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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 04-02-2005, 21.56.27   #1
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
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Accettarsi e migliorarsi.....

Secondo voi dov’è il confine tra saper riconoscere ed accettare i propri limiti e la volontà di migliorarsi?

Sembrano infatti esserci due scuole di pensiero diverse tra loro, una che dice che bisogna sempre evolvere, andare avanti, essere migliori, crescere…..etc L’altra che invece sembra dire che bisogna lasciarsi in pace, accettarsi, volersi bene etc……

Come se ne esce?

VanLag is offline  
Vecchio 04-02-2005, 22.28.31   #2
freedom
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Data registrazione: 16-10-2003
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Re: Accettarsi e migliorarsi.....

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Secondo voi dov’è il confine tra saper riconoscere ed accettare i propri limiti e la volontà di migliorarsi?

Sembrano infatti esserci due scuole di pensiero diverse tra loro, una che dice che bisogna sempre evolvere, andare avanti, essere migliori, crescere…..etc L’altra che invece sembra dire che bisogna lasciarsi in pace, accettarsi, volersi bene etc……

Come se ne esce?


Questo quesito è, a mio avviso, straordinariamente difficile da risolvere.

Posso dare una idea di risposta. Un pò scalcagnata e confusa. Per me, a proposito....come stai? è un pò che non si chiacchiera

...dicevo....per me sono valide entrambe le cose. Mi spiego: credo che l'uomo debba battersi con ardore per migliorare gli altri e sè stesso, tuttavia la vera crescita avviene tramite la Grazia che, forse, è favorita nel comparire dal sentimento di accettazione del tutto.

Ciao
freedom is offline  
Vecchio 04-02-2005, 22.47.06   #3
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
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Re: Re: Accettarsi e migliorarsi.....

Citazione:
Messaggio originale inviato da freedom
...... a proposito....come stai? è un pò che non si chiacchiera
Ciao freedom……. Sto + o – come tutti (penso), cioè un po’ bene ed un po’ male.
Poi gli ottimisti diranno che la bottiglia è mezza piena, ed i pessimisti che è mezza vuota, mentre ci sarà chi dirà che non bisogna perdersi in diatribe dicotomiche tra il pieno ed il vuoto. Altri diranno che il pieno è bene ed il vuoto e male. Mentre altri ancora mi diranno: - ma ti sei chiesto a chi appare il quesito? –
Ci sarà chi dirà che “Pieno” è un valore e “vuoto” no. E ci sarà chi dirà che è colpa del governo.
Qualcuno istillerà il dubbio che VanLag non è mai esistito e qualcun altro farà copia incolla di stralci storici per dimostrare il contrario.

Insomma tutti diranno la loro idea ed alla fine io andrò a letto domandami se devo migliorare o se devo essere contento come sono....... (ma è bello parlarsi).

Vabbeh dai..... l’ho messa un po’ sul ridere...... mi ha fatto piacere leggerti...... Grazie per la tua risposta

VanLag is offline  
Vecchio 04-02-2005, 23.09.05   #4
freedom
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Re: Re: Re: Accettarsi e migliorarsi.....

Citazione:
Messaggio originale inviato da VanLag
Ciao freedom…….
Vabbeh dai..... l’ho messa un po’ sul ridere...... mi ha fatto piacere leggerti...... Grazie per la tua risposta


Ridere?


Mi hai fatto fare una grassa risata. Grassa e prolungata. Di questi tempi non è poco.

Grazie e buonanotte.
freedom is offline  
Vecchio 05-02-2005, 04.33.57   #5
neman1
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Citazione:
Secondo voi dov’è il confine tra saper riconoscere ed accettare i propri limiti e la volontà di migliorarsi?

Uh, non mi ricordare dei confini, con tutti protocolli che hanno introdotto per superarli...visti e passaporti vari...li detesto.

Ciao Van Lag

Sarò, forse, generico a dirti che l'accettazione l'ho sempre vissuta come un punto d'arrivo di un processo di miglioramenti antecedente. E dato che la tolleranza/tollerarsi oppure il prendersi con filosofia lo trovo diverso dall'accettazione, quest'ultima è il limite, il confine stesso. Intanto, dentro di me (e credo anche gli altri) non sarò a posto finchè la 'pressione interiore' spinge al fare-andare avanti-modificare, sia me stesso che gli altri. Quindi, assume un valore globale di ricerca qualitativa in me, sto benedetto accettarsi. Tuttavia lo comprendo anche come impostazione di partenza, ma rientrerebbe già nell'approcio filosofico verso le cose, in supporto alla prima 'via', ma che non dovrebbe diventare l'elemento dominante inquanto ingannevole. Così faccendo, trovo importante pecisarlo, migliorarsi non significa neccessariamente superarsi (i limiti) ma consiste nel dedicarsi, evolversi in altre direzioni, attraverso compensazioni o compromessi con se stessi.
Per spiegarmi meglio: hai presente un labirinto? Beh, migliorarsi non significa abbattere i muri per uscirne.
Io? O li salto o scavo dei tunnel sotto...No! Mi faccio Icaro. Dai che scherzo. Ciao
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Vecchio 05-02-2005, 10.06.41   #6
La_viandante
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sono assai dispiaciuta!!!! hai lasciato fuori dall'elenco ki copia e incolla le reazioni neurobiokimike dell'accettazione e del superamento dei limiti

ma invece prendo a prestito una cosa ke ha detto qlkn'altro e ke mi ha convinta

ke senza l'accettazione di se' e dei propri limiti e' difficile se nn impossibile migliorarsi, il miglioramento prende le basi appunto nella serena accettazione d se', anke degli errori
accettarsi cosi' come si e' e' il modo migliore per trovare in se stessi gli strumenti per evolversi
La_viandante is offline  
Vecchio 05-02-2005, 10.28.04   #7
Mirror
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Messaggio originale inviato da La_viandante
...il miglioramento prende le basi appunto nella serena accettazione d se', anke degli errori
accettarsi cosi' come si e' e' il modo migliore per trovare in se stessi gli strumenti per evolversi

Proprio il riconoscere tutto ciò è gia un fatto evolutivo;
ma non è ascrivibile ad un "qualcuno"...accade...ma se invece lo fa diventare una operazione meritoria...di lotta contro una
parte di sè perde il punto rilassante dell'accettazione fine a se stessa...fluida e liberatoria.
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Vecchio 05-02-2005, 11.12.32   #8
La_viandante
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nn ho capito mirror, cosa intendi per fato evolutivo? e per meritoria?

intendi ke nn e' un merito personale sapersi accettare? in questo senso? e cioe' ke se ce ne attribuiamo il merito siamo in lotta con noi stessi?

nn capisco
La_viandante is offline  
Vecchio 05-02-2005, 13.04.52   #9
Mirror
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Messaggio originale inviato da La_viandante
nn ho capito mirror, cosa intendi per fato evolutivo? e per meritoria?

intendi ke nn e' un merito personale sapersi accettare? in questo senso? e cioe' ke se ce ne attribuiamo il merito siamo in lotta con noi stessi?

nn capisco

Se ti accetti veramente non sei più in lotta con una parte di te...la vedi l'accetti, non la combatti, non la rimuovi....ne diventi solo consapevole...da inconscia diventa conscia...da oscura diventa, di fatto, più chiara e questa, senza operare direttamente sulla volontà di miglioramento, conseguentemente "evolve, si "migliora".
Ma se ti arroghi un merito ti porti appresso anche la colpa, non so se mi spiego...crei la dissociazione...due personaggi fittizi che si scontrano in te.
Accettarsi veramente non implica un "dover essere"...ma essere quel che si è, sempre nel qui ed adesso, essere uno e vero.
Accettarsi, vuol anche dire saltare i processi automigliorativi che si inventa l'ego, che poi si portano appresso le inevitabili autocondanne, lotte interiori, divisioni dualistiche che creano conflitti interiori difficilmente sanabili, mancanza di vero rilassamento e pace durevole.
La Chiave è sempre la Consapevolezza...l'accettazion e profonda
che include anche l'eventuale non accettazione del momento.
E' il si fondamentale al ciò che E'.

Ultima modifica di Mirror : 05-02-2005 alle ore 13.07.25.
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Vecchio 05-02-2005, 13.10.08   #10
La_viandante
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si ora ho capito cosa intendi e sono d'accordo, solo ke nel frattempo mi si e' posto un altro problema, e cioe' ma saremo mai davvero davvero in grado d sapere se il limite c'e' o e' solo percezione d un limite?
in altre parole, si puo' arrivare a conoscere davvero se' stessi?
e poi accettarsi o migliorarsi, e' una cosa cmq successiva a questa fase


ma come fare ad appurare ke nn c inganniamo sulla conoscenza d noi?
La_viandante is offline  

 



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