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02-08-2006, 09.45.02 | #24 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2006
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Riferimento: Chi è un "vero" uomo?
Citazione:
Originalmente inviato da Weyl Un vero "Uomo"...? In realtà, credo si tratti proprio di un Uomo divenuto sostanzialmente indifferente al fascino femminile. Penso che, in effetti, le donne aspirino a quel genere, improbabile, di "maschio". Per assurdo che possa sembrare, nutro il convincimento che un angolo negletto dell'animo femminile aspiri a qualche forma servile di "sudditanza", purchè giustificata da una specie di "ammirazione" acritica. Il femminismo ha certamente "spazzato via" dall'autocoscienza femminile questa elementare forma di bisogno: ma è un fatto che, tra trentenni, quarantenni, cinquantenni, l'insoddisfazione domina l'universo femminile assai più di quello maschile. Gli uomini vanno oltreconfine, e trovano in altre lande ciò che neppure osavano sognare in patria. Alle donne resta il "dominio" di una sessualità più ostentata che sentita, ed il senso di vuoto che un rapporto di coppia alimentato semplicemente dagli attributi virili di un "bambolo" acefalo comporta. sei proprio ridotto male! dopo l'iscrizione a meetic hai mai provato a fare sesso con un'ameba? " Per assurdo che possa sembrare, nutro il convincimento che un angolo negletto dell'animo femminile aspiri a qualche forma servile di "sudditanza", purchè giustificata da una specie di "ammirazione" acritica." Non "aspiri" e' dovuta l'ammirazione nel genere femminile o ti riduci a fare sesso col buco della serratura di casa tua! cmq...con te non c'è discorso...goditi "l'oltreconfine" e tienici informati sulle cure verso l'uomo....si sà mai s'abbia da imparare come rendere un Uomo il "merlo" di turno ma và...và...... Credo che stia finalmente emergendo la contraddizione che percepivo "di fondo" quando sentivo parlare di vero-uomo.... ...L'intervento di Weyl e quelli di Cincin e Tammy, sono a mio avviso le cartine di tornasole di questa contraddizione. Cerco di spiegarmi meglio....l'idea espressa da Cincin di un uomo "vero" in quanto sincero, trasparente, e consapevole di sé, ossia dei propri pregi e dei propri difetti, è secondo me quello che dovrebbe essere considerato come "vero uomo", ossia uomo che non ha paura di mostrarsi per quello che è NEL BENE E NEL MALE.... invece l'idea o lo stereotipo del "vero uomo" che sembra prevalere nell'accezione comune (ma, devo ammettere, non in questo forum!) è invece quello dell'uomo sempre deciso, sempre roccioso, sempre efficiente con la partner, nel lavoro, coi figli, ecc.....e che, ovviamente NON ESISTE se non nell'immaginario alimentato da condizionamenti culturali (vedi "machismo") a cui talvolta anche le donne (o meglio alcune donne) aderiscono senza pensarci su. Detto questo, rilancio, specie per i frequentatori uomini, la questione della "vera donna".... |
02-08-2006, 12.55.30 | #25 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
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Riferimento: Modelli
Citazione:
Togli il velame dalli versi strani! Ma che volevi dire? Per capire il senso riposto nella frase tua occorre un programma di decrittazione degno di 007! Tutto il resto non è degno di risposta, nè di riflessione: de minimis non curat praetor... |
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02-08-2006, 16.10.07 | #26 | |
Nuovo iscritto
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Messaggi: 1,287
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Riferimento: Modelli
Citazione:
Caro Weyl, se anche scrivessi in ciociaro nutro forti dubbi sulla tua possibilità di comprensione semplicemente perchè tu parli latino ed io non possiedo i tuoi personalissimi codici di comunicazione. Ergo! finchè non ti abbasserai a comunicare (se non ti è troppa fatica) con "codici comuni" fra di noi vi sarà sempre il bellissimo dialogo con me stessa, anzichè un noioso monologo con te, cmq ti leggo sempre molto volentieri. Quello che volevo dire, e che forse avrei fatto meglio a non dire data l'ora tarda, è che soffermandomi su quelle quattro righe, riportate più sopra del tuo messaggio, m'è solo parso di intravvedere, per un attimo, i meandri nascosti dell'animo femminile dove, tu dici "aspiri", si nasconde una specie di "sudditanza", che io leggo servilismo nei confronti di un uomo, in cambio di un'ammirazione "passiva", che io leggo: un'ammirazione, nei confronti della donna, priva di iniziativa da parte dell'uomo. La traduzione voleva essere che: l'ammirazione, nei confronti di una Donna è dovuta, da parte del servile ed umile Uomo |
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02-08-2006, 16.16.46 | #27 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Chi è un "vero" uomo?
Citazione:
La bellezza rende qualsiasi donna una “vera donna” e mi sento di invitare le donne a diffidare dell’uomo che non condivide questa tesi…sarebbe anche un bugiardo. L’uomo non sente la necessità di categorizzare il mondo femminile perché tende, in particolare, ad una sola caratteristica…per l’appunto quella estetica. In questa maniera io ritengo che la natura sia stata molto più benevola con le donne in quanto ha permesso loro più parametri di giudizio sull’uomo e questi, possono essere pesati e valutati in base alle molteplici caratteristiche che lo renderebbero poi “idoneo”. Se la donna quindi ha il mito del “vero”, valutato in più aspetti, l’uomo ha il mito del “bello” a senso unico. Egli si fa rapire, ammaliare, ipnotizzare dalla bellezza che consente alla donna quel paravento a copertura dei suoi eventuali difetti che, se fossero valutati da una mente femminile, potrebbero essere sufficienti a troncare un rapporto. Teoricamente è quindi più facile che sia l’uomo a “portarsi a casa” la persona sbagliata perché la bellezza e l’apparenza svaniscono mentre rimangono saldamente ancorate alle mura domestiche quelle incompatibilità caratteriali non visibili in un primo momento a causa di quell’incantesimo che aveva rapito la ragione all’uomo. La selezione posta in atto dalla donna è quindi più ferrea e razionale. Tuttavia si accorgerà ben presto che le caratteristiche ricercate sono impossibili da trovare in un uomo e relegherà in un angolo della sua mente l’immagine di “uomo vero” che con tanta cura si era costruita fin da piccina. A meno che, come spesso accade, non diventi “feticista” (così mi ricollego anche all’altra discussione) e scopra in una sola caratteristica di quell’uomo la valorizzazione di tutte le altre…che ne so…sparo a caso…ad esempio il suo conto in banca. |
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02-08-2006, 16.46.56 | #28 |
Ospite abituale
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Riferimento: Chi è un "vero" uomo?
Bell'intervento, Maxim!
A questo punto mi piacerebbe una tua opinione anche sulle altre considerazioni che ho fatto... in pratica queste: "Cerco di spiegarmi meglio....l'idea espressa da Cincin di un uomo "vero" in quanto sincero, trasparente, e consapevole di sé, ossia dei propri pregi e dei propri difetti, è secondo me quello che dovrebbe essere considerato come "vero uomo", ossia uomo che non ha paura di mostrarsi per quello che è NEL BENE E NEL MALE.... invece l'idea o lo stereotipo del "vero uomo" che sembra prevalere nell'accezione comune (ma, devo ammettere, non in questo forum!) è invece quello dell'uomo sempre deciso, sempre roccioso, sempre efficiente con la partner, nel lavoro, coi figli, ecc.....e che, ovviamente NON ESISTE se non nell'immaginario alimentato da condizionamenti culturali (vedi "machismo") a cui talvolta anche le donne (o meglio alcune donne) aderiscono senza pensarci su." Grazie! |
02-08-2006, 16.50.14 | #29 | |
torna catalessi...
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Riferimento: Chi è un "vero" uomo?
Citazione:
Però. Che lucidità E tutti gli uomini (che poi sono la maggioranza) che hanno compagne che non sono belle? E quando si invecchia? Adesso arriva una stangata, me lo sento..... |
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02-08-2006, 16.52.45 | #30 |
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Riferimento: Chi è un "vero" uomo?
Maxim,
non ti sembra che sia un pò limitato il solo fatto estetico per valutare la personalità di una donna con la quale, magari, dividerai la vita? Non sò ma, come appartenente al genere femminile, pare che associ la donna ad un soprammobile. |