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12-12-2005, 21.52.43 | #47 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
Non mi piace quello scritto, lo avra' fatto anche un professore psicologo ma non dice nulla. Ripeto bisogna distinguere tra solitudine e isolamento. Nel primo caso c'e' una scelta consapevole di equilibrio tra l'essere sociale e il bisogno di intimita' profonda con se stessi, nel secondo c'e' una fuga che viene da ferite narcisistiche, nell'individualismo. Inoltre non e' vero che i mezzi di comunicazione moderni sono una fuga, il loro corretto uso rientra nei presupposti che ho descritto, puo' essere positivo o meno a seconda se la persona e' positiva o negativa. Personalmente vivo le cose che scrivo nei forum nel confronto diretto con gruppi di meditazione (scrivo soprattutto di spiritualita'). Non c'e' in me nessuna frattura, come sono in rete sono nella realta' (aiut..si salvi chi puo'....pensera' qualcuno.... ). Anche se trovo molto piu' piacevole l'incontro vero tra persone e persone.... |
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12-12-2005, 21.55.13 | #48 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
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Messaggio originale inviato da Yam
Se sei solo sei "isolato". La solitudine, al contrario, e' una necessita' per la persona che non e' sola. Ma a parte questo, e' molto importante che si parli dell'isolamento, personalmente di persone come quella che descrivi all'inizio del topic ne conosco diverse e alcuni sono vecchi amici. Noto che tra i miei conoscenti e amici il numero delle persone sole e' veramente inquietante. Molti non hanno neanche figli a 40-50 anni e non sono mai riusciti ad instaurare una storia duratura con un compagno o una compagna. Ci sono qui delle ragioni storico-sociali su cui si potrebbe far luce, anche perche' queste generazioni hanno fortemente contestato i valori tradizionali, per ritrovarsi poi ...soli. Il Sistema dall'altro canto e' micidiale. L'individuo e' isolato da questa megamacchina (Serge Latouche) di cui e' un semplice e anonimo ingranaggio. Sono preoccupato. Grazie, Yam, di aver scritto quello che pensi...perche' quello che tu hai esposto e' una realta' esistente e inquietante |
12-12-2005, 22.04.18 | #49 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
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Messaggio originale inviato da Yam
Non mi piace quello scritto, lo avra' fatto anche un professore psicologo ma non dice nulla. Ripeto bisogna distinguere tra solitudine e isolamento. Nel primo caso c'e' una scelta consapevole di equilibrio tra l'essere sociale e il bisogno di intimita' profonda con se stessi, nel secondo c'e' una fuga che viene da ferite narcisistiche, nell'individualismo. Inoltre non e' vero che i mezzi di comunicazione moderni sono una fuga, il loro corretto uso rientra nei presupposti che ho descritto, puo' essere positivo o meno a seconda se la persona e' positiva o negativa. Personalmente vivo le cose che scrivo nei forum nel confronto diretto con gruppi di meditazione (scrivo soprattutto di spiritualita'). Non c'e' in me nessuna frattura, come sono in rete sono nella realta' (aiut..si salvi chi puo'....pensera' qualcuno.... ). Anche se trovo molto piu' piacevole l'incontro vero tra persone e persone.... Il discorso sulla tecnologia in parte e' vero in parte e' falso, vero perche' ci sono effettivamente persone che vivono soltanto su internet e si mascherano...questi sono dati statistici...falso perche' in altri casi come puo' essere per te, ma anche per me, il forum e' un punto di incontro scontro ideologico, ma per noi esiste anche una realta' esterna fatta di fisicita' Vaniglia |
12-12-2005, 22.15.27 | #50 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
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Citazione:
E allora continuo ad inquietare. E' dell'altra settimana la notizia di un uomo francese di 38 anni, aveva perso il lavoro, ma non lo aveva detto a nessuno, ne' in famiglia ne aglii amici, perche' probabilmente si vergognava. Aveva perso la casa e dormiva in macchina, lo hanno trovato morto per assideramento. E la situazione degli anziani nelle citta'? E' uno schifo. Il giorno che vai in pensione, se non sei stata una persona che ha cercato se stessa e ha mantenuto relazioni significative, sei una persona sola e queste sono la maggioranza delle persone. Se poi ti capita qualche disgrazia, per esempio un ictus, o qualche altra malattia, sei panato. O c'e' denaro e allora la tua terrificante solitudine te la vivi nella bambagia, o se non c'e' denaro son ***** per te e per i tuoi cari se li hai. Nelle societa' antiche si condivideva tutto, la miseria in primis, ma almeno c'era solidarieta' e condivisione. Qua e' uno squallore. Vivo in una grande citta' del nord, mia sorella e' medico, e la condizione di salute dei pensionati e' tragica. Sono tutti iperospedalizzati, fanno le code dai medici, negli ospedali, fanno centinaia e centinaia di esami, consumano tonellate di farmaci, sono brutti e pallidi, storti ed emaciati. I miei genitori sino ad ora se la sono cavata bene, ma se la sono filata in campagna e ogni giorno camminano e vanno in bicicletta e respirano aria buona. Mia sorella dice che i loro coetanei sono un disastro. La qualita' della vita e' quello che e', cosi dell'alimentazione. E' molto triste e i costi sociali sono enormi. (vedi business farmaceutico). Mi fermo qui. Ultima modifica di Yam : 12-12-2005 alle ore 22.17.18. |
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