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08-04-2006, 19.58.05 | #13 |
io Panda
Data registrazione: 28-03-2006
Messaggi: 469
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Mh...
Fragola... credo ke il paragone che hai fatto con un abuso ed un "esperienza sessuale" non regga per niente... Per quanto possa essere intima un esperienza sessuale non ti tocca csì profondamente come potrebbe toccarti un abuso subito durante l'infanzia (che è il periodo più delicato e significativo del percorso di ogni individuo) quindi per quanto intima può essere un esperienza sessuale non sarà mai ai livelli di una cosa del genere... che vine percepita come propria! l'accaduto diventa poi parte di se... una cosa propria, del proprio essere, mi spiego? Inizialmente vedevo la cosa solo dal mio punto di vista e mi è sembrato inconcepibile il voler pubblicare su un forum una cosa del genere, ma perchè in questo modo Monica3 si è "esposta" tantissimo... Ma va bene... non sono rimasta nè scioccata nè nè sgomenta nè null'altro, solo un poco sorpresa xkè non ne vedevo il motivo, nn ne coglievo l'utilità.... E' un ottimo traguardo quello che ha raggiunto Monica3, ne sono certa... Per il percorso e la terapia indicata per queste persone sono d'accordo con Fragola... |
08-04-2006, 20.40.24 | #14 | |
Frequentatrice
Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 111
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Citazione:
Io invece la capisco e la condivido! Ha fatto molto bene a parlarne e magari si facesse più spesso! Perchè si deve e si possono condividere altre cose e questi problemi no? Perchè queste tematiche devono sempre rimanere il più possibile nascoste e sommerse? Parliamone invece! Appena potro cercherò anch'io di postare qualcosa di interessante al riguardo! Psicher |
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08-04-2006, 20.47.56 | #15 |
io Panda
Data registrazione: 28-03-2006
Messaggi: 469
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Ah...
Io non ho detto ke non è giusto parlarne... mi chiedevo l'utilità della cosa per la persona che ha avuto una tale esperienza, di renderla pubblica, di farne un affare pubblico! Posso capire per fattori altruistici... Sinceramente non lo vedo liberatorio condividere in un forum per la persona stessa... ma va bene parlarne........ Sono più ke valorosi i motivi altruistici! |
08-04-2006, 21.11.05 | #16 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
E un abuso sessuale in fondo è la prima esperienza sessuale di una persona vittima di un abuso! Se tu chiedessi a tutti di raccontare il loro primo rapporto, Tizio potrebbe raccontarti che aveva ... sparo a caso, 16 anni, lei 15 e che erano innamorati e che è stato bellissimo. Caio magari potrebbe dirti che ne aveva 8, che l'altro ne aveva 52 ed era il suo vicino di casa, da cui i genitori lo lasciavano quando dovevano uscire. E che non ha mai avuto il coraggio di raccontare ai suoi genitori cosa succedeva, anche perchè lui stesso non lo capiva bene. Ma che era una cosa da tenere segreta. Io non ti so dire se è utile o meno per una persona, al di là dei motivi altruistici, parlarne in un forum o in qualche altro modo. Se gli/le fa bene. Io però credo che in certi casi lo sia. Non è indolore. Ma in certi casi credo possa essere utile anche per la persona stessa. Soprattuto quando, pur avendo affrontato il problema in una terapia, si continua, per un motivo o per l'altro, a mantere il segreto. Ovviamente sto parlando in generale, non di Monica, di cui non so nulla di più di quello che ha scritto qui. E ovviamente questa è solo la mia personalissima visione della cosa. |
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08-04-2006, 21.24.34 | #17 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-06-2005
Messaggi: 697
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Rif.: Mocassino H20
Se non si parla del sentimento della vergogna (che è il sentimento più difficile da ammettere e da sentire, e che fa perseverare molta gente nell'errore). --------------------------------------- Ciao Mocassiono H2O, Non mi ricordo più il titolo di un libro bellissimo, che dimostrava che tutte le guerre, a partire da quelle di Troia, avevavo alla base il rifiuto di ammettere un errore davanti al popolo, per...vergogna. Questo è un tema diverso che richiede un'altra discussione e ci porterebbe molto lontano da questa. Per quanto riguarda la parola "carneficie" è l'unica che mi è venuta in mente da mettere in relazione alla vittima. Forse la parola mi è venuta in mente anche perché credo che la persona rimanga colpevole anche se io l'ho perdonata. |
08-04-2006, 21.55.39 | #18 | |
Frequentatrice
Data registrazione: 26-01-2006
Messaggi: 111
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Citazione:
Secondo me invece se lo ha fatto vuol dire che per lei va molto bene parlarne! E ti posso dire per esperienza personale che è proprio così!Anche se magari ognuno di noi è diverso e ognuno deve fare quello che va bene per lui. Psicher |
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09-04-2006, 10.08.03 | #19 |
io Panda
Data registrazione: 28-03-2006
Messaggi: 469
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è vero, ognuno deve fare quello che sente!
Scusami Monica3, sono stata un po' indelicata nei tuoi riguardi... non vorrei sembrarlo ancora ma vorrei porti una nuova domanda... poi sta a te ovviamente scegliere se darmi una risposta o lasciarla qui nel forum... e di nuovo scusa... mmmh tu dici "Per quanto riguarda la parola "carneficie" è l'unica che mi è venuta in mente da mettere in relazione alla vittima." bèh... in relazione alla vittima... ti sei sentita una vittima? Tutt'oggi ti senti una vittima? E' per capire..... Grazie Fragola mi piace la tua linea di pensiero xò....... Soprattuto quando, pur avendo affrontato il problema in una terapia, si continua, per un motivo o per l'altro, a mantere il segreto. non saprei, ma forse si continua a mantenere il "segreto" una volta "smaltita" la cosa no per la vergogna in se, ma, molto più semplicemente perchè non si vuole esser viste come vittime... ha una certa razionalità ciò che ho scritto... lo assicuro! Secondo voi che rapporto ha colui che ha subito un abuso col vittimismo? Ps.: so ke non si può generalizzare... ma.... è un forum. datemi i vostri pareri! Ultima modifica di MocassinoH2O : 09-04-2006 alle ore 10.10.04. |
09-04-2006, 13.32.03 | #20 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Veramente, pensavo a qualcosa di molto più pratico. La stragrande maggioranza degli abusi avvengono in ambito famigliare. Ci sono moltissimi casi in cui la vittima sceglie di non parlarne comunque in famiglia per proteggere altri elementi della sua famiglia dal dramma famigliare che parlarne causerebbe. Potrei portarti dei casi specifici e concreti, ma credo sia inutile. Comunque confermo che quello che dici ha moltissimo fondamento. Quando lo si è veramente superato, non si ha più voglia di dirlo a tutti. Lo si dice solo quando è necessario dirlo. Non si desidera, appunto, essere visti ancora come vittime. Non si desidera mettere tra se e gli altri il muro che una comunicazione del genere inevitabilmente comporta. Ma c'è una fase intermedia in cui si ha bisogno di dirlo. Sulla parola vittima: un bambino che subisce una violenza fisica o psicoligica di qualsiasi tipo è una vittima sempre e comunque. Un bambino non ha gli strumenti per difensersi. Ne ha ancora di meno quando l'abusante fa parte del suo ambiente. Quando è una persona che ama. Non è vittimistico, è veramente vittima. Ultima modifica di Fragola : 09-04-2006 alle ore 13.35.52. |
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