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10-04-2006, 18.00.23 | #32 | |
io Panda
Data registrazione: 28-03-2006
Messaggi: 469
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Citazione:
non ho parole! Vedo troppo catastrofica la tua visuale... E credo potrebbe essere poco delicato per persone che nell'infanzia hanno subito un abuso... Ma non saprei... |
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10-04-2006, 18.15.33 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-12-2005
Messaggi: 320
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è appunto in difesa da chi ha subito abusi e ti assicuro che non c'è nulla di catastrofico nella mia interpretazione , ma è realtà ! forse ti è fuggito qualche cosa , ciao non intendo più intervenire in questo contesto
Ultima modifica di Essere : 10-04-2006 alle ore 18.17.16. |
10-04-2006, 21.52.49 | #34 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
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Re: Abuso sessuale nell'infanzia e sue conseguenze
Citazione:
...a proposito di perdono dal libro "Cuore di Mostro" di Maria Rita Parsi "Lettera della madre del quarto bambino vittima del mostro" Ho affrontato un lungo cammino interiore per raggiungere la pace e il perdono e per riuscire a scriverti. Non so perchè tu abbia scelto di uccidere il mio bambino. Non so soprattutto perchè tu abbia scelto proprio lui. Forse hai colto nei suoi occhi uno sguardo così tenero che la tua ferita è tornata a sanguinare. Io sono certa che una persona come te ha rinunciato per sempre alla tenerezza. Non ci può essere posto per la tenerezza in un cuore di pietra come il tuo. Così ho pensato che sia stata l'invidia della sua serenità, della semplicità, dell'innocenza con la quale ti ha seguito, ad aver stimolato la tua ferocia. Ti ha offerto tutto quello che era e aveva. Non pensava certo di essere ucciso per essersi fidato di te. Non credeva che avresti fatto a pezzi il suo corpo, il suo cuore, la confidenza immediata che ha sentito per te. Sono certa che avevi bisogno di cogliere la sua fragilità, la sua impotenza, la sua disponibilità ad amare, il suo bisogno di sentirsi amato, per sentirti forte. O, forse, volevi essere quello che avrebbe mostrato a tutti con la morte del mio povero bambino, l'assenza di un controllo in ragione della quale il lupo aveva potuto sbranare l'agnello. Hai certamente corteggiato il suo desiderio di attenzione, hai colto la sua debolezza per sacrificarlo alle tue paure. C'è una tale solitudine nel tuo cuore di pietra che forse volevi un bambino per riempirla di amore. Ma non ce l'hai fatta a risparmiarlo. Sono certa che lo hai ucciso perchè non sopportavi che potesse credere in te, che potesse amarti. Io credo che tu voglia punire l'amore castigandolo negli occhi di chi ti ama. Per te, ogni amore è un errore. E chi sbaglia, deve pagare con la morte. Io credo che tu non abbia mai dato a nessuno la possibilità di amarti: Essere accettato non ti tranquillizza, essere creduto neppure. Essere benvoluto e, forse amato esalta la tua crudeltà, la tua ferocia. Volevo dirti parole di pace ma, pensando a te, ho soltanto sulle labbra parole di dolore. Ma ti perdono. Non c'è, io credo, prigione interiore peggiore della tua. E ora, oltre al fantasma amico del mio bambino, dovrai convivere anche con il mio perdono. Si io ti perdono e, con il tempo, imparerò ad amarti. Poichè la mia esistenza avrà ancora un senso se riuscirò a superare la prova più grande che la vita mi ha offerto. Una prova che richiede soltanto fede. Ti ho incontrato perchè dovevo dare un perdono al tuo dolore immenso. Un dolore che viene dal cuore del tempo e dell'Universo, che grida nella gola del mondo intero ed è l'urlo di ogni vittima che viene sacrificata all'odio, alla paura, alla solitudine. Ti perdono, cuore di pietra. E ti porto nel mio cuore caldo come figlio anche mio. Sperando che, un giorno, anche la tua sofferenza abbia fine. E che tu possa perdonare tua madre. |
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10-04-2006, 22.52.41 | #35 | |
iscrizione annullata
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Messaggi: 2,913
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Citazione:
"Abusi" è una parola molto generica. E' una parola che comprende un sacco di situazioni diverse. Molte sono le variabili che influiscono sull'effetto di un abuso. Chi è l'abusante. Può essere una persona vicinisima, come un genitore, oppure un estraneo. E' abbastanza evidente che questo influisce moltissimo. Il livello dell'abuso. Si può andare dallo stupro a delle moltestie. Dalla durata. Se è un episodio isolato o un abuso continuato. Dalla presenza o dall'assenza del sostegno della famiglia. Dall'età. Tutto questo rende difficile generalizzare le conseguenze psichiche. Ma sono comunque sempre gravissime! Un abuso genera una ferita difficilissima da sanare. Se per infanzia si intende un periodo di vita in cui ci si può affidare agli adulti che si hanno intorno, in cui ci si può sentire protetti, in cui si può costruire la fiducia in se stessi e nella vita, allora possiamo tranquillamente parlare di infanzia rubata senza nessuna paura di esagerare. Un bambino che subisce una violenza fa prestissimo l'esperienza del fatto che gli adulti non lo possono proteggere. Vive un'infanzia senza nido. Senza sicurezza. Senza fiducia. Ha vissuto gli anni dell'infanzia, ma non ha vissuto l'esperienza dell'infanzia. |
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13-04-2006, 14.11.00 | #38 |
Ospite abituale
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OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): si configura come una condizione di abuso e maltrattamento allorchè i genitori, tutori o persone incaricate ddella vigilanza e custodia di un bambino, approfittano della loro condizione di privilegio e si comportano in contrasto con quanto previsto dalla Convenzione di New York sui Diritti del Fanciullo (29/11/89)
L'abuso e amaltrattamento può essere esercitato con condotta attiva (percosse. esioni, atti sessuali, ipercura) o condotta omissiva (incuria, trascuratezza, abbandono). il mio intento è quello di spostare il focus dal presunto vittimismo di chi subisce, alla reale e incontestabile COLPEVOLEZZA (quindi non solo morale, ma anche legale e giuridica, ecc...) di chi compie l'atto. Ultima modifica di fuoriditesta : 13-04-2006 alle ore 14.21.31. |
13-04-2006, 14.38.08 | #40 |
iscrizione annullata
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Devono essere definiti violenti tutti gli atti sessuali compiuti da una o più persone su un’altra persona, contro la sua volontà o in tutti i casi in cui la persona abusata non è consapevole di quanto stia avvenendo. Il codice penale Italiano distingue tra Violenza carnale e Atti di libidine violenti. La violenza carnale avviene quando la vittima subisce una penetrazione anale o vaginale. Gli atti di libidine sono tutti quegli atti orientati a produrre eccitamento sessuale nel loro esecutore, mediante contatto fisico con parti del corpo della vittima.
Si deve considerare abuso un atto sessuale delle due categorie sopra riportate quando venga compiuto: usando la violenza usando la minaccia su persone di meno di 14 anni su un minore di 16 anni affidato a chi compie l’atto su una persona incapace di capire cosa stia succedendo a causa di problemi fisici o psicologici su una persona tratta in inganno |