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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 25-07-2005, 19.33.55   #21
sisrahtac
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
Citazione:
simulatore di relazioni sociali
Concordo.
Citazione:
Per converso ci sono persone che permangono in situazioni poco edificanti per loro nell'esercizio del ricordo nostalgico di come quel luogo virtuale era in precedenza.
Permanere in situazioni poco edificanti può essere anche un modo di vedere se ci si riesce ad adattare a tali situazioni, o se si riesce ad adattare tali situazioni a sè;o per vedere come ci modifica l'ambiente e come noi modifichiamo l'ambiente.
sisrahtac is offline  
Vecchio 25-07-2005, 20.01.15   #22
mark rutland
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
lo siamo cmq , Tammy,per tutti:la signora del supermercato che mentre ci parla e le parliano ci scruta e scrutiamo, il postino che guarda come accompagnamo con i gesti o la mimica facciale le parole e altrettanto facciamo con lui, le eventuali verifiche di veridicità di quanto ci viene detto ('sta mentendo, lo sento da come lo dice....non mi convince proprio ') ecc.
A volte penso che le persone non percepiscano se non in minima parte quanto viene detto, ma il come.

personalmente trovo piuttosto interessante la trasposizione virtuale di queste analisi che cmq hanno larga eco ; lo studio della comunicazione non verbale prevede lo studio dei gesti, mimica, respirazione, postura e voce e , di conseguenza, in un ambiente informatico, ha la sua trasposizione nelle parole, la loro scelta e la loro veridicità.

la finalità è la stessa; capire quanto chi ci sta di fronte è coerente con quanto dice o professa di solito, come si porge . Ma si tratta di analisi che credo che tutti facciamo, inconsapevolmente o meno.


Il riferimento è scaturitodalle riflessioni di Nevealsole e dagli esperimenti citati da Arsenio e nel suo intervento ;credo ci sia una certa attinenza .Poi, come Arsenio, posso comprendere le reazioni a queste situazioni; c'è chi si indigna e chi ne sorride divertito, alla scoperta.
La discriminante è cmq un profondo rispetto per chi interagisce nella distanza costituzionale del mezzo internet


L'osservazione di Catharsis mi pare ugualmente corretta; la permanenza in un luogo virtuale non (più) strettamente confacente alle nostre aspettative comporta cmq la possibilità di operare delle verifiche, esperienze nel virtuale, del tutto scevri da fini diversi dall'osservazione , che spero siano cmq ben chiari a priori, il che in buona sostanza ci riporta al concetto di 'esperire' cui si faceva cenno in precedenza.Purchè il tutto sia fatto , come già osservato,nel pieno rispetto dell'interlocutore.Le due modalità di vita della chat, p(permanenza nostalgica e osservazione dei mutamenti) non si elidono.


Vi ringrazio delle riflessioni


Ultima modifica di mark rutland : 25-07-2005 alle ore 20.21.04.
mark rutland is offline  
Vecchio 25-07-2005, 20.32.42   #23
Vaniglia
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
Il mio nick e' stato un caso....ho deciso di iscrivermi qua e mi e' venuto in mente il mio profumo (come nick)...e' stato istintivo ...mi piacciono i profumi che abbiano un essenza di vaniglia...forse ha qualcosa di me...ma penso che mi stanchero' presto di presentarmi come Vaniglia!
Vaniglia is offline  
Vecchio 25-07-2005, 23.59.55   #24
tammy
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Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
Smile porta pazienza

Citazione:
Messaggio originale inviato da mark rutland
lo siamo cmq , Tammy,per tutti:la signora del supermercato che mentre ci parla e le parliano ci scruta e scrutiamo, il postino che guarda come accompagnamo con i gesti o la mimica facciale le parole e altrettanto facciamo con lui, le eventuali verifiche di veridicità di quanto ci viene detto ('sta mentendo, lo sento da come lo dice....non mi convince proprio ') ecc.
A volte penso che le persone non percepiscano se non in minima parte quanto viene detto, ma il come.

personalmente trovo piuttosto interessante la trasposizione virtuale di queste analisi che cmq hanno larga eco ; lo studio della comunicazione non verbale prevede lo studio dei gesti, mimica, respirazione, postura e voce e , di conseguenza, in un ambiente informatico, ha la sua trasposizione nelle parole, la loro scelta e la loro veridicità.

la finalità è la stessa; capire quanto chi ci sta di fronte è coerente con quanto dice o professa di solito, come si porge . Ma si tratta di analisi che credo che tutti facciamo, inconsapevolmente o meno.


Il riferimento è scaturitodalle riflessioni di Nevealsole e dagli esperimenti citati da Arsenio e nel suo intervento ;credo ci sia una certa attinenza .Poi, come Arsenio, posso comprendere le reazioni a queste situazioni; c'è chi si indigna e chi ne sorride divertito, alla scoperta.
La discriminante è cmq un profondo rispetto per chi interagisce nella distanza costituzionale del mezzo internet


L'osservazione di Catharsis mi pare ugualmente corretta; la permanenza in un luogo virtuale non (più) strettamente confacente alle nostre aspettative comporta cmq la possibilità di operare delle verifiche, esperienze nel virtuale, del tutto scevri da fini diversi dall'osservazione , che spero siano cmq ben chiari a priori, il che in buona sostanza ci riporta al concetto di 'esperire' cui si faceva cenno in precedenza.Purchè il tutto sia fatto , come già osservato,nel pieno rispetto dell'interlocutore.Le due modalità di vita della chat, p(permanenza nostalgica e osservazione dei mutamenti) non si elidono.


Vi ringrazio delle riflessioni


trasponendo tutta la cnv nelle parole scritte e valutarne la veridicità per mezzo della loro scelta, mi porta a credere che chi legge i vari post li legga non con la dovuta attenzione per il loro contenuto e per quello che l' interlocutore vorrebbe dire, ma piuttosto cogliere in fallo l'interlocutore stesso. Non sò, forse corro troppo o non ho ben compreso, ma vedi personalmente non mi sono mai posta il dubbio che chi mi sta di fronte o leggo attraverso questo sito stia per qualsiasi assurdo motivo mentendo anche perchè, se così fosse, l'eventuale problema è cmq suo, non mio. Ha dei seri problemi che solo lui potrà risolvere. Posso capire che è utile comprendere se il fruttivendolo mi stia dando o meno una fregatura sui pomodori, ma che ci si debba anche preoccupare di uno che si diverte con tremila nick diversi assumendo personalità diverse ogni volta... che dire... doveva fare l'attore!
Forse è l'approccio verso questa modalità di comunicazione che fa la differenza e poi la fiducia dove la mettiamo?

grazie per la partecipazione

Ultima modifica di tammy : 26-07-2005 alle ore 00.04.27.
tammy is offline  
Vecchio 26-07-2005, 07.32.02   #25
mark rutland
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
ma infatti non è un problema se la persona che mi sta di fronte ha tremila nick o meno, e altrettanto se mente: son cmq modalità di conversazione e tali rimangono.Semplicemente se una persona mente e me ne accorgo non ne rimango sconvolto nè suono il peana.Di scherzi virtuali se ne fanno molti ed esserne oggetto non è detto che non sia altrettanto divertente come per chi ne fa.
Personalmente non mi interessa la stabilità di nick ma il tipo di conversazione che mantengo con chi interagisco.Se la conversazione è stimolante non mi interessa che la persona abbia il nick Giampo ,mentre ieri era Firfo e domani Guko.

Il discorso originario peraltro non è limitato alla partecipazione a questo sito ma ad internet in generale, alle chat e ad altri forum.
Operare delle implicite (o meno) analisi su qunto viene detto non implica sorvolare sui contenuti degli interventi; anzi, significa verificarne la valenza partendo dall'idea che hanno un valore almeno in sede iniziale.

Ma quanto?Quale valenza? quanta veridicità?

Non ti è mai capitato di leggere repliche a interventi di chat o di forum che non hanno nesso con quanto osservato in precedenza?in una chat poi, con la polverizazione delle parole e il dialogo disordinato a seconda degli ingressi o scarso rispetto della conversazione vigente, come osservava Mr Bean in altro intervento, la comunicazione sembra annullarsi....

Si può continuare ad interagire con gli altri senza MAI operare feedback retroattivi di verifica?Se non lo si facesse non si interagirebbe con gli altri, si parlerebbe solo a se stessi o ci si illuderebbe di parlare con qualcuno di cui poi alla fine non interessa quanto ci sta dicendo( i contenuti)prendendoli tutti per veri o per falsi , in dipendenza della stima che si ha nella persona, e la si 'userebbe' solo come presenza 'partecipante' fisicamente ma non praticamente .
la comunicazione prevede calibrazione in funzione del corso della conversazione stessa in funzione dei contenuti introdotti , corso che deve in qualche modo esser seguito con attenzione ,bilateralità di scambio e non solo dazione inconsapevole senza nessuna attenzione e verifica.La verifica nasce come chiarificatrice del contenuto.
L'esclusiva dazione , in un rapporto dialogico,assomiglia un po' ai banditori del medioevo che leggevan proclami; è conversazione questa?

esempio di 'conversazione 'che trovo comune nelle chat


chatter 1 'penso che la metafisica abbia una base illogica, che ne dici, chatter 2?'

chatter 2 'beh,chatter 1,sai,per rispondere al quesito che mi poni penso che le mie scarpe marroni oggi mi vadano strette.'

chatter 1 ' in effetti , ora che me lo fai notare,è un problema equilibrare la parte logica con quella illogica'

chatter2 ' da quanto dici penso anche io che non sia la circolazione, è proprio la forma della scarpa, sai?'



l'esempio è un po' assurdo, ma nelle chat a volte si assiste a questo; persone che parlano da sole, che non verificano quanto dicono gli interlocutori ,che non prestano attenzione al discorso ,contenuto e parole usate, che .....chiacchierano con se stessi e non con altri.Dialoghi tra sordi, dove la superficialità regna sovrana con buona pace dei chatters in questione


un problema? no, non per chi lo fa e infatti non a caso ho detto prima ' si può accettare questa situazione costituzionale di internet e si partecipa alla 'vita' virtuale con superficialità, mantenendosi su un livello di disimpegno noncurante conscio della irrealtà di fondo'

accanto a questo coportamento però si può chiedere spiegazioni di quanto detto e verificare, replicare sui contenuti e prestare attenzione a chi parla e di cosa parla.
E l'unico strumento che si ha per farlo è la parola.Se una persona usa termini accorati, frasi incisive , si opera una verifica e calibrazione della conversazione in questo senso; sarebbe insensibilità altrimenti, disinteresse e si ricadrebbe nella superficialità di cui si parlava prima(nulla in contrario se piace)...piuttosto ci si dovrebbe chiedere quale finalità ci si sia riproposti nell'intervento ....

La settimana scorsa ho avuto una conversazione in una chat con una persona che ha esordito con 'mi piace entrare qui e parlare di storia '....dato che la cosa sembrava abituale ho chiesto (verifica)cosa di storia, quale tema o periodo le piacesse ....e non ha dato risposta precisa dicendo che non ricordava.. chiesto ancora ha risposto che sì, ok ,aveva parlato di storia sei mesi prima circa....ammettendo alla fine di entrare in chat di solito per fare quattro chiacchiere a sfondo personale( e mi sarei chiesto quanto margine di veridicità in queste confidenze personali avrebbe cmq riversato); sia chiaro,a me va anche bene fare 4 chiacchiere, ma se non verificavo il contenuto e andavo a fiducia, come dici tu, tammy non so che tipo di conversazione su temi di storia avrei imbastito.....


come vedi, tammy, le analisi e le verifiche son qualcosa di molto comune.

Ultima modifica di mark rutland : 26-07-2005 alle ore 07.51.57.
mark rutland is offline  

 



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