Mi viene da pensare all'antica esortazione "Diventa ciò che sei". Sembra un paradosso, no? Ma allo stesso tempo rivela un senso profondo.

In questa domanda c'è una divisione illusoria fra il conoscente ed il conosciuto.
E' un meccanismo della mente identificata che si muove nel tempo,
proiettandosi in un psicologico divenire, irreale.
Conoscere se stessi è invece riconoscerne l'unità inscindibile attuale, atemporale.
La divisione è creata dal senso dell'ego che divide se stesso
in un processo cognitivo che separa ciò che è, in una dualità di soggetto (conoscente) e oggetto (da conoscere)...da migliorare nel futuro che non esiste, se non nella mente inconsapevole.

secondo me non esiste confine alcuno. Migliorarsi e accettarsi sono complementari, anche se può sembrare un controsenso. Nel momento in cui ci si accetta, senza compatirsi o compiangersi, si è pronti a camminare e se si cammina, si percorre la strada della propria vita e si superano tutti gli ostacoli che la stessa ci pone dinnanzi. Se non ci accettiamo come facciamo a migliorarci? Se invece ci accettiamo, allora sì che siamo pronti per il miglioramento. Io, per esempio so con matematica certezza che non potrò mai fare il record dei cento metri a ostacoli. Questo è un mio limite che accetto e guardo dentro di me. Mi interrogo e mi chiedo: cosa posso fare? Forse io non sono adatto a superare quel limite. Pazienza, volgo lo sguardo altrove....

l' 'accettazione' è 'riconoscere' e nello stesso riconoscere spostiamo il limite di un poco.. Questo fa parte della 'pulizia' interna, dell'auto-conoscenza..

Altro -secondo me- è il pensiero globale dell'accrescimento-'evoluzione' e dell' 'accettazione'..

Per me il termine 'accettazione' non risulta essere esplicitamente sinonimo di amore; se 'accettazione' lo intendiamo come 'riconoscere come necessario ciò che è' allora diviene possibile un 'prendere in noi' con 'carezza' (amore) in tal modo allora la strada dell'accrescimento e dell'amore sono la medesima..
(ed i cosiddetti 'limiti' personali sono di volta in volta 'spostati' attraverso il riconoscerli sotto la loro veste esterna di 'stop', superabili quindi nella nuova percezione degli stessi.. Non parlo di 'miracoli'.. per quanto..)

Se nessuno mi spara.. ri-citerei Bach..

"Cavilla sui tuoi limiti
e t'apparterranno "



Gyta

a volte i limiti sono autocreati; un esame 'difficile, impossibile, assurdo' da discutere all'università che però viene superato in contemporanea da persone molto meno preparate di noi in termini di conoscenza della materia ma che non l'hanno caricato di tanto significato,un cambiamento 'difficile' da operare in noi in merito ad atteggiamenti da tenere che sono comunissimi in chi ci circonda....gli esempi si sprecano


quello che non si accetta è l'idea che non vogliamo essere , praticamente,quello che ci piace , idealmente, essere.

Non mi piace dispiacere…..

Piuttosto mi riempio la bocca di sale.
Mi cucio le labbra con ago e ditale.
Mi chiudo in un luogo lontano e ancestrale
E bevo un bidone di acqua letale
Un intruglio da mostri, da fumetti del male
Che solo in castelli dal clima spettrale
Le streghe ed i maghi dal fluido speciale
Da tempo e memoria sanno ancora filtrare.


Grazie a tutti per le risposte...... Ma devo migliorarmi o no?

A giudicare dalla tua risposta-domanda
era meglio non ringraziare..



Facciamo che si rinizia daccapo.. Okay..??!!



Gyta

perché no? Non è giusto ringraziare un medico che ha provato a curarti anche se non sei guarita?
Si ringrazia l'impegno perché quello e nelle nostre mani mentre il risultato non è nelle nostre mani.

.........ma non piangere dai, altrimenti devo scrivere altre due strofe del trafiletto che ho fatto per La_Viandante

I medici li si pagano.. (anche quelli della asl..)
Forse sarò non propriamente formale..
ma il reale 'ringraziamento' è constatazione di 'beneficio'..
Diciamo che 'ringrazio' <Dio> per ciò che di Divino Respiro
ed idem.. per l'uomo..!

('Di buone intenzioni è lastricata la strada dell'inferno'.. )



Gyta

Dissento…… io sono un romantico e se intuisco che una persona ha un gesto di attenzione, anche piccolo come rispondere in forum ad un mio quesito, mi viene da ringraziarla…..

Dissento anche sui risultati…… I risultati spesso non sono per me, l’intenzione, se e quando c’è invece è per me.

Ma quanto dissento……. Gyta dici che ho la dissenteria questa sera?