I figli nascono neonati e lentamente diventano uomini o donne. La relazione si deve evolvere mano mano che loro crescono.
C'è un tempo per la tenerezza e la protezione. (e il rispetto)
C'è un tempo per l'autorevolezza. (che non è l'autorità) e il rispetto.
C'è un tempo per il distacco. E il rispetto.
C'è un tempo per il riavvicinamento e l'amicizia e il rispetto. Questa ultima cosa non succede quasi mai, a meno che non si siano rispettati i tempi precedenti
hug, fragola seduta ha parlato.
ps per rispetto intendo rispetto reciproco. Se un genitore non rispetta il figlio (fin da prima che nasca!) non si può aspettare di essere rispettato.
Cara fragolina
i tempi non sono così separati fra loro. Infatti quella che tu continuamente citi è la parola rispetto,ma spesso nei sentimenti
e nelle emozioni che dà una maternità/paternità si insidiano incosciamente le mancanze di rispetto subite da noi, le intolleranze, le da noi supposte mancanze di amore da parte dei nostri stessi genitori.
Forse è vero che ancora l'umanità tutta non è capace di "amare" veramente neanche sè stessa ed in questi goffi sforzi di "amare" i propri figli si sbaglia sempre, sempre, credimi.
Ad un figlio che non accetta le regole spesso si accompagna un altro che ti dice: voi dovreste darmi dei "paletti" e quando poi cerchi di far notare gli errori che commette, si offende e ti fa capire
che non devi immischiarti nelle sue cose.......come il mondo è vario, l'animo umano, le personalità dei figli sono varie e non esistono regole fisse.
Io ho sbagliato ma sempre con l'intenzione di .....amarli e oggi con l'esperienza di una madre di figli adulti ho compreso che forse non erano errori, perchè pur soffrendo tanto ho ritenuto giusto che facessero le loro esperienze anche negative ed ho soltanto
e sempre pregato che riuscissero a superarle indenni, poichè il bagaglio di esperienze è necessario per crescere e saper discernere.
Anch'io da ragazza ho fatto enormi ...azzate eppure sono qui con un solidissimo rapporto sentimentale con mio marito, due figli che con i loro problemi sono una laureata in Architettura con il massimo dei voti e la lode ( ci ha messo dieci anni ma tant'è) e un ventisettenne prossimo alla laurea in Ingegneria Informatica,
sono apparentemente sereni, fieri di avere una tale famiglia cui sono molto affezionati, ma liberi di fare la loro vita.
Io non provo nemmeno più a dire a mia figlia che non approvo le sue scelte sentimentali o abitative, so che anche queste esperienze saranno determinanti per ulteriori scelte, ma sono sempre sua madre e lei sa che può contare su di noi . Per il resto non ho aspettative, so di aver seminato amore anche se malamente e poichè entrambi i figli li ho fortemente voluti li ho anche fortemente amati.