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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
29-12-2005, 00.52.30 | #5 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Beh... una cosa è certa...
Se Fischer avesse giocato contro un computer (una mente artificiale), avrebbe IN OGNI CASO perso... Ma giocando contro un essere umano... ha compiuto l'unica mossa che il suo avversario non avrebbe potuto comprendere... una mossa inlogica... Mossa che in alcuni casi può far perdere di lucidità... perché bisognerebbe ammettere che l'avversario abbia fatto un errore grossolano in una finale! E quando mai capita una cosa del genere? Risposta della mente artificiale... può capitare... ed è successo. Risposta della mente umana... impossibile... cosa ci sta dietro? Ed ecco che il mistero fa venire il panico... e fa perdere. Fischer ha giocato d'astuzia... infatti Spassky per vincere avrebbe dovuto considerare ILLOGICO la mossa di Fischer... ma l'uomo comprende ciò che non è logico? ELia Citazione:
Pensare che il migliore non possa fare mosse assurde è un errore da principianti... Ultima modifica di Elijah : 29-12-2005 alle ore 00.55.34. |
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29-12-2005, 01.01.34 | #6 | |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
Messaggi: 0
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Citazione:
Io credo che se entrambi si fossero affrontati non faccia a faccia ma davanti a un computer probabilmente Spassky non avrebbe sbagliato. (naturalmente non lo sappiamo). C'è anche da considerare che l'errore era quasi impercettibile ossia poteva lasciar presumere una direzione diversa del gioco e c'è da dire che questi personaggi, per renderti l'idea abbandonano la partita anche 60 mosse prima dello scacco matto perchè con tanto anticipo sanno che la partita è finita. Fischer forse era addirittura il favorito in quella finale e forse l'errore del Russo è nato da quella che semplificando viene chiamata "paura di vincere". Ma pollo di sicuro non era, umano si però Nicola |
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29-12-2005, 01.15.07 | #7 | |
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Citazione:
E mi lasciano sempre senza parole... Se non erro, ci sono state anche già delle sfide tra menti artificiali e menti umane... due match... in cui una volta ha iniziato uno e poi l'altro, e chi iniziava vinceva... Perché chi inizia, parte avvantaggiato e in teoria dovrebbe vincere se sa giocare bene, o ricordo male? Si parla poi anche - sperando di non dire baggianate - di un tale che ha iniziato la sfida muovendo il pedone laterale (quello più a sinistra - o destra, non ricordo) - mossa illogica che porterebbe in teoria alla sconfitta -, ed ha lo stesso vinto... Che si tratti della stessa sindrome come quella riportataci da te? Il "braccino", come lo si chiama nel tennis... cioè la paura di vincere...? ELia |
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29-12-2005, 13.55.46 | #8 |
al di là della Porta
Data registrazione: 15-02-2004
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Io credo che Fischer fece leva nel commettere il suo errore in un aspetto che Spassky non conosceva o non aveva preso in considerazione: ossia la presunzione che il suo avversario in qualsiasi momento potesse celare e calare l'asso nella manica, inteso non come bluff, ma come mossa fino ad allora non conosciuta. Nell'ottica degli scacchisti a livelli internazionali (quindi i "grandi maestri" per inciso) i giochi possibili, una volta avviata la partita non sono infiniti come si pensa. Di fatto le opzioni di scelta a quei livelli sono ridotte al lumicino data la loro straordinaria capacità di comprendere (anche grazie all'esperienza accumulata nelle partite) le molteplici vie da escludere a priori. L'errore di Spassky paradossalmente è stato quello di sopravalutarsi ossia di presumere di essere in grado di non sottovalutare l'avversario. Invece in questo caso l'avversario era da sottovalutare dato che sotto un profilo meramente razionale e matematico Fischer aveva commesso un errore che a quei livelli è assolutamente fatale. Nelle partite che precedettero quella finale Spassky aveva sempre vinto e sotto il profilo della logica scacchistica era considerato più forte del suo avversario. Eppure perse. Allora mi domando: se "l'illogicità" sconfigge la "logica" qual'è la "vera" logica? Forse la questione è quasi filosofica, non lo so, oppure dovrei chiedere alla mia psichiatra
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29-12-2005, 14.01.05 | #9 |
Soleluna
Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
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Bha...mi piacerebbe saper giocare a scacchi...ma non sono tanto in grado!!! da profana quindi dico che se io fossi stato in Spassky non avrei mai individuato l'errore...e se mai l'avessi fatto...avrei esclamato semplicemente:- Che C..ehm...che fortuna!!! Ha sbagliato wow...procedo con la mia strategia... e avrei probabilmente vinto.
J |
29-12-2005, 14.09.44 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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le perdant
Le perdant
joue pour perdre Car perdre signifie avoir satisfait le soi-disant gagnant Le perdant n'ose pas observer le gagnant pleurer Il y pense et perd Ce n'est pas facile perdre Car il essaie de faire gagner le gagnant Alors il y a double jeu L'intelligence double Le gagnant y voit double Et le perdant redouble. 17.10.94 Klee segue traduzione Ultima modifica di klee : 29-12-2005 alle ore 14.11.01. |