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29-01-2005, 11.35.44 | #12 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Il funzionamento biologico dell'elaborazione delle percezioni è indubbiamente interessante e ha i suoi campi di applicazione, ma temo che non risponda alla domanda iniziale. Se, ad esempio, parto per un viaggio per visitare Roma, l'imput percettivo che ricevo è esattamente lo stesso che se mi fossi trasferita a Roma per sempre. Eppure per la mia mente la cosa è davvero molto molto diversa! Così come è diverso se mi sono trasferita perchè lo volevo o per cause di forza maggiore. La mente, insomma, non coincide col cervello. Prendo l'esempio dello stress. Quello che manca nella tua analisi è la spiegazione di "avvertiamo un pericolo". Gli organi di senso passano l'informazione? Questo vale quando una macchina sta per investirci, se ci imbattiamo in un pericolo fisico e contingente. Eppure noi ci stressiamo per cose che gli organi di senso non percepiscono. Cosa percepiscono di diverso i tuoi organi di senso lungo il tragitto casa università quando stai andando a fare un esame da quando stai andando normalmente a lezione? Eppure lo stress è molto maggiore quando vai a fare un esame, no? In media almeno, ci sono lezioni che ... Insomma, noi percepiamo come pericolo cose che non ci arrivano dai sensi ma dalla mente stessa. Questa fatto le neuroscienze non sembrano in grado di spiegarlo. Abbiamo input che non derivano dalla percezione sensoriale. Ci sono, inoltre, cause di stress per le quali il comportamento di combattimento o fuga cui il progesso che hai sopra descritto ci prepara non è adeguato. C'è, quindi, tutta una parte di immaginazione e di interpretazione del contesto che le neuroscienze non sono ancora pronte ad analizzare. Per questo l'intelligenza artificiale è ancora un mito. Non finzioniamo come computer. Questo non toglie nulla al fatto che anche l'aspetto che descrivi sia interessante e che conoscerlo possa servire a capire meglio noi stessi. Dico solo che non è tutto. |
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29-01-2005, 11.51.18 | #13 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Beh, io ho avuto la pazienza di leggere anche se forse con non molta attenzione, perché un po' mi sono perso tra neuroni e tropine varie. Però ritengo che arrivare in una città per noi nuova e ivi stabilirci siano un po' diverse come impressioni. La novità indubbiamente spiazza. Una volta che abbiamo imparato quali mezzi pubblici utilizzare o quali strade percorrere con un nostro mezzo, tutto diventerà più facile. Forse è proprio l'impatto con la novità a spiazzare la mente, e lo è a maggior ragione, se si tratta di una scelta obbligata.
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29-01-2005, 11.51.45 | #14 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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in parte sono d'accordo con quello ke dici, e il discorso sul perke' solo in parte lo riprendo dopo, quando ho piu' tempo
ora volevo solo precisare una cosa io nn ho la laurea in neuroscienze, quindi quello ke dico nn e' assolutamente da prendere come se fosse detto da un esperto diciamo ke e' una mia passione ma nn pretendo d essere la voce dell'onniscenza in materia sikke' volevo dire ke se nn sono esaustiva nn si dovrebbe generalizzare dicendo le neuroscienze nn spiegano questo e quello, ma ke le mie conoscenze in materia nn hanno dato la risposta e la risposta (anke se in parte l'hanno data e t spieghero' poi perke') manca solo perke' volevo abbreviare il dioscorso e nn farne una cosa lunghissima e incomprensibile c sono altri fattori ke entrano in gioco in tt le circostanze io ad esempio ho vissuto l'esame d maturita' come una passeggiata, perke' erano mesi ke praticavo, con costanza, training autogeno l'universita' l'ho mollata perke' la sola idea d darlo l'esame mi sconvolgeva al livello d stress questo esempio lo riprendo piu' tardi ora abbiate pazienza ma mi manca poprio il tempo |
29-01-2005, 12.31.09 | #15 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Nemmeno io ho la laurea in neuroscienze, anzi non ho nessuna laurea, ma faccio psicologia e quindi non mi baso solo su quello che dici tu. Qualcosina ho letto E ne ho dedotto che le neuroscienze ancora non spiegano tutto. Magari in futuro lo faranno. Non so. Ho qualche dubbio, ma non lo escludo.
Secondo me in noi c'è qualcosa che non è afferrabile dalla sola biologia. Il che non toglie che l'aspetto biologico sia interessante e importante Ps. ci torniamo sopra, ti va? A me interessa e ... mai aiuta anche a studiare un argomento che non mi appassionava. La passione è contagiosa Ultima modifica di Fragola : 29-01-2005 alle ore 12.36.31. |
29-01-2005, 14.24.15 | #16 | ||
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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mumble mumble
nn so da dove iniziare...
proviamo dalla tua ultima frase frag, quando dici ke Citazione:
dal mio punto di vista se quel qualcosa esiste e la biologia nn lo spiega, prima o poi arrivera' a spiegarlo. almeno questa e' la mia predisposizione mentale ma, sia chiaro, nn intendo convincere nessuno Citazione:
e qui sono d'accordo in parte perke' parziale e' quello ke ho detto nel senso ke ho usato un esempio (il percorso dello stress) ke nn voleva essere la spiegazione d come agisce la mente davanti a situazioni nuove cioe' nn come risposta al topic, ma come introduzione al piu' ampio discorso ke sarei andata a fare dopo, in caso d approfondimento, avevo gia' premesso infatti ke ogni frase e ogni parola era solo l'inizio d discorsi molto piu' approfonditi ma in parte va a rispondere al topic, perke' ogni percezione e' uno stressor, (forse lo sto usando impropriamente) nel senso ke e' un agente ke attiva tutta una serie d mecanismi (tra i quali uno e' quello dell'esempio) al fine d permettere all'organismo d reagire al meglio detto questo, anke un virus ha la stessa azione della percezione, ma interessa aree diverse il fine ultimo di questi circuiti e' sempre quello d preparare l'organismo alla migliore reazione naturalmente molti di questi stress sono positivi e quotidiani senza una minima dose d stress nn c alzeremmo dal letto per fare nulla ma la stessa cosa potrebbe avvenire con un surplus di stimolazione come puo' essere quella d un cambiamento radicale (per i suddetti motivi,(scusa mr.bean, ma devo perforza nominare corticotropina e glucocorticoidi e tanti tanti altri ancora, pero' te kiamali ormoni, sostanze, in fondo nn cambia molto se nn hai la curiosita' spasmodica ke ho io, il senso e' quello) possono avere luogo continue sollecitazioni a produrre piu' adrenalina, ke riandra' a stimolare insieme alla corticotropina indovinate cosa? cuore, polmoni, muscoli, e cosi' ad ogni situazione nuova ke c si propone davanti, fino a causare, ad es. la tachicardia) dico potrebbe perke' e' auspicabile ke cio' nn avvenga, e cioe' ke invece la risposta dell'organismo sia adeguata e l'eventuale gestione della nuova situazione si risolva nel modo piu' ottimale |
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29-01-2005, 21.12.06 | #17 | |
Ospite abituale
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Re: cosa accade nella mente?
Citazione:
Non possiamo saperlo finchè non ci troviamo in tale situazione. Mia sorella è stata investita gravente l'avevano data per spacciata, oggi sta iniziando a ricamminare. Il giorno in cui mi hanno detto che era difficile la sua sovravvivenza, io mi chiesi dentro di me cosa avrei voluto fare io al suo posto, mi risposi che era meglio morire pur di vivere in brutte condizioni. Lei ce l'ha fatta, non so come, forse con la forza di volontà di vivere!!!!!!!Ancora me lo chiedo oggi , e non so darmi più una risposta, certamente la paura è la prima cosa che sentiamo, ma poi cosa elaborerà il ns cervello ??....... |
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01-02-2005, 20.08.45 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
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Citazione:
Ma se il presente è catastrofico, non ti viene spontaneo di pensare al futuro? E' bello vivere alla giornata, ma una volta finita non pensi al domani? |
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