ma giocare e scherzare non sono affatto la stessa cosa.
C'è un equivoco di fondo.
Si può giocare con grande serietà e si può giocare con ironia e scherzando.
Scrivere su questo forum ad esempio per me è un gioco. Un divertimento, un interesse che svolgo in totale e assoluta libertà da costrizioni e quindi solo per il mio piacere personale.
Posso però a volte giocare molto seriamente ed a volte anche scherzare, ironizzare e farmi due risate.
Ugualmente con lo stesso identico gusto. Lo stesso piacere.
Il tema iniziale chiedeva se si può trattare argomenti seri ed importanti anche con ironia, senza ridurli o minimizzarli.
Non sono certo la persona più adatta a dirlo con obiettività, visto che io lo faccio spesso. Posso solo dire che per me è possibile e spesso mi è utile sia quando lo faccio io, sia quando lo fanno altri. Ma c'è modo e modo.
Il gioco non è sempre finzione e l'ironia ed il sorriso non sono sempre stolti.

e c'hai ragione....mi son persa nei meandri dei mie tanti pensieri

anche per me è un gioco navigare in internet, quando lo faccio per lavoro magari sono un pò più seria, almeno ci provo. Però, oh, però! Non ci potrebbe essere attinenza tra il saper giocare e l'ironia stessa della vita?

E' una questione di scelte personali. In questo forum si viene per riflettere su temi importanti. Bisogna rispettare chi con pazienza infinita si legge tutti i nostri sfoghi, ed anche il suo proposito iniziale nell'aprire questa "piazza". scherzare é lecito e mai i moderatori hanno chiuso un post per quattro risate in allegria;Ma basare un intero post su argomenti veramente da brivido su cui tutto devi fare tranne che riflettere a livello da essere offensivi per chi entra nel forum per una boccata di sana riflessione..allora no.

si vada altrove..nessuno impone la presenza in questo forum.
oppure chiedete a ivo di aprire un altro posticino intitolato"oggi si sparano cazzate su.." con erutto e pernacchio libero.

in generale saper ridere di se stessi e della vita, con serietà sarebbe auspicabile. Portare il sorriso agli altri,ottimo.

un saluto
feng qi

Le persone allegre e ottimiste vivono più a lungo, e soprattutto vivono meglio. I tipi incazzosi, invece, muoiono come mosche.
(Jacopo Fo in Guarire ridendo, Mondadori).

I bambini, in modo spontaneo e naturale, cambiando la funzione degli oggetti, trasgrediscono regolarmente gli schemi della percezione del mondo circostante.

Il riso, come funzione centrale dell'intelligenza emotiva, é anche un semplicissimo ed efficace strumento di comunicazione e seduzione.
"Fammi ridere" significa: non menarmela, non cercare di incantarmi con la tua presunta superiorità intellettuale, dammi piuttosto una chiave di lettura differente, originale. Una persona spiritosa, immaginifica, attraverso la capacità di vedere il lato buffo delle cose, ci offre la possibilità di osservarle da un altro punto di vista, rispetto ai nostri riferimenti educativi e culturali, stimolandoci a non prenderci troppo sul serio e a sdrammatizzare gli accadimenti.
www.jacopofo.it

Saper giocare, sapere diventare bambino con il gioco, è fondamentale, per l’adulto. E’ l’arma segreta che lo sottrae alla tragedia della vita e gli permette di ridere, di scherzare, di celiare, di deridere la vita e le sue tragedie.
Chi non ha a sua disposizione questa arma segreta è perduto, è destinato ad essere sconfitto dalla tragedia della vita.
www.demonti.net

è molto triste vedere e rendersi consapevoli che, in fondo, l'uomo ha la propria necessità di toccare il fondo, di un barile, di un baratro, di una pozzanghera, di una fogna, di un incubo, di un ospedale psichiatrico, di tentato suidicio, ecc.ecc. tutto và bene fuorchè dubitare e conseguentemente dover riflettere, ciò comporta "il pensare" "le responsabilità". Molto, molto più facile annegare e chiudere gli occhi.
Due rane cascano nel secchio del latte.
1° rana: meglio lasciarsi morire subito senza dover soffrire così lungamente. Dicendo ciò si lascia annegare.
2° rana: mha, in fondo ho di che sfamarmi, prima di morire almeno sarò sazia. E così facendo cominciò a cantare ed a zompettare in mezzo al latte che, dopo mezz'ora, diventò burro. La rana si salvò.