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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
12-01-2005, 08.41.03 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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l'apparenza..
Giusto quello che dice Fragola.Noi siamo qui e scriviamo quello che ci dice la nostra mente.Siamo presenti,quello che scriviamo deve servire a potere capire delle cose che ancora non abbiamo approfondito.Siamo comunque persone che stanno d'avanti ad un computer e SCRIVIAMO,RISPONDIAMO..è molto importante.Non ci vediamo,non vedi la nostra immagine...ma siamo presenti,totalmente presenti.ciao
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12-01-2005, 14.25.45 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-12-2004
Messaggi: 404
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scacchi...
Ehi, Hec, non fare come lo scacchista che gioca da solo (ora sono il nero...adesso il bianco...invece ora tutti e due), pensando che gli altri siano pedine...un po' kantiano, forse, ma poco efficace...anche questa volta ( ) sono d'accordo con Fragola ( )...non confondere il gioco con la vita, il giocatore con chi vive (che, certo, può trasformarsi in giocatore, se vuole, mantenendo sempre però il contatto con sé stesso)...anche perché, alla fine, il gioco vince e..uccide (i.e.: condanna ad un'esistenza di pura sopravvivenza, vuota e triste)...
(H)erzog |
12-01-2005, 18.06.00 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-12-2004
Messaggi: 398
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La conoscenza "Orizzontale"
La mia era una pura provocazione.
Vecchio (H)erzog mi hai beccato ancora! La frase: "l'apparenza è l'unica profondità possibile" è di Hanna Arendt, una filosofa. E' una frase che mi ha sempre molto affascinato e che,secondo me, si applica bene nel nuovo modo di comunicare delle nostre generazioni. Suppongo che SIAMO come APPARIAMO: tale supposizione, forse, non è così scontata. Che ne pensate? Per dimostrarvi che so che esistete nonostante le apparenze: Un saluto a neman1 Un abbraccio a Klee E un a Fragolina PS: per (H)erzog - mi sa che frate indovino potrebbe essere il tuo secondo nickname... |
12-01-2005, 18.18.26 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-12-2004
Messaggi: 404
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ehi, hec...
Ciao Hec (ci stai provando con tua madre? Occhio all'edipo)...
conosco Hannah Arendt, ma non conoscevo questa sua frase...ribadisco che noi non siamo come appariamo, anche se dipende molto dalla profondità di sguardo e di intenti di chi ci guarda..tornando agli scacchi: si gioca in due...sta a noi sceglierci un "avversario" degno e all'altezza nostra e delle nostre aspirazioni e poi badiamo al gioco, senza curarci dello spettacolo.. Giuro che d'ora in poi ti lascio in pace...quanto a Frate Indovino e a nonni di vario tipo (con o senza barba bianca), nulla di più lontamo, credimi... Con stima H er z og |
12-01-2005, 19.18.17 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2004
Messaggi: 839
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Citazione:
Scusa E come siamo allora Herzog? Se in ogni attimo 'tiriamo fuori' il massimo, l'unico possibile - per quell'attimo. Anche se sappiamo che potevamo essere meglio/peggio, comunque quel meglio/peggio rimane latente in quell'attimo..un potenziale, di un tempo ormai passato. Quindi ciò che esterniamo, come appariamo è anche ciò che siamo - in quell'attimo: naturali, falsi, allegri, tristi, repressi, impauriti o realizzati etc. poco importa ora. Inoltre trovo che dipende TUTTO dalla profondità di percezione dell'altro, perche se non fosse per questo non ci sarebbe la possibilità di conoscersi. Ed ecco, qui entrano in balio le risposte date da Fragola e Klee, perche l'insufficienza (voluta o non) di informazioni e riscontri dall'esterno viene compensata con la fantasia o preconcetti memorizzati, costruttivi o distruttivi che siano le immagini che si formano. Spiegano perche non vediamo chiaramente la realtà per come ci appare...ovviamente...ogni attimo. Già il vedere un potenziale con le sue difficoltà quotidiane è segno di buona veduta. Cosi, secondo me. Ciao a tutti |
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12-01-2005, 22.19.34 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-10-2003
Messaggi: 0
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Citazione:
Condivido la risposta di Neman, mi sembra perfetta. Vorrei aggiungere che secondo me siamo come appariamo, ma siamo anche molto di più. L'apparenza è una parte di noi, ma non è TUTTO. Scusa Ettore, ma quale senso ha dato Hanna Arendt alla frase: "L'apparenza è l'unica profondità possibile"? |
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13-01-2005, 08.42.11 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-12-2004
Messaggi: 404
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no...
No, Neman..penso di aver capito quello che intendi dire, però, non sono d'accordo (a meno che, usando termini diversi, non diciamo la stessa cosa: me lo fa sospettare l'accordo sul punto relativo alla necessaria profondità di sguardo di chi ci osserva)..il fatto stesso che, a volte, uno possa fingere, mentire, "giocare" con gli altri, appunto, rende a mio giudizio evidente che noi non siamo quello che appariamo, proprio perché, facendo delle scelte, in quei momenti non stiamo dando il massimo, ma ci accontentiamo di qualcosa meno (e questo accontentarsi non può chiamarsi "il proprio massimo", nemmeno per quel momento, con la scusante di dire: "si vede che quello comunque era il massimo che potevi dare"..insomma, a volte, abdicando a noi stessi per motivi non giustificabili, ci accontentiamo di un "massimo" che, forse, non lo è, riducendoci a scelte sovente "minime"...)...
Ciao, nem (e ciao dana)... Herzog |