chiunque può dire la sua

Leggete Machbeth, di Shakespeare!!



Guccia

Mi spiego meglio, i leader di oggi sono persone con ottime capacità mediatiche, ma di fatto non sono loro che hanno le capacità di guidare il popolo, in passato il leader era il più forte fisicamente, poi il più bravo a cacciare, più avanti il miglior condottiero, il miglior architetto (vedi antichi romani) o miglior ingegnere idraulico (primi faraoni), ma con l'assestarsi delle cose il potere passa sempre nelle mani del più appariscente che sfrutta sia i capaci per guidare la massa, che la massa stessa.

Questo è giusto? Non rischia di falsare i valori delle persone? Uno potrebbe pensare: se apparendo si acquista potere perchè sprecarmi per apprendere capacità diverse dal apparire? Meglio sfruttare gli altri.

Solo che se tutti facessero cosi (e oggi siamo sulla buona strada) come andrebbero avanti le cose?

Non è un sistema che porta a creare una classe di persone con capacità effimere, dal punto di vista psicologico di chi cresce questa mancanza di rapporto diretto capacità-potere non è lesiva?

Su questo vorrei delle riflessioni.

x r.rubin

condivido pienamente il tuo pensiero.

Per me il Potere non è nè buono nè cattivo ma solo l'uso che se ne fa determina l'appartenenza.

Oggi il potere è sinonimo di distruzione, a molti livelli.

Questo è solo perchè gli esseri umani lo hanno permesso.

Chi affiderebbe il comando di una nava ad un ubriacone seppure con decenni di esperienza nautica?

Se i cittadini di questo Pianeta si riprendessero il Potere naturale di pensare con il proprio cervello e la propria anima, forse l'autodistruzione potrebbe essere scongiurata.

Nessuno creda che il potere di Tizio o Caio sia indistruttibile.
Pensate a Davide e Golia. Pensate ad un granello di sabbia dentro un ingranaggio super tecnologico.

Il peggior danno che il malvagio può fare è quello di far
credere ai sottomessi di aver tolto loro tutto il potere che avevano.

Ma il vero Potere non si ruba, non si compra, non si distrugge. E' quello che è dentro ogni essere umano.

Indistruttibile e inalienabile.

E che dovrebbe condurre ogni essere umano verso l'evoluzione della specie. Mettendo a disposizione degli altri le proprie capacità, non per brama di potere ma per amore per la vita.

Ciao
Mary

mary


Infatti i giovani sono (stati?)contaminati dal virus del rassegnato disimpegno politico: il mondo gira storto, non posso farci niente.

Abbiamo davanti un'enorme televisore, che nasconde la retrostante cittadella del potere. Ma la sappiamo (o la immaginiamo? o entrambe) piena di cospirazioni, imbrogli, coltellate alle spalle, soldi, lusso, potere e macabre risate.

E il sentiero immaginario che si snoda fino alle sue mura, non è nella mente fresca e piena di utopie: mondi migliori verso cui cercare di dirigere la rotta di questa nave alla deriva.. chi nutre questi sogni si mette a scrivere romanzi, o a filosofare, o a dipingere.

La cittadella è sognata solo da chi brama soldi e potere, da chi sente di avere la pelle abbastanza viscida per scivolare dentro le sue mura.
E' un fenomeno simile al diritto di sucessione al trono riservato ai soli sangue blu: chi non c'è l'ha rinuncia subito.

E così il ciclo si ripete, nuovi sciacalli subentrano agli sciacalli morti o uccisi, e il resto del mondo ignora: anche perchè di fronte alla politica nazionale, europea, globale, ci si sente impotenti, e l'impotenza è una sensazione poco tollerabile dall'essere umano, che preferisce tornare al suo piccolo regno, orticello.



Però, da un altro punto di vista, l'apparenza permette di fare fortuna: le nostre relazioni sociali possono essere molto profonde e complesse, ma il più delle volte si basano su apparenze: ci fidiamo del simpatico, sospettiamo di un viso truce eccetera.

Il buon venditore capisce come apparire per ricavare il massimo profitto.

Anche questa è un'abilità da non rifiutare a priori, e a cui bisognerebbe, per me, educare veramente la gioventù: in giro c'è troppa ingenuità, e anche questa torna a vantaggio dei pochi che conoscono l'arte dell'inganno.