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12-11-2006, 20.38.30 | #32 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-04-2006
Messaggi: 163
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Riferimento: Trasgressione....
razionalmente penso che la trasgressione non esista. se per trasgressione indendiamo infrangere una regola, fottersene, oppure oltrepassare un limite, secondo me non esiste trasgressione.
per esempio, quando io penso di fare qualcosa un po' fuori della norma, o mi si presenta una situazione fuori dalla norma, io mi chiedo a quale norma sto facendo riferimento. cioè quella regola è mia, mi appartiene, la condivido, la sento mia? il più delle volte mi rispondo "e chi l'ha detto che deve essere così?". preferisco parlare di libertà individuale, di individuo che si sperimenta nella vita, che si costruisce delle regole sue proprie sulla base di quel che vive e non a priori. il limite non è esterno a me, ma sono io a deciderlo, rispettando il mio sentire. mi rendo conto che non per tutti è così, quindi scelgo le persone alle quali raccontare cose di me. se ho davanti una persona che ritengo limitata ometto buona parte della mia vita e del mio sentire. la mia regola è cercare di non fare del male a qualcun altro, per il resto tutto viene sempre preso in considerazione. almeno mi sforzo di vivere così, il più possibile libera. e quando mi capita di vergonarmi dopo aver fatto qualcosa che nell'accezione comune può essere considerata strana, cerco di chiedermi se quella vergogna viene da me, dal fatto che veramente sento di aver sbagliato qualcosa, o se viene da un giudice interno che si fa voce di un giudice esterno e che non mi appartiene. buone trasgressioni a tutti |
12-11-2006, 21.04.34 | #33 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
Guarda di getto...ci provo... Scommetto che sei donna! Trasgressione al femminile è soprattutto il saper "tener nascosto"... |
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13-11-2006, 13.45.32 | #34 |
torna catalessi...
Data registrazione: 30-08-2005
Messaggi: 899
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Riferimento: Trasgressione....
Per maxim:
mi sento un po' in colpa; le trasgressioni "pesanti" le ho tirate in ballo io, per deformazione professionale. Quando si parla di trasgredire, spontaneamente penso a questo tipo di comportamenti altamente pericolosi e asociali, perchè prorpio con questi mi trovo a confrontarmi. Tutto il resto mi sembrano (e sono) bazzeccole. Ogni tanto dimentico che per la maggioranza non è mica così! Per cui, se volete, cancelliamo e ripartiamo a discutere di trasgressione "più leggera" e più comune. provo a concentrarmi e a pensare che cosa sia la trasgressione per me, per l'odissea che scrive qui, adesso. Non sono una grande trasgreditrice (ma si può dire ?). Forse non mi piace neanche tanto trasgredire, mi dà un senso di insicurezza e certamente mi fa sentire in colpa. Per questo dubito nell'esistenza delle trasgressioni "pulite" anche perchè se sono pulite (tipo bere fino alla nausea con gli amici, o fumarsi una XXXXX) non le interpreto neanche trasgressioni.Questo il risultato di essere cresciuta in una famiglia cattolica: la trasgressione per me, volente o nolente, è un affare sporco. Trasgredire mi destabilizza perchè nella mia testa mi sono immaginata la mia vita tutta bella, dritta come una riga tracciata col righello. Poi, puntualmente, mi trovo in circostanze che mi offrono l'occasione di deviarla questa riga, mi fan venir voglia di mandare tutto all'aria e soprattutto mi dimostrano che in fondo non sono così soddisfatta di essere come sono, indipendente e determinata e apparentemente forte: allora ste occasioni le colgo, le vivo, per poi pensarci su e chiedermi perchè? Le mie non sono trasgressioni pianficate, forse sta qui il nocciolo: dovrei scrivermi una specie di promemoria o un piano di azione....non so. Dovrei rifletterci su, questo è fuori discussione. Comunque il succo del discorso tutto personale che ho fatto, è questo: la trasgressione mi destabilizza e mi manda anche un po' in crisi. La mia è una trasgressione "negativa"(nel senso che le ho dato in un mio precedente post) e certamente segreta. fine "confessione" saluti |
13-11-2006, 14.15.06 | #35 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2005
Messaggi: 348
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Riferimento: Trasgressione....
Perché si sente il bisogno di trasgredire? chiede Mocassino...
Perché porta piacere, innanzitutto, e non mi sto riferendo a quello sessuale. E' un piacere naturale che deriva dal nostro essere autonomi e indipendenti. E' un piacere che deriva dall'infanzia, quando si disubbidisce alla mamma e al papà. Ci si senti autonomi e vivi, soddisfatti e pieni di sé. Ci si sente grandi, capaci di gestire la situazione a proprio modo, indipendentemente dai genitori. Ciò mi sembra valido per tutte le forme che poi la trasgressione assume nell'età adolescienziale ed adulta. Sia per quelle considerate "positive" che "negative". Sia per chi trasgredisce mostrando i difetti di una società bigotta, sia per chi lo fa dimostrando quanto si annoia. Suppongo che anche il senso di colpa o di vergogna derivino dalla conseguente o ipotetica sgridata dei genitori: sappiamo che stiamo facendo una cosa che non dobbiamo fare, ma la facciamo lo stesso, inseguendo i dettami del nostro io, alimentato dall'inconscio, credo. Ora procederò un po' a casaccio cercando io stesso di chiarirmi le idee, quindi scusate la confusione. A mio avviso nella società occidentale, laica e secolarizzata, l'omosessualità non è più una trasgressione. I parlamentari stessi si dicharano gay. E' in larga parte accettata, anche se persistono delle sacche di resistenza. Io giudico l'omosessualità una caratteristica naturale e normale di tutti gli animali, forse un difetto genetico, dato che impedisce la riproduzione, ma lungi da me ogni politica eugentica. Quindi considero degli eroi i trasgressori di un tempo che fu, e che è ancora, in alcuni luoghi della terra. Bere alcolici in abbondanza è la trasgressione più accettata dell'universo, credo, in qualsiasi cultura e in qualsiasi epoca, e neanche questa la reputo una trasgressione, tranne per i minorenni. Mi sembra invece di essere d'accordo con la maggioraza ritenendo che alcune trasgressioni siano indice di un vuoto dentro sé stessi. Mi riferisco al tradire il proprio partner e all'andar veloci in macchina, seppure apparentemente sembrino non c'entrare nulla l'una con l'altra. Però il meccanismo mi pare proprio quello di cercare di superare un'insoddisfazione personale. Il nostro rapporto col mondo non ci soddisfa. Ci sentiamo obbligati dentro delle regole, che sembrano delle gabbie. Noi non accettiamo tali regole. Noi siamo superiori a queste stupiude regole imposte dall'amorfa società. Noi siamo in grado di decidere per noi stessi. Perché dovrei andare a letto solo col mio partner, visto che son desiderato anche da altri? Perché devo rispettare il limite di velocità, visto che la mia nuova auto fa i 200 all'ora? Poi sono perfettamente in grado di gestire le conseguenze: io so mentire e so dare attenzioni sia alla/o mia/o partner sia alla/o mia/o amante; io sono un bravo pilota e controllo l'auto in curva e in controsterzo. Il vuoto che ho dentro è in realtà mancanza di amore, ritengo. Abbiamo un ego distorto che si crede superiore alla mamma e al papà. Forse non ci hanno amato abbastanza, non ci hanno dato il buon esempio. Ehm... ora il discorso mi si incasina Quello che vorrei sostenere è che queste regole che infrangiamo sono regole di convivenza affatto bigotte, ma che esprimono il rispetto altrui. La gelosia è un sentimento che significa come ogni essere umano sia attaccato al proprio partner da una "regola" che non è sociale, bensì naturale. Il divieto di oltreppassare una certa velocità è chiaramente imposta dal desiderio comune di evitare troppi incidenti. (Il danno infatti non aumenta in maniera aritmentica, ma geomaetrica). Bah, non so se sono stato convincente... Saluti. P.s.: ho in mente anche altri spunti, ma per ora non me la sento (dovrei parlare di droghe, piacere sessuali "perversi" e trasgressioni autoimposte) |
13-11-2006, 19.26.18 | #36 | |
torna catalessi...
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
bella domanda. Suppongo dipenda dalla trasgressione e in un certo senso è un po' lo stesso dubbio riguardo l'esistenza di trasgressioni positive e negative. credo che se una condotta trasgressiva mi annichilisce....ci sia un problema. |
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13-11-2006, 22.00.05 | #37 |
Ospite abituale
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Riferimento: Trasgressione....
e se la trasgressione, un certo tipo di trasgressione, fosse la sintesi dell'essere presenti e assenti?
a volte per sentire la vita bisogna anche sentirne l'assenza, insieme. certi tipi di trasgressione ti fanno sentire presente a te stesso mentre celebri la tua assenza... |
14-11-2006, 00.23.09 | #38 |
Ospite abituale
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Riferimento: Trasgressione....
Non ho mai pensato alla trasgressione come a qualcosa di liberatorio o eccitante.
L'azione tragressiva può essere per qualcuno un modo per raggiungere un fine, per altri invece il fine è tragredire una regola, un limite. Nel primo caso non definirei quindi l'azione come trasgressiva, non essendo questa l'intenzione. Il secondo invece lo trovo genericamente un po' triste: significa che in qualche modo si è prigionieri di un'idea, e che bisogna trovare un escamotage per liberarsi. Forse mi manca semplicemente la fantasia di immaginare un'azione trasgressiva divertente ed ironica, o forse le situazioni che ho visto (ad esempio in tv) come trasgressive mi sono sembrate solamente kitsch. Insomma ho solo da imparare.. attendo un esempio pratico di situazione trasgressiva. |
14-11-2006, 11.28.07 | #39 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
Non sapevo da dove cominciare ed ho puntato a caso la freccia del mouse su un post qualunque e...pensa un pò...mi è uscita la frase che ho quotato...e guardacaso...di Patri. Tutte le volte che sento parlare di società come un qualcosa di diverso da noi mi vengono le vertigini. La società è ipocrita, bigotta, non-pensante...la società ti impone le regole, ti guida per tutta la vita e ti giudica. Sta maledetta società che sembra essere un qualcosa alla quale noi non si partecipa. Siamo come numerini in mezzo un'equazione non lineare che deve prevedere un risultato prestabilito. Quel numerino ha invece la capacità di cambiarlo il risultato...eccome! e se tutti i numerini che partecipano all'equazione volessero vedere un risultato diverso da quello che hanno sempre visto lo potrebbero fare rendendosi consapevoli della loro importanza all'interno di quell'equazione. Io quindi penso che... - la colpa non è mai della società ma esclusivamente del singolo. Una trasgressione non dichiarata non può definirsi non dichiarata/nascosta per colpa della società perchè il problema è esclusivamente del singolo trasgressore che non ha avuto la capacità di dichiararla. Ovviamente parlo sempre di quelle trasgressioni "pulite" che non intaccano le "regole" del buon vivere in compagnia. Io ad esempio non riesco a dare del lei a nessuna persona...qualunque essa sia. Vi siete mai chiesti quanto stupida sia questa "regola di buon comportamento" che prevederebbe un diverso grado di rispetto a seconda della persona che si ha di fronte? |
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15-11-2006, 18.47.12 | #40 | |
Ospite
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Riferimento: Trasgressione....
Citazione:
hai capito che sono femmina solo da come scrivo non per concetto espresso... |
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