Sono appena entrata nei trenta e quindi non so se posso essere utile ai fini della discussione. Sicuramente spegnere le trenta candeline comporta fare un resoconto su quella che è stata la propria vita fino a questo punto.
In me è nato un profondo senso di smarrimento e angoscia, troppe cose ancora da fare e il poco tempo.... arrendersi? Noto a lavoro colleghe più giovani di me ( mentre prima ero io la più giovane ) e magari anche più preparate (maledetta riforma universitaria!!!) e sento che devo sbrigarmi a realizzare i miei progetti professionali (sono anche all'apice dell'intelligenza fluida) perché altrimenti dovrò rassegnarmi e accontentarmi di ciò che sono!!!! Poi per non parlare dei discorsi che escono in famiglia al lavoro e in qualunque altro posto: quando ti sposi? Lo sai che se vuoi avere un figlio devi darti da fare? Se no poi magari dopo sei troppo vecchia....ecc ecc.
Secondo me si matura la convinzione che il tempo a nostra disposizione è irreversibile (lo so che è scontato) e che non abbiamo il potere e le possibilità di prima, si attiva un filtro che ci impone di fare delle scelte. Siamo socialmente maturi ma forse abbiamo bisogno di credere in cose nuove, non sperimentate prima ma, d'altra parte, la società nei nostri confronti ha delle pretese specifiche. Secondo me il cambiamento di comprtamento deriva proprio da questa duplice ribellione:
Contro le aspettative della società;
Contro il tempo che ci vuole incastrare.
Per quel che riguarda il mio modo di collocarmi in questa situazione ho adottato delle tecniche di sopravvivenza:
Uscire con persone più grandi di me (resto pur sempre la piccola del gruppo)
Vestire giovane( minigonna e pancia fuori)
guardare male chi mi dà del lei o mi chiama signora.
perseguire i miei obiettivi anche se da ventenne
rispondere in questo modo a chi mi invita a maturare: Sono borderline, abbiate pazienza
Scherzi a parte, sono molto più contenta adesso di dieci anni fa, il cammino su questa terra mi ha MIGLIORATA sotto tutti i punti di vista ma soprattutto dal lato umano. Ben vengano i 30 i 40 e anche gli 80 se , da questi anni, potremmo trarre insegnamenti per crescere. Un bacio a tutti