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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 05-01-2006, 01.24.13   #11
Psycoache
Ospite
 
Data registrazione: 07-05-2005
Messaggi: 12
Prima cosa credo che bisogna definere la parola "potere".
Il potere è inteso come la forza di agire sui propri simili per vie socio-politiche/economico-sociali o al potere di "creare" di un artista, o al potere oppressivo di associazioni che vanno al di fuori della legge oppure ancora al potere "Bilogico" marchiato a fuoco nel complesso acido che traduce la nostra esistenza?
Ci sono tanti tipi di potere e come per ogni cosa la verità è una costruzione che nasce dalle "tradizioni" di un determinato agglomerato di persone più o meno grande.
Ora veniamo alla brama, che come scritto precedentemente da Odissea:
Citazione:
La brama non è semplice desiderio, è una fissazione, un bisogno incontrollabile

come ogni cosa è (passatemi il termine nella sua versione più candida e meno offensiva) stupido etichettare "concetti" "fatti" "visioni di vita" ed ecc ecc ecc con tag del tipo buono, cattivo, sbagliato, giusto e così via, le cose sono complesse e piene di sfumature giuzzanti che è difficile capire in noi stessi e ancor di più negli altri quindi la brama può essere positiva o negativa dipende da come viene vissuta e ad esempio da come è dimostrata.

Scusate se mi dilungo.

Se invece consideriamo il fatto di prevalere su persone singole o gruppi di persone anche a loro scapito per il nostro benessere bhe quello è un meccanismo animale che è presente in tutta la natura lo si può rinnegare ma è parte di noi. Questo non vuol dire prendi infliggi dolore e godi a più non posso, dico solo che bisogna esser coscienti di tutte le nostre tendenze, posso accettare un "malvagio" se esso ha avuto gli strumenti per scegliere la sua via , viceversa mi è difficile rimanere inerte su un "Buono" che lo è solo per "bigotteria" (nel senso che non ha avuto gli strumenti per contemplare le alternative), ancora una volta questo non vuol dire che bisogna accettar passivamente la realta del dolore e del piacere ma bisogna sempre prodigarsi al miglioramento, e per quanto mi riguarda si deve cercare una comprensione sempre superiore di tutto (senza scendere in una errorea empatia).

Finisco col dire che secondo me il potere non sta nel piegare la realta a noi sta a noi piegarci ed adattarci ad essa anche se apparirà il contrario (come su Matrix quando il bambino dice a Neo :"non è il cucchiaio che si piega sei tu che ti pieghi")
Psycoache is offline  
Vecchio 05-01-2006, 13.00.29   #12
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Citazione:
Messaggio originale inviato da Solitario
Infatti i capobranco di oggi non vengono scielti da un processo naturale di selezione tale per cui chi ha le miglior capacità si riescie ad imporre come capobranco, ma salta fuori da una elezione, dove non vince il migliore, ma quello che appare come migliore agli occhi del branco!!!! Nei fatti si è eliminata la componente di competizione sulle capacità, esaltando la sola apparenza!!!!!

Altro che uguaglianza!!!

l'apparenza gioca sempre, e credo da sempre, un ruolo fondamentale nel giudizio che diamo alle persone: è la vecchia storia della "prima impressione".. Spesso abbiamo la mente piena di associazioni concettuali quantomeno criticabili o parziali, che ci portano a dedurre da un "A" un "B", quando questa deduzione, sottoposta ad analisi razionale, si rivelerebbe erronea: ad esempio possiamo giudicare, dalla brillantezza e simpatia relazionale di una persona, la sua intelligenza.. deduzione sbagliata, ma che scatta automaticamnete nella mente delle persone. Su fenomeni di questo tipo vengono svolte indagini statistiche a partire dalle quali, poi, i responsabili dell'immagine di un politico costruiscono il suo abbigliamneto, gli consigliano i modi in cui atteggiarsi eccetera.

Il problema di una scelta erronea, basata su erronee apparenze, potrebbe essere anche limitata nel tempo, se i mass media offrissero agli elettori tutte le informazioni riguardanti le effettive scelte del governo: così verrebbe la resa dei conti, l'apparenza verrebbe confrontata con le reali capacità o incapacità del veramente adatto o inadatto "capobranco" e la scelta successiva del leader sarebbe maggiormente oculata, razionale.

Ma ciò non avviene.

Ma qui mi viene da chiedermi: com'è che una persona che non è la migliore guida del branco, riesce a salire le scale del palazzo del potere, e da lì accedere agli strumenti mediatici che, per quanto sia incapace, la faranno apparire la più meritevole?

Forse la selezione della specie, nel palazzo del potere, avviene per vie molto distanti da quelle che percorrono, sfidandosi, coloro che aspirano a guidare bene il loro popolo, a guidarlo verso un mondo migliore.
Forse il percorso del potere è cosparso di ostacoli particolari, che riesce a superare non il "migliore per tutti", ma il migliore inteso come colui che ha più contatti mafiosi, più ricchezza per corrompere, e poi il nepotismo eccetera..
r.rubin is offline  
Vecchio 05-01-2006, 13.15.36   #13
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
Re: Re: Brama di potere

Citazione:
Messaggio originale inviato da Elijah
Detto in parole semplici, la mia domanda è:
il capitalismo è o non è il migliore sistema economico che possiamo trovare?

Non lo è, innanzitutto perchè è comandato dal dio denaro, per onorare il quale si sacrifica, senza pensare alle conseguenze, l'intero pianeta. Si persegue il denaro facile, e la responsabilità viene accantonata perchè impedisce di riempire le cassaforti.

Vedi, solo per fare un esempio, le aziende che dovrebbero essere incaricate di eliminare, neutralizzandone la velenosità, i rifiuti tossici. Essendo quelli dello smaltimento a norma di legge un processo troppo costoso, preferiscono seppellirli nei campi di insalata.. oppure sotto le autostrade in costruzione.. senza pensare agi inevitabili disastri.


Inoltre si consuma più del necessario, cioò si spreca.
E per permettersi di pagare tutti gli sprechi che chiamiamo "benessere" dobbiamo rinunciare a vivere da esseri umani, cioè continuare a lavorare, molte ore al giorno: molte popolazioni "primitive", lavorano pochissime ore al giorno.


Non lo è perchè, checchè ne dica Smith, la ricchezza della nazione non viene dall'arricchimento di qualche capitalista nella nazione, anzi "il soldo che ha in tasca quello, è il soldo che non è più nella tasca dell'altro", come diceva Ruskin, se ricordo bene.
Che tra l'altro, questo Ruskin, cercò di avviare un "economia umana", e non scientifica come i suoi colleghi economisti classici.

Infatti, cosa molto interessante, sosteneva che le transazioni tra esseri umani non possono essere comprese appieno facendo esclusivamente affidamento al concetto di "utile", negando adirittura il principio di egoismo sopravvivenziale, quello ciò che porta a preferire la morte dell'altro alla morte di sè.. faceva questo esempio: una famiglia povera, un padre, una madre, e dei figli, tutti molto afamati, ai limiti della sopravvivenza, e con un solo tozzo di pane: vi stupireste se il padre rinunciasse alla sua parte per far mangiae i suoi figli? ...e il continuamento del ragionamento potrebbe essere: e noi non dobbiamo sentirci responsabili come padri nei confronti di tutti gli altri?


dal punto di vista della selezione della specie, il capitalismo potrebbe premiare il capitalista più intelligente. Ma questo solo se la competizione non si basasse su tutti quei colpi bassi..
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Vecchio 05-01-2006, 13.45.17   #14
Solitario
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Allora torniamo alla domanda iniziale, pensiamo ad una persona molto capace, ma poco appariscente, non credete che il fatto di affidare potere alla persona appariscente, oltre a creare danno alla società, crei danno anche ai capaci messi da parte?

Non è una mancanza di meritocrazia dannosa?
Solitario is offline  
Vecchio 05-01-2006, 18.07.51   #15
r.rubin
può anche essere...
 
Data registrazione: 11-09-2002
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Citazione:
Messaggio originale inviato da Solitario
Allora torniamo alla domanda iniziale, pensiamo ad una persona molto capace, ma poco appariscente, non credete che il fatto di affidare potere alla persona appariscente, oltre a creare danno alla società, crei danno anche ai capaci messi da parte?

Non è una mancanza di meritocrazia dannosa?

pensando ai leader politici dei partiti, questi non sono nati nel salotto di porta a porta, ma sono cresciuti, dandosi da fare, aiutati da altri, e raggiungendo certi posti di rilievo: sfido chiunque a sostenere che i vari prodi, berluscono, fini, fassino, mastella, eccetera, siano degli sciocchi! Sono persone parecchio lucide e intelligenti, è incontestabile credo.

volgio dire, le capacità ce le hanno eccome.
altrimenti avrebbero potuto, grazie a conoscenze varie che spingevano avanti le loro personcine decerebrate, accedere a ruoli di portaborse o di sconosciuto e gregario parlamentare, ma non di leader. Questi sono posti che si conquistano.

Il punto, ahimè, forse non sono le capacità (che in sinergia con la giusta dose di determinazione finsicono per essere, secondo me, premiate) ma i valori che perseguono le persone capaci che accedono a certi ruoli. Valori che sono più egoistici che altro.
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Vecchio 05-01-2006, 20.21.23   #16
layla
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Messaggio originale inviato da Solitario
Allora torniamo alla domanda iniziale, pensiamo ad una persona molto capace, ma poco appariscente, non credete che il fatto di affidare potere alla persona appariscente, oltre a creare danno alla società, crei danno anche ai capaci messi da parte?

Non è una mancanza di meritocrazia dannosa?

Purtroppo le cose non vanno sempre come dovrebbero. Raramente vedo persone molto capaci e poco appariscenti al potere. In genere vedo persone molto appariscenti e basta, che sanno vendere il loro "prodotto" anche se scadente. La scuola, il mondo del lavoro, l'università...sono tutti sistemi non meritocratici per ciò che ho potuto vedere io. La politica poi...meglio non discuterne proprio. E' logico che tutto questo sia dannoso per la società...vince sempre il più forte anche se incapace o meno bravo di altri che non si mettono sotto i riflettori.
layla is offline  
Vecchio 06-01-2006, 12.31.01   #17
Solitario
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Messaggi: 85
Citazione:
pensando ai leader politici dei partiti, questi non sono nati nel salotto di porta a porta, ma sono cresciuti, dandosi da fare, aiutati da altri, e raggiungendo certi posti di rilievo: sfido chiunque a sostenere che i vari prodi, berluscono, fini, fassino, mastella, eccetera, siano degli sciocchi! Sono persone parecchio lucide e intelligenti, è incontestabile credo.

Ma io non ne sarei cosi sicuro........

Citazione:
vince sempre il più forte anche se incapace o meno bravo di altri che non si mettono sotto i riflettori

Dipende dalla concezione di forte, il batterio parassita può essere vincente sul leone, ma è davvero il più forte?
Solitario is offline  
Vecchio 06-01-2006, 12.48.47   #18
r.rubin
può anche essere...
 
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Messaggio originale inviato da Solitario
Dipende dalla concezione di forte, il batterio parassita può essere vincente sul leone, ma è davvero il più forte?

sentivo il bisogno di questa chiarificazione.. cosa intendi per "forte"?
r.rubin is offline  
Vecchio 06-01-2006, 13.09.32   #19
layla
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Messaggio originale inviato da r.rubin
sentivo il bisogno di questa chiarificazione.. cosa intendi per "forte"?

Scusami non ho capito,lo chiedi a me o a Solitario?
layla is offline  
Vecchio 06-01-2006, 13.14.26   #20
luco
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Messaggi: 7
dovrebbe avercela con solitario avendo citato una sua frase
luco is offline  

 



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