti di una società che aveva scritto la sua condanna alla rassegnazione e alla morte interiore. Emma incontrerà ugualmente la morte, nonostante abbia sfidato il mondo, forse anche il destino. Ma proviamo a far rinascere la nostra eroina nel nostro tempo, e inseriamola in una storia simile a quella da lei sofferta, in un contesto sociale mutato, più aperto, più democratico, meno razzista Vediamo senz'altro Emma, sposa ad esempio di un impiegato capace solo di interessarsi allo sport, alla cronaca giornaliera, ai pettegolezzi politici (non alla politica),alla televisione o al più recente modello di auto con maggiori comfort e prestazioni. Diamo anche uno sguardo alla società cambiata e in continuo mutamento. Vediamo donne "in carriera", indossatrici e appartenenti al mondo dello spettacolo, compagne di uomini famosi, artiste e scienziate e ci convinciamo che la condizione della donna è cambiata, che non è ancora..., ma... Ma...cosa? Cerchiamo di non chiudere gli occhi e di vedere senza i filtri che ci impongono i mass media. Dov'è questa donna libera e liberata? Da cosa è stata liberata e da chi? E' veramente gioiosa come ci appare? I suoi rapporti con l'altro sesso sono davvero migliorati? E nel mondo del lavoro? E' ancora schiava e vittima del maschilismo più cieco e stupido? E quanto è dissimile dalla sua condizione quella degli altri esseri umani in genere, maschi vecchi bambini? Pensate sia possibile ricomporre ciò che si è voluto disunire per scopi indipendenti dalla concreta realtà? Pensate sia ancora possibile parlare di maschio e di femmina, o ad esempio non sia più equo parlare di comuni condizioni di disagio che potrebbero vederci insieme costruire una società meno disagevole, più a misura d'uomo(non maschilista,non femminista)? La trasgressione muove contro un limite imposto dal potere politico economico religioso e culturale in genere. Incominciamo a pensare che quei limiti possono essere rimossi così come sono stati istituiti. Cosa ne pensate? Vogliamo cominciare ad interpretare la realtà come noi la vediamo e non come vogliono farcela vedere? |
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07-11-2006, 21.10.18 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
non diciamo banalità,la società non ci ha imposto nulla...se ti senti oppresso in questa società figurati come ti sentiresti in una dittatura tipo il comunismo... |
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07-11-2006, 23.44.03 | #9 | |
...cercatore...
Data registrazione: 15-03-2006
Messaggi: 604
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
...grazie Mocassino... ...Patri bella la Tua analisi, ma converrai che la condizione femminile è molto cambiata dai tempi di Flaubert e quantomeno oggi, le opportunità perchè una donna si realizzi, sono notevolmente aumentate, mi vengono in mente le socialdemocrazie del nord-europa ad es. ...va da sè che in Italia, un primo ministro donna o un primario ospadaliero lesbica, sono una trasgressione ancora inaccettabile...ahimè... |
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08-11-2006, 11.55.12 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
Non penso ci sarebbe nessuno ad impedirtelo quindi...vai tranquilla! Il limite semmai è ancora dentro di te e trasgressione vuole che, per essere veramente tale, debba innanzitutto venire infranto. Leggendo i tuoi posts (non solo questi), noto sempre una certa sofferenza della condizione femminile nei confronti del maschio. La trasgressione è bella se è sincera e non imposta dal nostro ego per questioni di sfida verso un nostro ipotetico avversario...nel tuo caso, mi par di comprendere, il maschio! ...ma saresti veramente disposta a mettere alla luce del sole le tue trasgressioni senza provare un senso di "vergogna" o altro sentimento negativo nei confronti del "non trasgressore"? Ecco...la vera trasgressione è per me trasgredire riuscendo comunque a tenere la testa alta nei confronti di chiunque e soprattutto senza provare quel senso di "vergogna" che ne deriva. In questo caso, come dici tu, i limiti vengono veramente rimossi. |
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