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15-05-2006, 14.38.57 | #22 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Però è del tutto discutibile che la decisione meno traumatica sia quella di non abortire. Nel caso dell'adozione, come diceva Odissea, io credo che sia proprio una soluzione lacerante! Ti separi dal bambino dopo averlo tenuto nel tuo corpo per 9 mesi. E a quel punto è proprio un bambino. Un essere umano. Non un embrione. Fare una cosa del genere deve essere una scelta. Non si può imporre! (non che tu volessi imporla, di questo sono certa!) L'aborto è certamente un trauma. Su questo siamo tutti d'accordo. Diventare madri e affidare il figlio ai proprio genitori? Senza mai assumere pienamente il ruolo di madre? ... A me questa sembra proprio la peggiore! Una soluzione non traumatica non c'è. O meglio, la scelta meno traumatica è quella che si fa in prima persona. Qualsiasi scelta imposta, pilotata o comunque fortemente consigliata, lascia rimpianti e rancori. Se una donna, invece, sceglie da sè, magari sbaglia, ma ha sbagliato in prima persona. Io la penso così. Ma se ti ricordi bene, le lotte per l'aborto si basavano fondamentalmente sulla possibilità di scegliere! Credo che se avessi una figlia e fosse successo a lei, non avrei interferito. Avrei ascoltato le sue valutazioni. Ma non le avrei mai detto: te lo tengo io ma non abortire. E comunque sarei stata con lei qualunque fosse stata la sua decisione. A meno che, ovviamente, non avesse preferito qualcun altro accanto!! Ma sai, quel che si farebbe se, lo si può solo immaginare. Fino a che non ci sei dentro, non lo sai cosa faresti veramente. |
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15-05-2006, 15.24.32 | #23 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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[quote]Messaggio originale inviato da Fragola
[b] O meglio, la scelta meno traumatica è quella che si fa in prima persona. Qualsiasi scelta imposta, pilotata o comunque fortemente consigliata, lascia rimpianti e rancori. Se una donna, invece, sceglie da sè, magari sbaglia, ma ha sbagliato in prima persona. Io la penso così. Ma se ti ricordi bene, le lotte per l'aborto si basavano fondamentalmente sulla possibilità di scegliere! ------------------ Su questo siamo perfettamente d'accodo. Sono anche d'accordo con te che avere un figlio per darlo in adozione sia atroce sia per la madre che per il figlio. E' dovere dei genitori essere accanto e di sostegno a figli minorenni. Non ho detto che alleverei i figli dei mei figli, ma piuttosto che offrirei loro il sostegno necessario, nell'emergenza, con le cure del neonato perché LORO possano allevarli senza rinunciare alla loro vita. In fin dei conti questo succedeva nella famiglia allargata. Sono intervenuta più volte su questo forum incoraggiando i giovani aprendere la responsabilità della propria vita. P.S. Io apprezzo i tuoi interventi, Fragola. Li trovo seri e con cognizione di causa. Talvolta, però, tendi a far dire ad altri quello che non hanno detto... |
15-05-2006, 15.52.11 | #24 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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[quote]Messaggio originale inviato da Monica 3
[b] Citazione:
Il Webmaster odia (e a ragione) che si usi il forum per discutere questioni private e per chiarirsi, ma tu hai disabilitato i messaggi privati, quindi non ho altro mezzo per parlare direttamente a te. Lo faccio per evitare che i non detti facciano, alla lunga, male. Io odio quando gli altri fanno dire a me quello che nno ho detto! E non voglio farlo con gli altri. Il riferimento a quello che hai detto tu, era sulla scelta meno traumatica. Qual'è la scelta meno traumatica? Per il resto, parlavo in generale. Tu non hai detto che avresti fatto da madre ai figli dei tuoi figli, nemmeno che li avresti voluti dare in adozione. Ma in questa discussione lqueste ipotesi sono statte fatte. Quindi io ho fatto una carrellata di possibili scelte, non sottintendendo che fossero quelle che tu avreti fatto tu. In un caso l'ho specificato, in un altro ho lasciato sottointesa la specificazione. (In effetti avevo anche pensato, mentre scrivevo, di tornare indietro ad aggiungerla ma poi me ne sono dimenticata.) Insomma, alla tua affermazione "cercherei la suluzione meno traumatica" ho risposto cercando quella che io ritengo la scelta meno traumatica, In questo mi rivolgevo a te. Gli esempi erano per argomentare il mio ragionamento e nn si riferivano a te!! |
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15-05-2006, 16.22.14 | #25 |
io Panda
Data registrazione: 28-03-2006
Messaggi: 469
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Ho deciso di intervenire a questo forum solo perchè poco più di nove mesi fa avevo una concezione piuttosto drastica riguardo le adolescenti, che, magari, ancor prima di concludere gli studi, si trovano in gravidanza.
A mio parere, non lasciavo benefici e la decisione indiscussa per me era quella dell'aborto, l'unica vera soluzione, per il bene di entrambi..... cioè, potenziale madre e bimbo.... Ciò che mi ha fatto cambiare idea non è stata certo un esperienza personale, ma una mia coetanea amica, ha deciso di tenere il bambino........ per rimanere in tema.... anche se la madre era in disaccordo.... Ora lei è felicissima, lo so, nn è passato troppo tempo per dirlo xò.... è piena di gioia.... e non è per niente pentita.... Spero che la diciassettenne in questione non si penta mai della sua scelta di qualche tempo fa........ Certo è che ognuno deve fare ciò che si sente di fare... E su questo non ci piove, a prescindere dal parere dei genitori, che davvero dovrebbero dare il loro appoggio... poi a 17 anni si è abbastanza consapevoli per una scelta... quindi!!! |
15-05-2006, 18.29.00 | #26 |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Per la cronaca:
Il mio non era un rimprovero, o altro ancora. Io volevo solo sottolineare, che c'è poco da considerare la questione drammatica, sconvolgente, incredibile... e soprattutto c'è poco da lamentarsi... Ognuno raccoglie ciò che ha seminato... Fare sesso da giovani, significa poter andare incontro ad una eventuale gravidanza. Il mondo non è sempre rose e fiori. Se rimani in cinta, affari tuoi e colpa tua, e tua decisione se mantenere il figlio o no. (Questo vale in realtà per entrambe le persone coinvolte). Stare a rimpiangere il passato, l'avere fatto il sesso, beh, non ha più senso. La questione era da affrontare già prima, prima di decidere di fare sesso. Se uno non fa sesso, allora non potrà ritrovarsi in queste situazioni "traumatiche". E se una persona si ritrova in questa situazione... Onestamente, non c'è proprio nulla da consigliare, da dire, da considerare. Chi sta in quella situazione, sa benissimo già da sola cosa ha fatto, perché si trova lì, e cosa deve - o meglio dovrà - fare. Posso solo ringraziare mia madre che mi ha partorito a 19 anni. Vuoi abortire? Fallo. Non vuoi abortire? Fallo. Non capisco cosa c'è da chiedere in giro e aprire un thread, come se una risposta (corretta e non scoinvolgente) potesse scendere dal cielo. Ognuno la pensa come vuole, con delle conseguenze in entrambi casi drammatiche e che ti lasciano il segno... sia che partorisci, sia che scegli la via dell'aborto. Elia Ultima modifica di Elijah : 15-05-2006 alle ore 18.31.04. |
15-05-2006, 19.40.03 | #27 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
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Ho un esempio nei miei prossimi dintorni : una ragazza ventenne che rimasta incinta da un uomo con cui non voleva legarsi, ha deciso di abortire anche se i genitori erano contrari e pronti ad accettare il bambino e allevarlo. La ragazza era del parere che per ricominciare una nuova relazione e costruire famiglia, sia necessario di farlo senza le testimonianze di un passato che non tutti sanno accettare. In questo caso non c'e' stato trauma perche' la ragazza era decisa e non aveva dubbi. Oggi e' moglie e madre felice e della prima gravidanza nessuno ne parla.
Secondo me cio' che provoca il trauma sono i conflitti psichici e l'impossibilita' di rassegnarsi alla decisione presa. La donna che abortisce passa un periodo di lutto per il suo bambino, e come per ogni lutto e' importante la sua capacita' di elaborarlo. |
15-05-2006, 20.56.36 | #28 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-02-2006
Messaggi: 222
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mah...secondo me è agghiacciante che non si provi assolutamente alcun rimorso, ma in sostanza penso non gliene freghi nulla.
ma scusa non ho capito il padre del bambino/bambina...ma gliel'hanno detto almeno? o lo sa solo la famiglia di lei? |
15-05-2006, 22.33.18 | #29 |
Nuovo iscritto
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sera a tutti
in effetti la mia domanda era riferita alla crisi della madre della diciassettenne, non della decisione o meno di abortire. La decisione era già stata presa dalla stessa ragazza e rispettata in pieno dai suoi genitori, i quali hanno dovuto firmare, (e non per pro forma, ma per autorizzare l'interruzione della gravidanza ed l'intervento) ad un eventuale diniego da parte di uno solo dei genitori della minore avrebbe dovuto intervenire il Giudice Tutelare.
Non sono, credo, una moralista. Non ho niente contro l'aborto purchè praticato NON come anticoncezionale cosa, invece, molto spesso praticata dai minori che, dicono: "ma io ho usato il preservativo!!!" forse non sanno come si usa un profilattico (questa la scusa più frequente, a mio avviso non lo usano per niente) cmq...... che facciano quel che gli pare... contenti loro..... io non sono per niente contenta e, come già scritto altre volte, su di me l'aborto non vorrei provarlo proprio perchè non ho motivazioni valide per praticarlo. Tornando al discorso della madre della minore quello che ho capito meglio oggi, scusate , non è che volesse impedire in qualche modo la scelta della figlia, ma se la figlia stessa avesse ben compreso che aveva di fronte tutte e due le scelte: aborto o tenersi il figlio con il supporto della propria famiglia, senza che il padre del bambino ne venisse cmq a conoscenza (è minorenne anche lui e, pare, che il loro rapporto si fosse chiuso già a fine marzo) A me non sembra che la madre della minore si sia comportata male, anzi, ha cercato il dialogo con la figlia, cercando di capire il meglio che si può, e cioè che avesse ben presente le opportunità di scelta. La sua crisi di ieri sera era dovuta proprio a questo: "ho fatto e detto quanto possibile perchè la sua scelta sia quanto più possibile consapevole"? Togliendo d'intorno tutte quelle parole dettate dalla rabbia, dal timore di commettere un "omicidio". Io credo che nessuno possa dire con certezza assoluta che un aborto non generi in qualche modo e a lunga scadenza un piccolo rimorso, per quanto giusta sia la decisione effettuata al momento, ed inoltre....., ma vogliamo pensare anche a quei poveri genitori che devono subire le sconsideratezze dei propri figli? Cos'è sono immuni da provare dolore? Oggi è già passato, l'intervento è andato bene, la madre della minore si è un pò ripresa, hanno parlato dopo l'intervento e la "piccola" ha confermato la sua scelta apparentemente senza rimorsi, cmq si farà seguire, per un certo periodo, dallo psicologo del consultorio, sempre che ve ne sia la necessità. E come tutte le favole.... tuttio è bene quel che finisce bene. |
16-05-2006, 12.04.31 | #30 | |
torna catalessi...
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Citazione:
ma Elia non ti riconosco???? sei tu o c'è un impostore? Che durezza. Se tutti la pensassero così, sarei disoccupata (il che potrebbe non essere un male in realtà). Mi sembra un po' una logica da: "hai sbagliato, c----zi tuoi." A una ragazzina di 17 anni poi? Questa è una logica da borghesi benpensanti, quelli in prima fila la domenica a messa,quelli che magari però sono usurai dal lunedì al venerdì. Sono convinta che purtroppo nella situazione di cui si sta parlando qui, ci sono una serie di cose a monte che non hanno funzionato, o non sono andate come dovevano. Benissimo. Soluzioni facili non ce ne sono. Benissimo. Esiste però la solidarietà, c'è chi desidera aiutare, discutere, non abbandonare chi ha sbagliato, anche gravemente. Per questo si apre un thread. O i genitori ti aiutano. o c'è chi fonda associazioni: solidarietà, è semplice. |
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