Lo so che abbiamo gia' trattato questo argomento, ma avrei bisogno di andare piu' a fondo in questo tema...ieri sera sono uscita con una persona conosciuta da pochi giorni...sono rientrata a casa con un senso di angoscia...la solitudine, la disperazione...l'argomento che ha accompagnato la cena... un uomo separato da tre anni, vive da solo, dal momento in cui si e' separato ha perso gli amici che lo avevano circondato sino a quel momento...e' da tre anni che quest' uomo vive come un "eremita", in una casa in campagna, lavora, e rientra in questo "eremo", e' completamente solo, non ha contatti con nessuno e nessuno con cui parlare...ieri sera c'era nelle sue parole molta disillusione, amarezza, disperazione,...e' un uomo con cui si puo' instaurare un bellissmo dialogo, e' di un livello culturale non indifferente (so che questo puo' non voler dire nulla), e' un uomo che potrebbe facilemnte ricostruirsi una vita...ma perche' nella societa', oggi, c'e questo senso di isolamento, di solitudine, qualcosa di molto toccante, come possono uomini e donne ritrovarsi cosi' lontani da mondo esterno, non riuscire piu' a creare relazioni anche soltanto amichevoli...?
Vaniglia